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a piedi nudi uscì da quel bagno facendo ben attenzione a chiudere la porta senza far rumore e si affacciò nel salotto trovando Han addormentato sul divano, si avvicinò pian piano fino ad arrivare davanti al migliore amico, si abbassò lentamente fino ad essere quasi in ginocchio e gli spuntò un sorriso carico di dolcezza, fece per accarezzargli i capelli ma appena allungò la mano si accorse del rosso che giaceva su di essa, ritrasse la mano e la fece cadere lungo i fianchi mentre si alzò  e si girò per poi andarsene.

Fuori da quella casa faceva freddo, sentiva i piedi fargli male per gli aghi di pino caduti sul prato ma non gli importava più di tanto, si trovò davanti al vecchio magazzino che apri velocemente.
La puzza di vecchio si sentiva dall'entrata ma al ragazzo non dava fastidio, accese la luce e cominciò a rovistare fra gli inutili oggetti impolverati, fece cadere delle scartoffie dalla scrivania di legno ormai abbandonata a se stessa e senza alcuna delicatezza fece finire a terra alcuni attrezzi inutili al suo operato e, poco dopo, trovò l'attrezzo da lui ricercato.
Appena spense la luce della piccola casetta si apprestò a raggiungere l'aiuola con quei bellissimi fiori colorati che Han adorava tanto.

Tolse con cura ogni fiore e con la pala arrugginita iniziò a scavare, la terra non era troppo dura e d'altronde Minho era abbastanza forte per cui non fece molta fatica a creare quella voragine che si sarebbe trasformata nella casa di quel malcapitato. 

Ormai sporco di sangue e terra rientrò nell'abitazione e senza guardarsi intorno si avviò direttamente nella stanza da bagno, aprì la porta ed iniziò col prendere un angolo di quella che prima era una tenda e lo porto al vertice opposto facendo lo stesso con gli altri due.
Fece rotolare varie parti del corpo attorno alla tenda per poi chiudere i due lembi alla fine di ogni lato.

Prese in braccio il corpo morto ormai avvolto nella tenda e camminò fino alla buca   che aveva fatto in precedenza, e con poca delicatezza lasciò cadere ciò che teneva in braccio.
Ricoprì la buca ormai colma con la terra che aveva messo da parte.

Minho si chiuse nel bagno in cui prima giaceva il cadavere e, sciacquò la vasca per poi riempirla con acqua calda in cui entrò per rilassarsi. Una mezz'ora dopo uscì da essa e, aprì il mobile  sotto al lavandino per prendere un asciugamano che avvolse intorno a se, ed un altro che utilizzò per asciugarsi i capelli corti e morbidi, comincio a strofinarsi i capelli con l'asciugamano fino ad assorbire tutta l'acqua in eccesso.

Si guardò allo specchio, prese il phone accendendolo e lo puntò verso i suoi capelli per poi smuoverli con le mani.
In quel momento era rilassato, come se fosse una giornata qualunque come se lui stesse facendo una cosa da tutti i giorni. Dopo circa un quarto d'ora spense il phone ed andò in camera sua per prendere dei vestiti puliti che indossò.

Prese il mocio dallo stanzino con il prodotto che solitamente usavano per pulire i pavimenti. Verso molto di quel liquido trasparente sulle macchie rosse e dense per poi cominciare a passarci il mocio sopra, quella era la parte meno divertente di tutta la serata.

Dopo poco tempo fece scomparire ogni singola macchia di quel sangue, era stanco, ed ormai era tardi quindi decise di finire tutto il giorno seguente quando Han sarebbe andato all'università.
Minho si avviò nel salotto dove Han dormiva in un sonno un po' agitato, inaspettatamente Han mise le braccia attorno al collo di Minho e lentamente Minho iniziò a salire le scale per non svegliarlo e per godersi il più possibile quel momento.

Una volta arrivati in camera del più piccolo, Minho lo lasciò delicatamente sul letto per poi dargli un dolce bacio sulla fronte e sdraiandosi accanto a lui cadendo immediatamente in un sonno profondo.

UnOrdinary - MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora