Capelli biondi, leggermente lunghi, occhi marroni e un ampio sorriso quasi inquietante.
-Michael, cosa ci fai qui?-dissi sbadigliando.
-Sono venuto a farti visita, ho litigato con Costance-
Capitava spesso che litigasse con lei, non era una donna paziente.
-Cosa hai fatto questa volta?- presi una bottiglia di Coca Cola e gliene offrì un bicchiere.
-Ah, grazie.-prese un sorso-Non vuole capire che quelle persone non le ho uccise io.-
Ero abituata a questi discorsi, ormai da quando aveva compiuto tre anni non faceva altro che uccidere persone che ,astutamente nascoste da Costance, venivano date per scomparse.
-Michael, ti avevo detto di andare a parlare con papà di queste cose non con me.-
-Si, lo so, ma lui pensa che io sia pazzo, insomma non so nemmeno io perché faccio queste cose.-
-Questo vuol dire essere pazzi.- cercai di chiudere la conversazione e di andarmene, ma lui mi prese il braccio.
-Non puoi andartene proprio ora, oggi passerai un'intera giornata con tuo fratello-
-Guarda preferisco passare.- non aggiunsi altro, ma avrei voluto dirgli che per me lui era la spazzatura del mio passato, gli volevo bene, dopo tutto fin da piccolo è venuto a farmi visita in questa casa, ma al pensiero che questa creatura è nata dall'unione di mia madre e Tate mi ferisce ancora.
-Dai, almeno fatti dare un regalo!- e tirò fuori dalla tasca una bustina; mi fece piacere che lui se lo fosse ricordato.La bustina conteneva un bracciale con le borchie e una piccola V bianca al centro.
Mi piaceva
-Grazie, veramente. - e gli diedi un bacio sulla guancia.
-Ma ora devo proprio andare.-
Scesi giù nel seminterrato, mi misi in un angolino e incominciai a pregare in un apparizione di Tate.
-Violet-
Era mia madre che, come al solito, aveva in grembo Tom.
-Si? -risposi con tono freddo, in fondo speravo che se lo fosse ricordato.
-Potresti tenermi qualche oretta Tom?- chiese con un largo sorriso.
-E per quale motivo dovrei?-
-Avrei qualcosa da fare con tuo padre, dai giusto qualche oretta-.
-Va bene.- me lo diede e sparì.
L'unica cosa cambiata in Tom è il colore degli occhi, quando nacque aveva dei splendidi occhi scuri, quasi neri, mentre adesso gli sono diventati di un blu oltreoceano. Assomiglia a Papà.
Cercai Moira in giro per la casa per dargli Tom, a lei piaceva stare con lui, a me no.
Non la trovavo.
Stranamente non trovavo nessuno, era sparita anche Nora.
Che strano.
Dovetti tenermi quel mostriciattolo.
Le ore passarono velocemente, il brutto di essere morti è che il tempo scorre senza darti il tempo di assaporarlo,da quando sono morta l'unico periodo in cui sentivo la durata del tempo è stato proprio quando Tate cercò di nascondermi la verità sulla mia situazione.
-Violet scendi giù! -mi chiamò mia madre.Non bastava occuparmi di Tom.
-Arrivo!-
Scendo le scale.
-AUGURIIIIIII!!-urlarono in coro tutti i fantasmi della casa.
-E voi cosa ci fate insieme- dissi io sorpresa, tutti loro si odiavano.
-Avevamo pensato di farti una sorpesa- dissero i gemelli.
-Sappiamo che tu non c'entri niente con i nostri litigi e in fin dei conti ti vogliamo bene-disse Chad.
-Se no non staremmo qua -disse Patrick.
-Io con Patrick non ci starei nemmeno per un Halloween perfetto, non sa nemmeno usare un preservativo.No,Travis?-Chad.
A qunto pare Patrick e Travis, l'ex di Costance, per la noia hanno cominciato ad avere rapporti sessuali, situazione che va avanti da parecchi anni.
-Grazie a tutti!- dissi con un sorriso abbastanza falso.Ero felice, ma mancava comunque Tate.
Abbracciai tutti e la festa cominciò.
Chad aveva arredato il salotto con palloncini viola e neri, e aveva ricoperto tutta la stanza con delle rose nere, era un po' macabro, ma non mi dispiaceva.La mia attenzione si fermò sul tavolo pieno di alcol e bevande, ossia le uniche cose di cui riuscivamo a sentire il gusto.Mentre gli altri ballavano io mi misi lì a bere il più possibile, passando dalla vodka, al whisky finendo col bere semplice punch.
-Dovresti condividere anche con gli altri.-
-È la mia festa, ne ho tutto il diritto.-
-E va bene, passami almeno un bicchiere di Vodka.-
-Tieni.-spalancai gli occhi
-TATE-.
-Si sono io, vieni un attimo con me.-mi prese il braccio e mi trasportò nella "nostra" camera..
SPAZIO AUTRICE
Ed ecco il nostro caro e desiderato Tate.
Vi piace la storia? Avete qualche idea per migliorarla? Chiedete e vi sarà dato ahaha♡♥♡
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Sentimenti~(Tate&Violet)
Fanfiction"La sua bocca cercò la mia.Un bacio disperato, che implorava pietà. Un vortice che mi inghiottiva e non mi lasciava scampo. Tate mi mordeva il labbro superiore.Il suo abbraccio diventò più stretto, come per chiedermi di non lasciarlo.Mi accarezzò i...