Capitolo 2

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Mi avvio all'ufficio della preside con un andatura molto lenta e rilassata. Forse mi vorrà punire perché la settimana scorsa ho fatto piangere la professoressa di matematica o perchè due giorni fa ho fatto scappare il prof d'italiano.

Arrivo in segreteria  dopo venti minuti che l'annuncio è stato fatto e Clara la segreteria della preside mi guarda come dire:" Ne hai combinata un altra delle tue?"  ma io subito prima che possa  aprire bocca esclamo:

"Non ho combinato nulla STAVOLTA non so perché sono qui!".
Dovete sapere che Clara tiene molto a me e non gli piace vedere che mi caccio sempre nei guai. Lei per me è come una amica, quasi una zia. Non quelle zie che ti pizzicano le guance e ti regalano maglioni orrendi per Natale,ma quelle zie che prima di tutto sono le tue più care amiche. Clara non apre bocca e mi guarda . Io non la sopporto quando mi osserva in quel modo, allora accellero il passo e entro nell'ufficio della preside senza bussare.
"Mi ha chiamato?" Dico aprendo bruscamente la porta.
"Signorina Stoessel che modi sono non si usa più bussare? " ribatte subito la preside.
"Mi scusi davvero tanto Priscilla, ma sono abbastanza sfavata per bussare , in più sono di fretta devo far piangere il Bonciali!"
Ribatto io sedendomi sulla sedia mettendo i piedi sulla poltrona di fianco.
"Intanto moderi i toni. In 5 anni che è qui no ha imparato nulla, e poi mi chiami Preside o Signorina Vargas non sono sua sorella! E per l'angelo  si sieda composta!".
Dovete sapere che io ormai gli do del tu alla preside perché sono così tante volte in quest'ufficio che ormai ci ho fatto il viottolo! .
"Perché mi ha chiamato? !"
"Questo povero disgraziato..amm... volevo dire questo ragazzo  è il suo nuovo compagno di stanza e..."
Appena dice che avrò un nuovo compagno di stanza cominco a ridere.
"Io?Ma è sicura che non abbia già chiesto di cambiare stanza? Sa negli ultimi 5 anni ho cambiato ben 15 no mi scusi 17 compagni di stanza tra cui le ultime sette ragazze sono scappate, non vorrei si sbagliasse con un altra Martina"esclamo subito cominciando a ridere.
"No non mi sbaglio. Questo ragazzo è un nuovo alunno e non sa niente di lei,l'unica camera libera disgraziatamente è la sua,quindi starà con lei."
Io mi guardo in torno e vedo un ragazzo seduto su una sedia ,nell'angolo della stanza, che non avevo visto all'entrata. Era alto ,mooolto carino,ciuffo alzato occhi vedre smeraldo ,in poche parole uno stra figo!Calma Martina hai idee  molto chiare sui compagni di stanza!       
"Manco per idea , non voglio un compagno  di stanza!"
"Stoessel lei non può decidere di non avere un compagnio di stanza, lo decido io!!"            
"Quando se la darà a  gambe si ricordi di oggi"
 "Se non lo farai scappare a gambe levate come dici tu non ti punirò per l'accaduto della scorsa settimana!"

"Non mi interessa"  "In più non la metterò in punizione per i prossimi tre mesi contenta?"                                                                                                                                                                      "Ok,seguimi"dico rivolgendomi al ragazzo senza degnarlo di uno sguardo.

Uscii dall'ufficio della preside seguita dal ragazzo nuovo, saluto Clara e vado dritta in camera .
"Allora quello è il tuo letto e quello il tuo armadio"dico buttandomi sul mio letto non rifatto con in mano il mio cellulare con la cover nera con su scritto in bianco"inferno".Vorrete sapere perché la scritta inferno mi perseguita vero? Be posso sulo dire che il mio passato è stato un "inferno" e non mi piace parlarne.
"Ti avverto che per stare in questa stanza ci sono delle regole:
regola numero 1) non toccare le mie cose, non guardare le mie cose, non aprire cassetti non tuoi e non fissarmi!
regola numero due) la mattina non devi fare rumore , non devi svegliarmi e  non devi usare il bagno per primo se sono svglia.
Regola numero tre) Se vuoi fumare apri la finestra e siediti sul ramo dell'albero, e se piove bagnati, non  mi interessa,  basta che in camera non ci sia odore di fumo,
regola numero 4) non portare ragazze in camera, ne ragazzi. Sei uno dei pochi che potranno entrare qui, chiunque sia entrato qui prima di te o è un mio amico o ha cambiato scuola.

In fine regola numero 5) di a qualcuno quello che faccio qui dentro e ti renderò la vita un inferno. Come hai detto che ti chimai scusa?"

E solo in quell'occasione mi accorgo che era rimaasto impalato sulla porta senza muovere un muscolo intento ad ascoltarmi.Non rispondendomi ritento.

" Allora come ti chiami? "
"J-jorge"risponde lui tutto balbettante.
"Io Martina Stoessel,sai vero che puoi entrare in camera? Ora è anche tua!"
"Scusami,beh sai sono un po timido, e non volevo disturbarti mentre mi spiegavi il tutto"
"Allora facciamo così, tu fa come se io non ci fossi ok?"
"Okey"
"Io esco sennò crederanno che sono stata sospesa. Hai capito cosa non devi fare?"                      
"Non devo toccare le tue cose giusto?"                                                                                                                       "Bene impari in fretta. Ci si vede.

Continuo domani

Un amore così complicato ma così perfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora