Capitolo 12

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La sveglia di Can suona mentre lui e Demet ancora dormono abbracciati uno all'altra...
Can allunga il braccio per spengere la sveglia, anche Demet si muove contemporaneamente a lui, entrambi aprono gli occhi e si sorridono imbarazzati per la troppa vicinanza, Can spenge la sveglia per poi tornare a guardare lei

< buongiorno streghetta... dormito bene?>

Demet annuisce

< buongiorno a te sbruffone... si molto bene...il tuo petto e più comodo di un cuscino...>

Can sorride

< sono felice...ma purtroppo il mio petto e unico e raro... quindi... non dormirai più così bene>

Demet sorride

< non montarti la testa...>

Can la stringe e bacia la sua testa

< ma quanto sei permalosa?>

Demet sorride

< giusto un po'...>

Can guarda attentamente i suoi occhi e nonostante lei sorride con la bocca, i suoi occhi non lo fanno

" streghetta so che è il tuo compleanno ed io farò in modo che almeno oggi i tuoi occhi sorridano un po'..."

< senti io faccio veloce la doccia e vado a prendere la colazione ok?>

Demet scuote la testa

< Can, non serve davvero... già hai fatto tanto >

Can sorride

< ok... allora mettiamola così, non lo faccio per te, ma per me... sai il mio corpo ha bisogno di nutrirsi... altrimenti non può rendere omaggio a chi mi guarda>

Demet gli tira un cuscino

< ma tu senti senti.... Oltre che sbruffone sei pure esaltato? Allah Allah >

Can sorride

< dai tu aspettami qui, fai la doccia intanto... fai come vuoi sei a casa tua... io vado e torno>

Demet annuisce

Can fa una doccia lampo indossa una tuta giubbotto e un cappellino con la visiera per essere il più possibile irriconoscibile, raggiunge il suo solito bar e prende 2 cornetti e 2 cappuccini da portare via, esce e gli viene in mente una cosa... rientra compra ciò di cui aveva bisogno e si dirige verso casa.

Demet ha fatto una doccia e ha indossato la sua tuta che ormai era lavata e asciugata, cerca di sistemare al meglio i capelli e scende, si guarda intorno raggiunge la cucina e rovista per cercare l'occorrente per apparecchiare la tavola per la colazione.

Il portone si apre e quando si volta trova Can che sorride con una busta, la mostra a lei

< colazione..>

Demet sorride

< io mi sono permessa di apparecchiare...>

< hai fatto bene... aspettami qui arrivo subito >

Can lascia a Demet solo i due cappuccini per andare poi in cucina e sistemare ciò che aveva pensato per lei.
Demet sistema i cappuccini ancora fumanti e improvvisamente sente lui dietro di lei si volta e lo trova in piedi con un cornetto poggiato in un piattino con sopra una candelina rosa accesa e vicino una bandierina colorata con la scritta

" buon compleanno "

Demet sgrana gli occhi e non riesce a trattenere le lacrime

< Can... tu...>

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