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L'ombra nel salotto si accorse solo in quel momento dei passi che si avvicinavano sempre di più, lo stesso uomo fece cenno all'amico di fermarsi e stare in guardia, e quest'ultimo ignorando l'avvertimento del compagno sgattaiolò in cucina prendendo la prima arma che trovo e, tornando in salotto guardandosi intorno si accorse dell'assenza dell'altro e disorientato iniziò a guardarsi intorno fino a che non udì l'urlo spaventato di Jisung.

Han troppo impegnato ad ascoltare la musica dalle sue nuove cuffie inizialmente non si accorse di cosa stesse succedendo al piano inferiore, continuava a scendere per le scale senza curarsi di niente e nessuno, fino ad iniziare a correre per raggiungere velocemente la cucina e sgranocchiare qualcosa. Appena scese l'ultimo gradino si ritrovo davanti una figura ormai disorientata e anche essa spaventata nel salotto di casa loro. L'urlo uscì dalla bocca di Han e raggiunse le orecchie di Minho che si precipitò in salotto dal migliore amico, si accorse solo dopo un primo momento dell'uomo davanti a loro.

Minho quando senti urlare Han corse a vedere cosa fosse successo... accorgendosi della figura nera nella stanza, senza curarsi del pericolo andò subito da Han mettendolo dietro di sé per proteggerlo.

La figura nera a quel punto si spostò verso un punto più luminoso rivelando un uomo alto e minuto con un passa montagna nero a coprirgli il volto ed un coltello da cucina in mano.
Minho non ebbe paura, almeno per la sua persona, anzi al contrario era la prima volta che provava dei sentimenti così forti e vividi nella sua mente, pur essendo così eccitato la sua mente ragionava in modo lucido pensando ad Han ed ai pericoli che avrebbe potuto correre.
Pensò prima di tutto a proteggere Han facendolo andare in un'altra stanza con diverse scuse in modo tale da far si che non rimanesse ferito in alcun modo, dopo molte proteste da parte sua riuscì nel suo intento.

Ora, senza preoccupazioni, il ragazzo poté concentrarsi sulla sua prossima mossa; il ladro cerco di attaccarlo mentre il suo compagno era ormai lontano dall'abitazione, ma purtroppo per lui Minho gli blocco i polsi disarmandolo gli tolse il coltello facendo cadere l'arma lontano da loro, dopo uno scontro trai due; Minho una volta riuscito ad atterrare l'uomo lo guardò con occhi sadici al contrario dell'uomo che lo guardò con paura e disperazione, pregandolo in ginocchio di lasciarlo andare, Minho lo guardò sempre più soddisfatto pensando alla sua prossima mossa che consisteva nell uccidere quell'uomo disperato e, a detta sua inutile; una volta che l'uomo svenne Minho lo porto nella vasca da bagno e aspetto che egli riprendesse conoscenza, d'altronde guardarlo negli occhi  rendeva la cosa ancora più divertente una volta che l'uomo si risvegliò lo uccise usando lo stesso coltello che prima teneva l'uomo ormai morto.

Subito dopo Han arrivò correndo avendo sentito delle urla provenire dal bagno preoccupatosi per l'amico; la prima cosa che vide fu Minho con un coltello in mano sporco di sangue e con un sorriso molto inquietante, che sostituì con un'espressione spaventata appena lo vide.

Il primo a parlare fu Minho con fare balbettante e spaventato "I-io non so cosa sia successo l-l-lui mi ha attaccato... io ho provato a scappare m-ma non so come siamo finiti qui e p-poi lui... non lo so! Ha t-tipo cercato di prendermi e mi sono spostato ed è caduto e poi i-io lo ho..." Minho alterno il suo sguardo tra il coltello sporco e il migliore amico altrettanto spaventato, Han si senti male a vedere l'amico in quello stato, non aveva idea di cosa fare per cui   Minho nonostante fosse sporco di sangue e sudore e, lentamente, gli tolse il coltello dalle mani facendolo cadere a terra con un tonfo metallico che risuonò in tutta la stanza.

Han impanicato disse "dobbiamo assolutamente chiamare la polizia, abbiamo ucciso qualcuno!..." Minho  lo guardò con un'espressione seria mentre Han continuava farfugliare cose senza senso cercando di trovare un senso a ciò che i suoi occhi osservavano, d'un tratto Minho prese tra le mani il volto di Han, avvicinandolo a se, Han senti il respiro calmo e controllato di Minho al contrario del suo che invece era molto affannato, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dal respiro caldo di Minho. Si avvicinò un'altro po' cercando sempre più una sicurezza nell'altro. Minho sentendo Han un po' più calmo parlò con voce ferma e autoritaria "non possiamo chiamare la polizia, cosa pensi accadrebbe?" disse Minho mentre osservava il volto di Han che ormai aveva aperto gli occhi e lo stava guardando intensamente.

Minho si fermò per qualche secondo ricominciando poi a parlare con voce sempre più bassa e calma "vedendo il cadavere mi arresterebbero di sicuro, pensi veramente che dicendo che sia stata autodifesa ci lascerebbero andare?" Han ormai era come ipnotizzato si sentiva al sicuro tra le braccia di quello che dovrebbe essere il suo migliore amico, ascoltava la voce di Minho la capiva ma non provava paura sentendo ciò che usciva dalla sua bocca anzi, ne voleva di più, gli piaceva sentire il respiro caldo sulla sua pelle, faceva un effetto così piacevole sul suo corpo."

"Dobbiamo nascondere il corpo" disse Minho avvicinandosi sempre di più ad Han; Quest'ultimo si riscosse dal suo momento di calma e contrariato rispose con una voce alta e stridula "assolutamente no cosa potrebbe accadere se venissimo scoperti?" Han si mosse e cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza. Minho prese Han per i fianchi mettendolo davanti a se, e facendo scontrare piano le loro fronti in modo da calmarlo, "Tranquillo" disse Minho ad Han "non ci scopriranno te lo prometto, fidati di me" Han chiuse gli occhi e regolarizzo il respiro, rimanendo in quella posizione, pensò un po' a ciò che aveva appena detto Minho e deciso apri gli occhi e affermò "Facciamolo".

UnOrdinary - MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora