L'incontro

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Uscito dalla porta decisi subito che strada prendere, casa nostra si trovava alla fine di una lunga salita, per arrivare a casa di Andrea si doveva passare da alcune piccole vie.
Presi la seconda via a destra, inizia a pensare un po a cosa fare per il mio compleanno, mancavano solo tre settimane, pensai di andare con Andrea al centro commerciale per comprare qualcosa e poi giocare alla play station tutto il giorno.
Ero già arrivato alla via dove abitava Andrea, casa sua si trovava alla fine di una lunga palazzina.
Mi sono sempre chiesto chi abitasse all'inizio della palazzina, la casa era sempre vuota.
Bussai alla porta, si sentiva la musica a palla di M2O fuori dalla casa.
"Chi è?"- una voce femminile mi rispose, era Marcella, la madre di Andrea.
"Sono Ale"- gli risposi-"posso entrare?"
"Certo, aspetta che arrivo ad aprirti"- mi rispose, Marcella aveva un serio problema alle gambe, dicono che sia nata così, non poteva camminare, infatti usava le stampelle per aiutarsi.
Aperta la porta, entrai, e vidi subito Andrea seduto da solo sul divano con il Nintendo DS in mano.
"Ciao Ale"- mi disse subito, Andrea era quel tipo di ragazzo che sembrava grande ma era piccolo di testa, non faceva altro che poltrire sul divano col Nintendo DS in mano, difatti in sti ultimi tempi e ingrassato molto.
"Ciao Andrea, hai per caso visto mio fratello? Mia zia mi ha detto che veniva qui"- gli chiesi subito, in attesa della sua risposta mi sedetti vicino a lui sul divano.
"E passato stamattina, se nè andato circa 15 minuti fa"- mi rispose Marcella.
"Va be dai, lo stavo cercando per parlargli di una cosa importante ma non importa, Andre passami il Nintendo che mi faccio una partita"- gli chiesi, presi in mano il Nintendo e iniziai a giocarci per circa mezz'ora.
Dopo circa quaranta minuti di gioco, entrarono dalla porta due persone, all'inizio non le notai nemmeno.
"Ciao Marcella"- una voce dolce si insinuò nelle mie orecchie, era entrata una ragazza della nostra età, all'inizio non la notai finchè non venne per salutare Andrea.
Era bassina, aveva i capelli marroni scuri e gli occhi marroni, era molto formosa, non avevo mai visto una ragazza così carina.
Non parlava molto, sembrava essere molto timida.
Dopo circa venti minuti la signora accanto a lei, una donna bionda di circa cinquant'anni, si alzò e salutò Marcella e Andrea.
"Ciao Andre, ciao Marcella"- disse la ragazzza, poi uscirono e non le vidi più.
Verso le otto di sera me ne ritornai a casa, notai che la la casa all'inizio della palazzina si era illuminata come per magia, poi uscì lei dal balcone, con i capelli legati e alcune ciocche che le ricadevano sulle spalle, aveva un pigiama azzurrino molto largo, era così bella.
Me ne ritornai a casa a malincuore, non sapevo nemmeno il suo nome, dovevo conoscerla, dovevo sapere chi fosse.
Arrivato a casa trovai tutta la mia famiglia a tavola, c'era qualcosa di diverso, come se fosse cambiato qualcosa anche in famiglia, c'era più allegria.
Mangiai di tutta fretta e mi misi subito a letto, dovevo pensare a quella giornata, a quel momento in cui la vidi, non avevo mai provato quella sensazione, come se ci fosse qualcosa dentro di me che voleva uscire, una sensazione di brividi allo stomaco.
Non avevo mai amato nessuno, non mi ero mai fidanzato con nessuno, ho sempre pensato che l'amore servisse solo per il sesso, che non esisteva nessun sentimento, sono sempre stato convinto di questa cosa. Oggi capii che esisteva realmente quel sentimento che le persone chiamano amore.
Forse questo era l'inizio di qualcosa.  

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