3 ~ Agatha si è data da fare

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Arrivai a casa e varcai l'uscio d'ingresso.
Notai subito la televisione accesa, con il telegiornale che annunciava le notizie:
"L'uragano Agatha continua la sua marcia inarrestabile verso l'isola di Kildare, nelle Outer Banks della Carolina del Nord. Consigliamo di rimanere nelle vostre abitazio-"
Qualcuno la spense prima che finisse l'annuncio.

Papà: "Sei tornata a quanto pare"

Max: "Si papà, credo che stasera resterò da Jhon B, se per te non è un problema"

Papà: "Un problema... un problema"
seguì una risata amara "TU, TU MI PARLI DI PROBLEMI? SE NON FOSSE STATO PER TE LA MIA CAZZO DI VITA SAREBBE NORMALE!"

Quelle parole dopotutto rientravano in un concetto di normalità, o almeno per me... Da quando mia madre era morta, lui mancava quasi sempre e, quelle poche volte in cui ricordava la sua casa, anche se ubriaco o drogato, io ero la sua preda.

Max: "papà, ti prego, sei-"
Mi arrivò un pugno dritto sullo zigomo destro, vidi delle gocce di sangue sulla parete grigia al mio fianco. "PAPA' TI PREGO BASTA!"

Cercai di scappare verso le scale per chiudermi nella mia camera in mansarda, ma lui mi fece cadere colpendomi la caviglia. Ero sul pavimento, indifesa e impaurita.

Papà: "Un passo falso e non sarà così semplice fermarmi"

Dopo di che uscì dal retro ed io ebbi tempo di metabolizzare tutto ciò che era appena successo... un'altra volta.
Disinfettata la ferita decisi di raggiungere gli altri, non volevo stare da sola, anche se ciò significava dover vedere il volto di JJ e far finta di nulla.

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Arrivai allo chateau quando Jhon B e Pope mi presero in braccio correndo e facendomi sedere nel twinky.

Max: "SI PUO' SAPERE CHE DIAVOLO STATE FACENDO?"

Jhon B: "puro surf baby, vedrai che onde ci saranno"

Pope: "se mio padre mi scopre sono morto"

Jhon B: "allora, ci stai? Abbiamo una tavola in più"

Max: "VITA DA POGUE, che aspettiamo?"

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Jhon B: "SARANNO ALTE QUATTRO METRI ALMENO"

Pope :"quattro metri?" osservò la costa "quelle non sono onde cavalcabili ragazzi"

Max: "e chi l'ha detto?"

Sia io che Jhon B corremmo in acqua; brividi attraversarono il mio corpo, facendomi provare uno spirito di adrenalina che adoravo come poche cose.
Ciò per me è sempre stato un modo unico per stare bene con me stessa; e pensare che persino quando ero piccola correvo verso l'acqua impaziente di fare ciò in cui ero e sono più brava: surfare.
Dopo aver cavalcato un paio di onde, ci rendemmo conto di quanto fossero indomabili. Ci sedemmo ognuno sulla propria tavola per prendere una pausa.
D'un tratto vidi qualcosa a largo tra le onde, era una barca.

Jhon B: "che cazzo? La vedi anche tu?"

Max: "Si, quale pazzo navigherebbe con un uragano?"

Jhon B: "beh, un pazzo. Andiamo, Pope ci starà già dando per dispersi"

Pope: "cavolo credevo foste morti"

Jhon B: "che ti dicevo?" Mi sussurrò facendomi ridere silenziosamente;
Pope era un tipo abbastanza permaloso.

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La mattina seguente mi svegliai tra le braccia di JJ. Ci aveva raggiunti nello Chateau in serata e dato che sapeva della mia paura per i tuoni, mi era rimasto accanto accarezzandomi dolcemente la testa.

Jhon B: "hey mr e mrs Smith, siete già usciti?"

JJ: "ho la polio non posso camminare"

Max: "mi ha infettato la polio, non posso camminare"

Sentimmo Jhon B lamentarsi da fuori.

Jhon B: "oh no, non mi piace per niente"

Ci guardammo ancora assonnati.

JJ: "non alzarti, sto così comodo"

Era appoggiato con la testa sul mio petto e, mentre aveva la mano sinistra sul cuscino, posava la destra sul mio fianco.

Max: "anche io" dissi stiracchiandomi "ma vediamo che è successo fuori, Jhon B avrà bisogno di una mano"

Uscimmo e c'erano rami sparsi ovunque; un albero si era persino sradicato dal suolo.

JJ: "Agatha si è data da fare eh?"

Jhon B: "Eccome"

Max: "oh mio dio, guardate la barca, è piena di rami"

JJ: "aspetta ti aiuto" così fece, poi si soffermò guardando l'amico. "che ne pensi?"

Jhon B: "penso che l'onda di tempesta abbia spinto tutti i granchi verso le paludi e che i pesci andranno a caccia di granchi"

Max: "aspetta e l'incontro con i servizi sociali?"

JJ: "già, non era oggi?"

Jhon B: "no, non prenderanno il traghetto... Andiamo, pensateci bene, Dio ci sta dicendo di pescare"

Max: "e chi siamo noi per impedire il volere divino?"

JJ: "ho capito, andiamo a prendere gli altri"

Mi mise un braccio intorno alle spalle mentre Jhon B spostava gli ultimi rami fuori dalla barca.

JJ: "avrò l'onore di navigare al fianco della regina delle onde delle Outer Banks"

Max: "dovresti stare attento". Affermai sorridendogli.

Successivamente ci avviammo verso il molo, dove la barca era già pronta per salpare.

The Pogues' rule ~ JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora