𝐒𝐚𝐧, 𝐀𝐭𝐞𝐞𝐳

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Note dell'autrice: i personaggi della storia saranno Y/N e SAN (Ateez)

Mi sto preparando per una serata con la mia migliore amica. Mi ha praticamente costretta a uscire. E' da una settimana che mi sto deprimendo nella mia piccola camera per colpa delle mille verifiche da preparare. Attacchi di panico, ansie e poco appetito. Queste tre cose mi hanno accompagnata ogni giorno, e stasera, visto che è sabato e Lisa non sopportava più di vedermi così stanca, mi ha obbligata con tutte le sue forze a vestirmi bene, a truccarmi e a passare qualche ora con lei, anche perchè ci vediamo veramente poco.
Ovviamente non indosso nulla di appariscente ma almeno qualcosa di diverso che non sia il pigiama. Un paio di jeans stretti, un maglione a collo alto e via. Chiudo casa e scendo, notando Lisa appoggiata alla sua macchina mentre fumo una sigaretta.
Mi guarda male.

"Che c'è da guardare?"

"Ti vesti così?"

"Si, sto molto comoda. Come mai così in tiro tu?". Indossa un vestito di paillette nero molto corto. E' davvero bella, con qualsiasi cosa indossi è sempre elegante.

"Lo so è bellissimo. So cosa stai pensando e no, non ho freddo"

"Non stavo pensando a quello"

"Non dirmi che hai la testa ancora ferma sui libri"

"No no. Puoi stare tranquilla"

"Non mi convinci tesoro. Andiamo a bere qualcosa che è meglio"

Il pub è davvero molto carino. Le pareti sono in legno scuro e le uniche luci provengono da delle scritte gialle neon appese ai muri dietro il bancone degli alcolici. Molto elegante. Io, invece, stono terribilmente: tutti sono vestiti eleganti, mentre io sembro una poveraccia.

"Tesoro. C'è un ragazzo al banco che ti sta mangiando con gli occhi". Mi giro e lo osservo bene. Anche se seduto si vede che è alto, ha i capelli neri con una ciocca più chiara sul davanti e vestito tutto in nero.

"Sta guardando te", urlo per sovrastare la musica, continuando a guardarlo negli occhi. Cavolo se è bello...

"Non credo proprio"

La serata prosegue, ancora più noiosa di come è partita. Lisa ha incontrato un tipo e sta ballando appiccicata a lui da un'ora. Io sono qua, seduta su una poltrona rossa bevendo roba che nemmeno so cos'è, ma che continuo a ordinare. Fortunatamente reggo l'alcool ma se bevo ancora qualcosa inizierò a non capire più nulla.

"Scusi signorina"

"Mi dica"

"Tenga questo bicchiere"

"Ma io non l'ho ordinato"

"E' offerto da quel ragazzo al banco. Ha scritto anche un biglietto". Se ne va, lasciandomi un pezzo di carta sulle gambe.

Sembri frustrata. Se vuoi posso darti una mano:)

Mi alzo infuriata, il biglietto in una mano e il drink nell'altra e vado verso questo ragazzo.
Appena mi vede mi sorride compiaciuto.

"Vedo che hai accettato il mio aiuto"

"Senti. Se questo è il tuo modo di approcciare sappi che è davvero disgustoso"

"Come ti chiami mostriciattolo?"

"Y/N, e non chiamarmi mostriciattolo"

"Ok mostriciattolo io sono San"

"Non mi interessa"

"Se sei venuta invece si che ti interesso"

"Me ne vado"

"No dai, aspetta. Stai qui. Sei simpatica. Poi ho visto che la tua compare ha trovato qualcuno". Mi giro e vedo la mia migliore amica che si sta divorando un tipo. Che schifo.

"Ok"

E così passiamo la serata a parlare, nemmeno ci accorgiamo che si sono fatte le 5 della mattina.

"Sarà meglio andare, stanno per chiudere", afferma San.

"Si hai ragione ma non vedo la mia amica"

"Se n'è andata un'ora fa", dice sorridendo, mettendo in risalto le sue fossette.

"E perchè non me l'hai detto? Con chi è tornata a casa?"

"Il ragazzo con cui ballava è un mio caro amico. Non le avrà fatto nulla, lo conosco bene. Non te l'ho detto perchè se no non ti avrei offerto un passaggio"

"E cosa ti fa pensare che torno con te?"

"Non sei tipa da taxi"

"Tu cosa ne sai?"

"Fidati, parlando con te per tre ore di fila ne ho capite di cose". Sbuffo, è così presuntuoso. Non mi fido ad andare in macchina con lui, ma non ho altra scelta.

"Portami dritta a casa"

"Ai suoi ordini"

Durante il viaggio in macchina non parliamo granchè, soprattutto per la sensazione di disagio che sto provando. Mi sento scomoda e in imbarazzo.

"Guarda che puoi rilassarti. Non ti faccio nulla"

"Confortante"

E così, accosta davanti a casa.

"Ti rivedrò ancora?"

"Non lo so"

"Dammi il tuo numero"

"San"

"Ti prego. Sei una bellissima ragazza e voglio conoscerti di più. Non ho intenzioni strane, davvero"

"Ok". Afferrò il suo telefono e scrivo il mio numero, sotto il suo sguardo attento.

"Ti scrivo appena torno a casa"

"Aspetterò con ansia il tuo messaggio", dico facendolo ridere.

Note dell'autrice: se volete vedere il vostro cantante e autore preferito tra i miei immagina, scrivete un commento o in privato:)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2022 ⏰

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