Sorridi...con un sorriso che non è tuo

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Sorridi...con un sorriso che non è tuo

Sorridi Josè, dopotutto c'è bisogno di lui per appendere quel quadro che stai tenendo, anche se José al momento è al mercato.

Sorridi Benedicta, il suo bambino è sveglio e sta bevendo il suo latte mentre lei, Benedicta, schiaccia un agognato pisolino.

Sorridi Esperanza, mentre provi il suo vestito da sposa.

Esperanza, quella vera, al memento è da tua tia Julietta ad assaggiare la torta per il suo matrimonio.

Tu dopotutto sei solo una copia.

Di chi? Sei la copia di tutti: poco fa eri Josè per appendere un quadro, poi sei stato Benedicta per badare al suo bambino.

Adesso sei Esperanza per provare il suo vestito.

Poi chi sarai? Sarai Cecilia? Sarai Mariano? Sarai Osvaldo?

Chi sarai? Chi sei?

Di sicuro non sarai lui. Nessuno vuole Camilo Madrigal.

Magari nessuno nessuno no, tua madre sa sempre chi sei al primo sguardo e non ti ha mai chiesto di essere qualcun altro.

Tuo padre pure, così come la sua sindaca hermana e il tuo hermanito... e le tue primas e gli tiis.

Poi per tutti gli altri tu sei solo il Madrigal che non è nessuno.

E lo sei davvero.

Dopotutto qual è il tuo cibo preferito? Il tuo fiore preferito? Preferisci Il caldo o il freddo?

Chi è Camilo Madrigal?

Cosa sai di te stesso?

Sai solo che ti piace il giallo, perché è il colore di tua madre. E qualsiasi cosa ti ricordi tua madre ti piace.

Ti dimentichi come sia il tuo aspetto: hai i capelli lisci o ricci? Hai gli occhi marroni o verdi? Quanto sei alto?

Ci sono troppi specchi in camera tua, troppi perché ti mostrano sempre quanto poco tu riesca a riconoscerti.

Quindi quando sorridi, Sorridi con un sorriso che non è tuo

-290 parole

Sorridi Madrigal, sorridi e nascondi le crepeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora