19 - Il punto

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"Stavolta vado a casa" è quello che mi ripeto per tutto il tempo in cui la sfidante balla, è una ragazza bravissima che fa Hip Hop, l'aveva già portata Veronica in altre sfide ma oggi è stata scelta dalla produzione per la sfida, contro di me ovviamente.
Ho visto negli occhi della mia maestra il panico quando l'hanno annunciato, doveva essere un'altra perché mi avevano mostrato il video di una ragazza che faceva classico, subito dopo aver perso la gara di ballo. Forse un problema di quarantena insorto all'ultimo.

Kledi, dopo la comparata che abbiamo già eseguito, ci chiede anche il cavallo di battaglia.
Rimango scioccata perché mai nessun giudice lo chiede, cioè almeno fin'ora nessuno, e questa cosa mi mette paura ma al tempo stesso non so se dovrebbe sollevarmi il morale.

È indeciso sullo sbattermi fuori? Vuole vedere se lei è davvero più brava di me? Vuole solo farmi soffrire e illudere inutilmente?

Sono la prima ad esibirsi e mi cambio velocemente i vestiti.

Sono sicura di quello che faccio non appena la musica mi entra nelle ossa, quella canzone che conosco così bene, ogni singolo passo che saprei eseguire ad occhi chiusi.
Trovo veramente ironico che il mood di questa canzone sia così malinconico e disperato, perché riflette esattamente ciò che provo nella realtà, quindi mi viene molto più semplice. Cerco di trasmettere quello che sento veramente, di dare tutta me stessa.

Alla fine vedo Veronica con le lacrime agli occhi, non so se per commozione o per realizzazione di avermi persa, però una parte di me è comunque fiera di quello che sono riuscita a dare.

Trattengo il respiro per tutta l'esibizione di Federica - così si chiama la ragazza - e cerco di non guardarla troppo per non abbattermi ulteriormente.

Kledi inizia uno dei discorsi più lunghi che abbia mai sentito fare da un giudice, sulla tecnica, la bravura di entrambe, lo stile, non capisco dove voglia andare a parare ma prego soltanto che il tutto finisca il prima possibile.

"Però nel cavallo di battaglia non c'è stata storia." fa una pausa che sembra infinita, il mio cuore smette di battere "Camilla mi sei arrivata come non mi capitava da molto, e per questo per me meriti tu di rimanere nella scuola."
Mi porto istintivamente le mani sulla bocca in segno di stupore e lo ringrazio.

Mi dirigo verso il mio banco.
"La maglia, Cami" mi rimbecca Maria.
Mi tiro uno schiaffetto sulla fronte a mo' di dire che sono una smemorata.
"Non pensavi di passare?" aggiunge mentre vado a recuperare la mia felpa.
"Per niente, Maria, è stata bravissima. Ho temuto veramente tanto."
"Eh perché sei gnucca" sorride appena mentre io mi volto per tornare al mio posto. "Mi ricordi qualcuno.." aggiunge alludendo palesemente a Chri, che sento ridere a voce alta mentre torno al mio posto, lo chiama sempre così, dall'inizio.

I miei amici mi battono il pugno o mi danno una pacca sulla spalla per congratularsi per la vittoria, anche se ci sarebbe ben poco da congratularsi data la ragione per cui ero in sfida.

Il resto della puntata scorre troppo lentamente e io ho sempre più ansia per la sfida di Christian.
Quando Maria fa il suo nome mi sento trasalire, afferro la mano di Cristiano da sotto il banco, così che possa sfuggire alle telecamere - o almeno spero. Lo vedo un attimo interdetto, ma quando capisce ricambia la stretta.
Questa volta ho davvero paura per lui.
Confido pienamente nelle sue capacità ma lo sfidante è uno che la Celentano sta provando a portare dentro da tanto, uno bravo, che in altre sfide contro Dario o Carola non ha avuto molto da fare ma che potrebbe dare del filo da torcere a Chri.

Giudica sempre Kledi.
Si esibiscono su una comparata di modern, nello stile un po' contaminato di Porcelluzzi, su esplicita richiesta di Kledi stesso.
La paura si impossessa ancora di più di me, sento ogni muscolo tremare nelle braccia e nelle gambe.
Christian è molto bravo anche nel modern contaminato, anche se non impeccabile perché ovviamente non è il suo genere. Non l'ho mai visto ballare su questa canzone però, Duemila volte di Marco Mengoni è ciò che viene annunciata dal giudice.

Riprendo fiato prima che inizi a ballare e rimango incantata, dalla leggiadria con cui esegue ogni passo alla perfezione o quasi, ogni gesto impercettibile ma cercato, pensato, come se lo stesse veramente pensando e sentendo lui stesso. Sembra volare sulla pista dello studio, e tutti lo osserviamo in silenzio per poi applaudire fragorosamente alla fine.

Ogni parola mi entra dentro in maniera prepotente e sembra rispecchiare perfettamente la mia situazione emotiva.

Ho bisogno di perderti, per venirti a cercare
Altre duemila volte
Anche se ora sei distante
Ho bisogno di perdonarti, per poterti toccare
Anche una sola notte
Anche se siamo soli come l'acqua su Marte

È vero, ogni singola parola sembra scritta per me e per quello che provo per Christian. Tutto quello che ho represso fin'ora e che forse continuerò a reprimere.

Spero con tutta me stessa che lo sfidante non sia all'altezza, ma la verità è che è veramente molto pulito in ogni passo, anche se non so perché ma mi arriva molto meno. Non sembra nemmeno la stessa canzone perché le parole di Mengoni ballate dallo sfidante perdono quasi del significato che mi aveva colpito prima - pur essendo eseguite al limite della perfezione tecnica.

Dentro di me imploro che chieda anche un cavallo di battaglia, ma Kledi afferma perentorio di aver già preso una decisione.

Cristiano quasi caccia un urlo di dolore per quanto gli stritolo le dita della mano al momento della pronuncia del verdetto: Christian salvo.
Il mio respiro ritorna ad essere quello di un vero essere vivente, e il cuore a battere normalmente. Sorrido inconsciamente a 32 denti e applaudo fortissimo.


***

Torniamo in fila indiana in casetta, e non so se fare quello che vorrei fare da quando lui ha vinto la sfida. Vedo gli altri sfilarmi davanti, fino ad arrivare pure lui, mi guarda senza dire niente. Mi avvicino e lo prendo per mano, anche io senza parlare, lo porto con me fuori in cortile dove ormai so che non c'è più nessuno.

Mi catapulto tra le sue braccia appena dopo essermi accertata di essere soli, facendogli sbattere il dorso al muro leggermente, non se lo aspettava.
Lo vedo un attimo preso alla sprovvista dal gesto, ma poi ricambia affondando la testa nei miei capelli e respirandoci sommessamente sopra. Sollevo il viso dal suo petto e inizio a piangere silenziosamente sulla sua spalla.

"Ho avuto paura di perderti" bisbiglio tra un singhiozzo e l'altro.
"Scusa" mormora solamente. "Ti sei sacrificata per me e ho ballato pure di merda, siamo finiti entrambi in sfida per colpa mia." i suoi occhi verdi sono più scuri del solito, sembrano più marroni in questo momento, oscurati dalla sua tristezza.
"Non riesco ad essere felice per la vittoria di questa sfida perché avrei meritato di uscire." mentre pronuncia queste parole alzo il viso e lo avvicino al suo mento, che sfioro appena col naso.
"Non dire cazzate Christian." lo redarguisco con tono fermo cercando il suo sguardo, con la voce ancora un po' spezzata dal pianto.
"Tu sei una delle persone che merita di più di stare qui." gli passo una mano sulla guancia "Oh, mi guardi?" lo sgrido ancora, tirandogli uno schiaffetto nel punto accarezzato poco prima, e finalmente gira i suoi occhi verso i miei.

Continuo ad avvolgere il suo corpo con le mie braccia a livello del petto, mentre lui ha allacciato le sue sui miei fianchi, forse il tutto un po' senza farci nemmeno caso.
Cerco un po' di distanza anche se non mi dispiace che il suo respiro mi solletichi la pelle del viso.

"Il nostro rapporto non cambierà per colpa di una sfida. Ti voglio troppo bene perché una sfida possa compromettere ciò che abbiamo io e te." le parole mi escono dalle labbra senza che abbia ponderato più di tanto.

"È questo il punto." sibila.
"In che senso?" domando poggiando adesso le mie mani sul suo petto.



N.d.A
Helloooo, eccomi forse prima del previsto, ma ero ispirata e ieri ho scritto uno degli ultimi capitoli quindi volevo andare avanti. Poi magari ne pubblico tre sta settimana, oppure no, dipende anche dalla vostra risposta.
Forse metterà un po' di hype questo finale, ma aspetto che siate voi ad esprimerci (sempre se vi va). Bacetti 💞

Il tempo di un ballo - Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora