Mi svegliai per prima, Tate stava ancora dormendo.
Senza fare rumore mi alzai e andai a farmi un bagno caldo.
Riempì la vasca di sali e mi ci immersi per una buona mezz'ora, mi stavo asciugando a quando sentì Tate urlare.
-Violet! VIOLET!-
Mi stavo preoccupando perciò corsi subito verso la camera.
Tate stava in un angolo, si dondolava in posizione fetale e continuava a sussurrare il mio nome
-Violet...Violet..Violet..-
-Hei, sono qui!-mi buttai vicino a lui senza asciugamano,perché mi era scivolato mentre correvo.
Tate stava piangendo.
-Pensavo te ne fossi andata, ho avuto paura.-
-Tate sono qui, tranquillo.-
Tate buttò le sue braccia intorno a me:un abbraccio che supplicava fedeltà e amore eterno e fu in quel momento che capì in cosa mi ero cacciata.
Un amore disperato che mi ha tratto in inganno e ora dovrò sopportarlo e difenderlo.
Amo Tate, ma riuscirò a perdonare la sua oscurità?
Devo farlo, è l'unico che è rimasto con me da quando mi ha visto.
-Tate io ti amo e non me ne andrò, dai vieni con me.-mi allontanai dal suo abbraccio, gli presi la mano e lo portai verso il letto lo feci stendere e mi misi dietro di lui, gli accarezzai i capelli finché non si riaddormentò.
Mi vestì in fretta per non fargli accorgere della mia mancanza, presi il mio diario e ritornai a letto.
-Violet, quanto manca ad Halloween?-chiese una volta sveglio.
-Penso una settimana.-e continuai a scrivere sul diario.
-Ieri era il tuo compleanno.-
-Lo so.-
-Ti ho guardato mentre dormivi.-
-Ah..-
-Stavi piangendo, Violet e tutto ok?-
-Ora che ci sei tu, Tate, va tutto bene. Avevo sognato noi due insieme.-
-E perché piangevi? Avresti dovuto essere felice.-
-Erano lacrime di felicità.-
Un lungo silenzio, interrotto dal rumore della chiusura del diario.
-Cos'è?-chiese Tate.
-È un diario in cui scrivo ciò che mi sta succedendo da quando sono morta;per paura di dimenticare.-
-Posso leggerlo?-
-No.-
-Daiiii-e mi fece la faccia da cucciolo.
-No.-
Mi saltò addosso e con forza mi prese il diario, aprì una pagina a caso.
Non volevo che lo leggesse perché tutto il diario parlava di lui e anche se stavamo insieme è imbarazzante.
-Venticinque giugno duemilaventi.
Caro diario, Tate mi manca sempre di più, chissà cosa stava facendo.-lesse ad alta voce.
-No, Tate,smettila.Ti prego.-lo supplicai.
-Mi ricordo cosa feci quel giorno, stavo vicino a te, ovviamente invisibile, e probabilmente dormivo.-....-Dormivo solo quando c'eri tu, mi sentivo così tranquillo. -
Era così dolce.
Mi avvicinai a lui e lo baciai, gli presi il diario dalle mani e lo buttai per terra e poi cominciai a sbottonargli i pantaloni e lui fece lo stesso e in meno di 10 minuti eravamo nudi e pronti a farlo.
Il bello di essere fantasmi era che non servivano i preservativi.
Era stato bellissimo.
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Sentimenti~(Tate&Violet)
Fanfiction"La sua bocca cercò la mia.Un bacio disperato, che implorava pietà. Un vortice che mi inghiottiva e non mi lasciava scampo. Tate mi mordeva il labbro superiore.Il suo abbraccio diventò più stretto, come per chiedermi di non lasciarlo.Mi accarezzò i...