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Era passata una settimana da quella sera, tutto sembrava tornato alla normalità o almeno così poteva sembrare dall'esterno, in realtà tutti e due erano rimasti a quel momento, tutti e due provavano forti emozioni anche se molto diverse l'uno dall'altro.
Erano le otto di sera quando suonarono alla porta, Han scese le scale di corsa per andare ad aprire mentre Minho stava preparando la cena. Quando la porta venne spalancata si intravidero le figure di un uomo e una donna che corsero ad abbracciare Han.
"figlio mio come stai?" chiese il padre dopo essersi staccato dal figlio
"mamma, papà che ci fate qui?" chiese Han ricevendo subito una risposta dalla madre
"ma come non ti ricordi? Qualche settimana fa ti avevo scritto per dirti che saremmo arrivati oggi" Han fece un mezzo sorriso per far finta di ricordare e li fece entrare in casa.

La famiglia raggiunse Minho in cucina che venne salutato calorosamente, Han si sentiva agitato dopo gli avvenimenti passati si era completamente dimenticato del suo compleanno che sarebbe in quella settimana.
Minho senza alcuna esitazione li salutò per poi farli accomodare in sala da pranzo. Il più grande mise a tavola le porzioni di ramen che aveva preparato poco prima, ad han si illuminarono gli occhi adorava il ramen.
Soprattutto quello preparato da Minho, senza esitazione prese le posate e lo ringraziò prima di iniziare a mangiare con molta foga, il migliore amico sorrise a quella scena così tenera ma distorse presto l'attenzione per parlare con il padre di Han
"allora come va il lavoro?"
l'uomo distolse l'attenzione dal pasto caldo per rivolgerla al ragazzo
"bene, sto concludendo un affare importante. a voi invece come va la scuola?"
Han prese parola ed iniziò a parlare nuova canzone che stava scrivendo, dimenticandosi della sua ansia, la cena passo tranquillamente tra racconti e risate.

Appena finita la cena Minho iniziò a sparecchiare, mentre Han a preparare il letto della camera degli ospiti tornando lentamente a ripensare alle sue preoccupazioni. Appena Minho fini il suo lavoro raggiunse Han in camera da letto prendendo delle lenzuola pulite e aiutandolo a sistemare il letto, si era accorto dell'agitazione del più piccolo, e per questo gli chiese
"come stai?"
Han non rispose continuando a fare ciò che stava facendo, non si era neanche accorto che il più grande stesse parlando con lui, a quel punto Minho si avvicinò al più piccolo toccandolo delicatamente sulla spalla e solo a quel punto Han distolse l'attenzione dai suoi pensieri guardando il migliore amico spaesato

"cosa?" chiese tentando di ricordarsi cosa gli avesse chiesto poco prima, Minho fece un dolce sorriso e si avvicinò a lui fino ad arrivare a pochi centimetri di distanza, allungò la mano fino ad appoggiarla sulla sua testa scompigliandogli leggermente i capelli facendo innalzare le proteste del più piccolo, ed avvicinando subito dopo le loro fronti

"so che sei agitato ma tranquillo ci sono qui io" Minho per un po' rimasse a fissare gli occhi di Han cercando di dargli sicurezza attraverso i sui ed Han fece lo stesso, rimasero a fissarsi per qualche minuto che a loro sembrarono ore, piano piano il corpo di Minho si strinse a quello di Han sentendosi al sicuro, la sua pelle a contattato con quella di Han gli provoco brividi su tutto il corpo cogliendolo di sorpresa, non aveva mai provato quella sensazione ma gli piaceva molto, rese ancora più stretto il loro abbraccio facendo avvicinare ancora di più i loro visi, i loro nasi si toccarono e i loro occhi non avevano smesso di fissarsi, Minho restò sorpreso quando penso di voler eliminare quella distanza e toccare le labbra di Han, iniziò piano piano ad avvicinarsi alle labbra del più piccolo, rimanevano pochi millimetri a dividerli, non sapeva perché il suo cuore stesse battendo così forte.

"Han, Minho avete bisogno di una mano ci state mettendo molto tempo" la voce squillante di Eun-Jeong interruppe il loro momento facendo si che si scostassero l'uno dall'altro Han abbasso subito lo sguardo arrossendo visibilmente mentre Minho con la sua solita prontezza rispose

"abbiamo quasi finito! arriviamo subito" voltandosi poi verso il più piccolo guardandolo per pochi secondi per poi tornare a fare il letto. Per tutto il resto della serata Han non riusci a guardare Minho negli occhi senza ripensare a ciò che era successo poche ore prima, aveva bisogno di riflettere, per questo annunciò a tutti che sarebbe andato a dormire a causa del mal di testa.

Minho capì immediatamente la situazione e poco dopo raggiunse Han in camera sua, lo vide sotto un ammasso di coperte e piano piano si sedette sul letto toccando i capelli di Han giocandoci un po'.
Han fece posto a Minho nel suo letto e quest'ultimo si adagiò sotto le coperte abbracciando Han facendogli appoggiare la testa sul suo petto addormentandosi cosi, l'uno fra le braccia dell'altro, anche se poteva sembrare tutto irrisolto per loro era tornato tutto alla normalità perché riuscivano a farsi capire l'un l'altro senza bisogno di parole, per questo quella notte dormirono tranquilli come qualsiasi altra notte.

UnOrdinary - MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora