-Tate POV'S-
Mi sono appena svegliato e come al solito la visione di questa splendida creatura al mio fianco,anzi delle mie splendide creature, mi ammalia.
Sono le 6.00am e come al solito la mia futura moglie, che porta in grembo il mio primogenito, non si sveglierà prima delle 8.00am e ciò non mi dispiace perché posso ammirarla senza darle fastidio.
Le tocco una ciocca dei capelli che ormai sta facendo crescere da più di 3 anni,hanno un buon odore di limone,io adoro i limoni.
La sua espressione è così angelica.
Sembra una bambina.
Parlando di bambini, Jamie è all'ottavo mese,ha incominciato a muoversi nella pancia della madre qualche settimane fa e ciò mi rassicura del suo benessere.
La mia vita sta andando alla grande,ma...c'è sempre un ma.È da un po' di giorni che provo a confessare il mio segreto a Violet,però lei è sempre occupata.
Ho paura della sua reazione.-Violet POV'S-
A svegliarmi è il soffice tocco di Tate,ma non voglio muovermi per paura di intimorirlo,dunque rimango ferma e immobile mentre lui fa piccoli cerchi sulla mia pancia,non sa quanto rende felice il bambino.
È da un po' di tempo che vedo Tate cambiato,come fosse preoccupato di dirmi qualcosa e non so per quale motivo non ho il coraggio di chiedergli cos'ha,motivo per cui mi fingo sempre occupata.
Si è alzato.
-No,ti prego ancora..-dissi in un sussurro mentre mi mettevo in ginocchio stendendogli le braccia.
Lui allora ritornò,abbassò la testa sul grembo e mi afferrò una mano.-Tate POV'S-
-Sono così morbide,starei ore ed ore a toccarle.-dissi.
-Le tue sono così fredde,ti prego tieni le tue mani nelle mie finché non avranno la stessa temperatura.-disse lei.
-...-
-...-
Il silenzio era il dialogo migliore tra di noi.
Non avevamo bisogno dei "Ti amo,mi manchi,ho bisogno di te",erano cose troppo ovvie da dire per un amore come il nostro.
-Si è mosso!-disse lei al settimo cielo.
-L'ho sentito-le dissi-Ti piacciono questi momenti,eh Jemie?-dissi guardando la pancia.
Lascia la mano a Violet per avvicinarlo alla sua guancia.
-È da tanto che cerco di dirtelo,io..-
Troppo tardi,la sveglia delle 8.00am suonò e io dovetti alzarmi e prepararmi per andare a lavoro.-Violet POV'S-
Giusto in tempo.
-Lascia stare,ne parliamo al mio ritorno.-disse lui mentre si infilava la camicia bianca,i pantaloni da smoking,le scarpe da lavoro e la cravatta blu(la mia preferita).
Si avvicinò a me -A dopo cara- e mi diede un baciò a stampo.
-A dopo.- dissi io arrosita.
Chissà cosa stava per dirmi..-Tate POV'S-
Stasera glielo avrei detto,sì.
Lavoravo come fotografo per le interviste esclusive con star famose,esempio Madonna,o band famose come gli One Direction, o classici come gli ACDC.
Ma oggi non avevo nulla da fare,ero venuto solo per la presenza.
Rimasi tutto il giorno vicino alla macchinetta del caffè,finché non arrivò un urgenza,un'intervista speciale dell'ultimo momento con Emma Roberts,un'attrice,a quanto ho capito, molto dotata.
Non l'avevo mai vista o sentita,ma appena si presentò a me con un dolce sorriso sulle labbra dicendo-Sono una sua grande fan e sono felice di poter lavorare con lei Signor Langdon,allora dove devo mettermi?- mi prese un colpo al cuore.-Violet POV'S-
Stavo cucinando la cena a quando mi arrivò un messaggio da Tate:
《Oggi arriverò un po' più tardi,sto lavorando ad un intervista speciale.Non mi aspettare per cena.
Baci dal tuo amore.
Tate》
Era tutto normale,non era la prima volta che non arrivava a cena per colpa del suo lavoro,però avevo uno strano presentimento,una fitta al cuore,qualcosa stava succedendo.
Non devi in tempo a pensarci che mi vennero dei conati di vomito,era la parte peggiore di essere incinta.
Corsi in bagno.-Tate POV'S -
Avvisai Violet che non sarei ritornato a cena.
Dopo aver finito il lavoro con Emma erano già le 11.00pm e la mia pancia brontolava veramente tanto.
Emma se ne accorse e mi chiede gentilmente se volevo venire a mangiare con lei-Sarebbe un grande onore per me mangiare con il mio idolo-mi disse.
-Grazie,ma mia moglie mi aspetta a casa.-rifiutai io,ma lei non si arrese-Appunto per questo,pensa il rumore che farebbe per cucinare,la prego è solo una cena.-
-Hai ragione,va bene,ma solo ad una condizione.-dissi.
-Quale?-
-Smettila di darmi del Lei,abbiamo solo un anno di differenza.-
Lei rise di gusto-Va bene!--Violet POV'S-
I conati di vomito continuavano,Tate non era ancora di ritorno.Decisi così di andare in farmacia a prendere qualche medicina per placare questa sensazione di vomito.
Mi misi un cappotto e uscì con le ciabatte.
Passai per le strade meno affollate a quando in un piccolo ristorante italiano vidi Tate e non era solo.
Vomitai.
Era questo che mi voleva dire?
Che fra noi era finita?
Tate si accorse della mia presenza,ma io presa dall'orgoglio e anche dalla paura incominciato a correre verso un luogo,un posto dove avrei potuto piangere.-Tate POV'S-
La cena era stata veramente sgradevole,quella ragazza era davvero poco interessante,ma non sapevo come andarmene senza offenderla.
Facevo finta i ridere alle sue battute fredde come il ghiaccio.
A quando vidi Violet che mi osservava da fuori.
Cazzo,avrà frainteso.
Incominciò a correre.
Cazzo,cazzo,cazzo.
-Scusa devo andare,ecco i soldi!-
E scappati via senza lasciarle il tempo di salutarmi.
-Aspetta!Non è come sembra!-
Lei si fermò-Ah è cos'era?-si girò,la sua faccia era rigata da lacrime abbondanti. -Era questo quello che cerchi di dirmi da un po'?-disse urlando.
-No,amore,calmati.-mi avvicinai a lei e la presi tra le mie braccia, lei non si oppose,anzi mi afferrò in una stretta più forte.
La feci sedere su una panchina e le spiegai tutto con calma.
-Sì ma adesso voglio sapere cosa mi volevi dire stamattina..-aveva smesso di piangere.
Mi stavano sudando le mani,ero agitato.
-È che io...te lo volevo dire..da tanto..ma...non ne ho avuto il coraggio...e...insomma...la verità è che...io...-SPAZIO AUTRICE
Potete partire con le peggio offese,non aggiornare da così tanto tempo è veramente vergognoso.
Scusatemi T.T,avevo un grossissimo blocco,ma spero di essermi ripagata in qualche modo..Secondo voi qual'è il grande segreto di Tate?
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Sentimenti~(Tate&Violet)
Fanfic"La sua bocca cercò la mia.Un bacio disperato, che implorava pietà. Un vortice che mi inghiottiva e non mi lasciava scampo. Tate mi mordeva il labbro superiore.Il suo abbraccio diventò più stretto, come per chiedermi di non lasciarlo.Mi accarezzò i...