ragazzi, volevo davvero ringraziarvi per tutte le letture. E' da qualche settimana che mi frulla questa idea, ma solo ora ho trovato lo spunto. Non è il massimo, ma spero vi piaccia. Ancora grazie :)
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Achille sorrideva, mentre provava un elmo un po' troppo grande che li ricadeva sugli occhi.
"Patroclo, guarda qui!" disse ridendo al suo amante seduto sul giaciglio della tenda. Erano lì. Erano a Troia. Il giorno successivo sarebbe stato anche il primo di guerra.
Achille non poteva negare di essere emozionato per la sua prima battaglia, poteva finalmente far vedere a tutti che non erano solo voci quelle che giravano, era davvero il più forte dei greci.
Patroclo era tutto il contrario. Andava in panico, era ansioso e aveva paura. Dopo tutto lui e Achille erano solo ragazzi. Non era invincibile, non era nemmeno sicuro di saper combattere, non voleva neanche venire, ma quando alzò lo sguardo per vedere un dorato raggio di sole che tribolava con un elmo si ricordò perché era lì. Sorrise leggermente, nel vederlo.
Achille si accorse del suo sguardo, appoggiò l'elmo e si sedette accanto a lui.
"Ancora ansioso?"
"Un po'" rispose Patroclo, tornando a guardarsi i piedi.
"Ehi... Tranquillo" Disse Achille, prendendo a coppa il viso del suo amato, in modo che lo potesse guardare negli occhi
"Va tutto bene... Ci sarò io" E detto questo lo abbracciò, tentando di rassicurarlo.
Patroclo ricambiò il suo abbraccio, affondando il viso nell'incavo del suo collo.
Questo era uno dei tanti motivi del per cui lo amava.Passarono 9 anni, quasi 10, da quel giorno. Achille stava allacciando le cinghie della sua armatura. Solo che quella volta era Patroclo a indossarla.
Achille aveva paura. Aveva terribilmente paura. Non è che non credeva in Patroclo, ma dopo quasi dieci anni a combattere contro i troiani sapeva che erano degli ossi duri. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato. Non era come le altre volte in cui era lì per difenderlo, questa volta non ci sarebbe stato.
Patroclo invece era agitato. Aveva pianificato tutto nei minimi dettagli, sarebbe andato tutto liscio. Eppure aveva quella sensazione, quella dannata sensazione. Tutto gli diceva che qualcosa sarebbe andato storto, ma cercava di non darlo a vedere, per non aggiungere panico ad Achille.
Finita di allacciare l'ultima cinghia guardo Patroclo negli occhi. Si poteva leggere dal suo sguardo che non voleva partisse.
"Fa attenzione. Non scendere dal carro, non-"
"Avvicinarti a Troia e non combattere" quella frase Achille gliel'avrà ripetuta una decina di volte, ormai.
"Tranquillo, ormai non sono più un ragazzino" Disse Patroclo abbozzando un sorriso, un po' per calmare sia Achille che se stesso
"Lo so, solo... Sta attento, promesso?" Concluse Achille abbracciandolo
"Promesso"
Detto questo uscirono dalla tenda e Patroclo salì con Automedonte sul carro.
Non si dovrebbero fare promesse che non si possono promettere.----------------------------------------------------------------------------------
Non è il top del top, ma spero ci tenevo a scrivere qualcosa. scusate se in questi giorni non pubblicato molto, ma stavo appunto scrivendo questo. Spero vi sia piaciuto e grazie ancora :) (probabilmente mi pentirò di averlo scritto molto in fretta)
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pillole d'Olimpo
Humorhumor mitologici perché la mitologia greca è metà della mia anima, come cantano i poeti