La sveglia suona come ogni giorno alle nove in punto svegliando i due addormentati.
Minho aprì gli occhi molto stanco, odiava essere svegliato la mattina, si girò dalla parte di Han per abbracciarlo da dietro e tornare a dormire non curandosi della sveglia ancora accesa. Han invece a malincuore dovette liberarsi dalla presa del maggiore per poi alzarsi il tutto seguito dalle proteste dell'altro.Per Han non era mai stato così difficile vestirsi, fra i lamenti di Minho e il mal di testa non capiva più niente, ciò che era successo ieri gli sembrava solo un brutto sogno.
Prese dei vestiti a caso dall'armadio ed iniziò a togliersi la maglietta per mettersi l'altra.Perso per i suoi pensieri il più piccolo non si accorse del migliore amico dietro di lui che lo prese per i fianchi e lo trascinò sul letto con lui, non ebbe il tempo di fare niente che venne sovrastato dalla figura di Minho che iniziò a fargli il solletico ridendo a sua volta per la risata contagiosa del più piccolo.
Dopo un poco Han si arrese dichiarando sconfitta, rimase in quella posizione poco tempo prima che Minho si dovette alzare per far finire ad Han di prepararsi per l'università.Appena Han varcò la cucina dei flashback del giorno prima gli ritornarono alla mente facendolo sentire male e facendolo scappare via da quella stanza con il cuore in gola; lentamente e tremante si mise a salire le scale fino a raggiungere il migliore amico che, vedendolo così, si precipitò ad abbracciarlo e a sussurrargli parole dolci e di conforto.
Il loro abbraccio duro ben poco poiché la suoneria del telefono di Han rovinò il momento, il proprietario andò a controllare di cosa si trattasse è noto che la chiamata proveniva da Christopher che come ogni volta mattina lo veniva a prendere per andare insieme all'università.
Minho lo accompagnò alla porta e prima che se ne andasse gli diede un leggero bacio sulla fronte per tranquillizzarlo.Han dopo essere entrato in macchina dell'amico lo salutò con un caloroso sorriso e si avviarono verso l'istituto, mentre i due ragazzi parlavano del più e del meno.
Han per tutto il viaggio senti una stretta allo stomaco che gli impediva di sfoggiare il suo solito sorriso e questo fece preoccupare Chan che chiese molte volte se stesse bene ricevendo sempre la stessa risposta sbrigativa ogni volta.Minho dopo essere rimasto solo si rimise a dormire mettendo una sveglia per l'ora successiva, quel poco tempo passò molto velocemente per il ragazzo ancora stanco dalla nottata precedente.
Poco dopo il suono della sveglia Minho si alzò iniziando a sistemare e ripulire la casa, per cercare di levare al meglio tutte le macchie riguardanti quel ragazzo.Il lavoro durò quasi un'ora e mezza, tutta la fatica sprecata ne valse la pena a pensarci bene l'avrebbe rifatto altre mille volte, dalla morte dell'uomo alla mattinata con Han più piacevole di quanto di immaginasse, in effetti abbracciare il suo amico era sempre stato piacevole per lui, lo rilassava ed allo stesso tempo gli dava forza.
Il suo amico aveva notato subito il comportamento agitato di Han, ma dopo numerose domande riguardo la sua salute il ragazzo ancora non ricevette risposte e questo lo metteva in agitazione più di quanto avesse immaginato.
Si guardava intorno confuso e spaventato, era come se tutti lo stessero
guardando e giudicando di ciò che lui in realtà non aveva commesso, non riusciva quasi più a respirare, si sentiva in gabbia, quelle mura lo stavano soffocando.Chan si era accorto del suo poco fiato e chiamò subito la professoressa che li mando in infermeria, ben presto Han iniziò ad avere un vero e proprio attacco di panico e l'amico cerco di calmarlo in tutti i modi che conosceva ma niente, il ragazzo continuava a guardare con occhi spaventati tutto ciò che lo circondava e continuava a chiamare il nome di Minho, Chan conosceva bene il nome del migliore amico di Han e senza esitare lo chiamò chiedendogli di venire lì il più presto possibile.
Si stava rilassando bevendo una tazza di tè caldo prima di ricevere quella telefonata che lo porto subito in macchina sfrecciando verso la scuola.
Appena arrivato all'istituto il ragazzo si precipitò nell'infermeria nella quale precedentemente gli avevano detto si trovasse Han, aprì la porta di scatto trovando il più piccolo sdraiato e tremante su un letto con Chan che continua a cercare di rassicurarlo con parole dolci.
Non perse neanche un secondo a corre verso Han e farsi guardare negli occhi non prima di fare un cenno a Bang Chan di andarsene.Minho si sdraiò insieme all'amico sul letto abbracciandolo e sussurrandogli parole di conforto all'orecchio, in poco tempo Han riuscì a stabilizzare il respiro fino a tornare del tutto calmo, non sapeva il motivo ma Minho riusciva sempre a tranquillizzarlo fin da quand'erano bambini.
"Come stai ora?" gli chiese Minho guardandolo negli occhi, Han ancora un po' scossò dalla situazione rispose con un segno positivo e abbracciò il migliore amico, si vergognava molto per ciò che era accaduto poco prima.Rimasero così diversi minuti prima che Bang Chan entrasse nella stanza, Han preso alla sprovvista spinse Minho giù dal letto facendolo sbattere contro il pavimento.
Minho appena si riprese dalla caduta guardò male Chan per poi alzarsi e incominciare a parlare con Bang Chan portandolo in disparte chiedendogli cosa fosse successo.
"Sinceramente non ho capito molto, l'ho visto strano da questa mattina." Rispose Bang Chan.
"Se non ti dispiace lo porto a casa" terminò la conversazione Minho avviandosi verso Han per aiutarlo ad alzarsi.
Nella macchina dominava un silenzio tombale, Han si vergognava troppo per riuscire a dire qualcosa e Minho non riteneva necessario parlare d'altronde era sempre stato un tipo abbastanza silenzioso."Grazie per esserli venuto a prendere" spezzo il silenzio Han, Minho lo guardò per un attimo prima di tornare con lo sguardo sulla strada,
"non mi devi ringraziare, sei il mio migliore amico e ti voglio bene" gli rispose Minho. Quest'ultimo allungò la mano prendendo quella dell'amico chiedendogli
"toglimi una curiosità, tutto questo è accaduto a causa di ieri sera?" Han abbassò lo sguardo e strinse la mano di Minho poi rispondendo
"non lo so, era come se mi mancasse l'aria mi sentivo in gabbia è difficile da spiegare".
Il resto del viaggio lo passarono in silenzio.
"Vuoi mangiare qualcosa?" chiese Minho mentre si avviava in cucina, Han scosse la testa incantato a guardare la tv come di solito faceva.
Minho lo guardò sorridendo pensando che tutto fosse tornato alla normalità.
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UnOrdinary - Minsung
Hayran KurguLa notte dell'incidente la loro vita era cambiata, uno viveva d'ansia e di paura, temendo che qualcuno potesse scoprire ciò che successe. L'altro combatteva per sopprimere il suo istinto per non rifarlo ancora, ancora e ancora. Tags; Don't like, D...