10 - Abbracci

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"La gara di oggi è una gara Contact: si tratta di una tecnica nella quale due ballerini ballano, tutto il tempo, dall'inizio alla fine, senza mai staccarsi l'uno dall'altro. Ballerete a coppie e sarete voi stessi a formarle."

In un attimo il moro realizza la fregatura di questa gara.
"Eh ma siamo cinque, però" esordisce subito.
"Appunto. Il ballerino o la ballerina che non avrà un partner, non solo non parteciperà alla gara rimanendo in casetta, ma andrà direttamente in sfida."
"No." il vuoto e il terrore più disarmante si fa spazio nelle pupille verdastre di Christian, che apre la bocca in disappunto.
"Sarà Marcello a giudicare, ognuno di voi riceverà voto come coppia e poi voto singolo."

"Serena non può ballare di nuovo per il problema al ginocchio, ha il permesso di fare solo una coreografia a settimana. Invece Camilla deve stare ferma per la tendinite, anche se sta migliorando, meglio evitare sforzi in più rispetto al dovuto. Solo qualche altro giorno." mi sento osservata, sorretta dalle stampelle sull'uscio della mia stanza a vedere cosa riserva la gara di oggi ai miei compagni.

Chri mi guarda con la tristezza negli occhi, e non so cosa dirgli se non mimare con le labbra un "dai".

Maria fa alzare per primo Cristiano per essere il più imparziale possibile, anche se ho già capito dove vuole andare a parare, e pure Chri che inizia a innervosirsi e nascondere la testa tra le ginocchia e mordicchiarsi le labbra, per poi passarsi nervosamente le mani sul viso e sul collo.

Ovviamente Carola accetta la sua proposta, quindi rimangono fuori Christian, Mattia e Dario.

Mattia si offre per andare dopo Cristiano senza forse pensare alle conseguenze. Fa subito il nome di Christian che si blocca nell'indecisione.
Cala il silenzio.

"È che.. Mi dispiace un sacco o lasciare Matti che vada in sfida o Dario. Non lo so... mannaggia."
"L'ho capito, perché non ti sei offerto..." commenta Maria.
"Eh infatti.. Non lo so, piuttosto mi tiro indietro io. È una scelta che proprio non riesco a fare, voglio un bene dell'anima a tutti e due e mi dispiace che uno dei due debba fare la sfida."

Lo guardo mentre sembra la persona più minuscola al mondo nella sua felpona  nera e pantaloni neri, e le scarpe dello stesso colore. L'espressione corrucciata, gli occhi lucidi e la disperazione negli occhi per una scelta che andrebbe a penalizzare uno qualsiasi dei suoi amici migliori qua dentro.

"Il nostro rapporto non dipende dalla tua scelta, non cambierà per questo, né per me né per Dario" interviene il biondo.
Christian sbuffa e riprende fiato rumorosamente.

"Non dipende da te, non è colpa tua ma delle regole della gara, e non cambierà la nostra amicizia." aggiunge anche Dario.

Cala nuovamente il silenzio, la tensione si può affettare col coltello.

"Pensandoci bene, Dario potrebbe aiutarmi di più in questo caso." si passa una mano sul mento e poi sugli occhi. "Perché Matti, siamo stradiversi io e te... cioè, sennò mi tirò indietro e andate voi due!"
"Va bene, non fa niente" la delusione pervade il più piccolo che distoglie lo sguardo per pronunciare queste poche parole.
"Mi dispiace troppo fra, davvero. Se mi tolgo io e andate voi due?"
"Sarebbe peggio forse" commenta Dario. "Cioè rifletti un secondo."
"Frate non voglio.." il moro continua a toccarsi il viso con gli occhi lucidi.
"Tranquillo. Vado io in sfida, non me la prendo." spiega Mattia con la faccia costernata dalla delusione.

Chri sa che questa è la decisione giusta per lui ma non vuole prenderla perché tiene troppo a Mattia e non se lo perdonerebbe mai se uscisse alla sfida, lo conosco.

"Non è il fatto di prendersela.. è che non voglio che tu rischi di uscire per colpa mia.. cioè non è colpa mia ma"
"Anche secondo me per te sarebbe meglio andare con Dario, quindi vai. Non ti preoccupare."
Il moro continua a scusarsi e ripetere quando gli dispiaccia.
"Dai Maria, ha deciso" esclama Mattia.

"Quindi che hai deciso?" La voce fuori campo di Maria prende il sopravvento e Christian si trova a tu per tu con la sua decisione.
"Dici Sì o no a Mattia?"
"Eh..gli dico no." Fa schioccare la lingua "scusa fra."
"Va bene quindi Mattia in sfida e tu in coppia con Dario. Vi preparate, Mattia tu rimani lì e sei ovviamente in sfida."

Annuisce mordendosi il labbro inferiore e poi si avvicina a Mattia abbracciandolo, qualche lacrima solitaria scende sul suo viso mentre si allontana.
E io che ho osservato tutta la scena dallo stipite della porta della mia cameretta lo vedo camminare deciso verso di me in cerca di conforto.

Affonda il viso nel mio petto, nonostante io sia più bassa di lui di almeno una decina di centimetri, rischiando di farmi cadere perché mi sorreggo sulle stampelle - onde evitare di infiammare ulteriormente il mio tendine. Lo sento piangere anche se piuttosto silenziosamente, per qualche secondo, e sento la mia maglietta inumidirsi appena.

"Oi" rimango spiazzata dal suo gesto.
"Sono una merda, Milla"
"No che non lo sei, chri, sei una bellissima persona e la tua reazione non fa altro che dimostrarlo."
"Lo pensi davvero?" tira su gli occhi e mi solletica gli zigomi col naso, cercando i miei occhi.

Trattengo per qualche secondo il fiato e sento il battito salirmi fino in gola. Gli sorrido e gli accarezzo fugacemente la guancia con il dorso dell'indice della mano destra, gli soffio un bacio vicino all'angolo della bocca mentre Dario chiama il suo nome perché devono andare alla gara.
Mi guarda stranito, forse ho esagerato.

"Spacca, fra" dico enfatizzando l'ultima parola nello stesso modo in cui lo dicono lui e Mattia.
Sento la sua risata allontanarsi insieme alla sua figura che appare ancora più snella e longilinea nell'outfit total black di oggi.
Solo ora realizzo quanto mi sembra cambiato e cresciuto da quando siamo entrati in questa casetta, in questa realtà, quasi 2 mesi fa.

Il più piccolo viene da me, abbraccio pure lui.
Singhiozza su di me. Gli accarezzo dolcemente la schiena.
"Matti, andrà bene. Le hai superate tutte e supererai anche questa." Ho veramente paura ma cerco di fargli forza, non posso fare altrimenti.
Rimaniamo insieme sdraiati sul mio letto, io col ghiaccio, oggi forse per l'ultimo giorno e un paio di cuscini per tenere la caviglia il scarico. La sua testa poggiata sulla mia spalla, le mie mani che creano cerchi immaginari tra i suoi ricciolini. Siamo qui, entrambi in ansia per Chri e Dario - anche se io un po' di più per il primo, e forse anche Mattia- e per l'esito della gara.

***

Quando ritornano parto più organizzata, con una sedia, sto meglio così che in piedi con le stampelle, e attendo insieme a tutti l'esito. Non abbiamo potuto vedere niente, però mi fido ciecamente del talento di Christian, e insieme a Dario non può che essere andato bene.

Lo osservo torturarsi internamente mentre aspetta la classifica, e tutti lo prendono in giro, ride di se stesso per aver pensato di essere ultimo quando invece è primo. Vabbè che con il provvedimento di Todaro passa in seconda posizione perché gli tolgono un voto, ma fa lo stesso.

Mi ricorda un po' là me delle scuole superiori, quando partivo sempre con la convinzione di essere andata male ai compiti in classe e poi tutti mi prendevano in giro perché prendevo invece i voti più alti.

L'abbraccio che ci scambiamo io, Christian e Mattia dopo questa gara è uno degli abbracci più significativi che ho ricevuto negli ultimi tempi.
Ci vogliamo bene e niente e nessuno potrà mettersi tra di noi, qualunque cosa accada.



N.d.A
Scusate l'assenza (lo dico come se davvero pensassi che qualcuno abbia sentito la mancanza degli aggiornamenti), ma sono stata un po' impegnata nell'ultima settimana.
Capitolo un po' così.. non saprei definirlo, se vi va fatelo voi.
Grazie di tutto sempre 💕

Il tempo di un ballo - Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora