LOUIS PARTRIDGE

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Eravamo sul divano, essendo che il salotto è collegato alla cucina, guardai i fornelli e mi si accese la lampadina sulla testa...

T/n: loulou
Louis: mh?
T/n: ma se invece che riguardare Enola Holmes per la quattordicesima volta solo perché ci sei tu, che ne dici di cucinare qualcosa?
Louis: ehi non sono così egocentrico eh, è che...è bello questo film
T/n: non ci credi nemmeno tu.
Louis: sei solo invidiosa del mio fascino.
T/n: certo principessina, ora alza il tuo sederino dorato su
Louis: ma è molto meglio stare abbracciata a me che alzarci e far esplodere la cucina no?
T/n: sei uno sfaticato.
Louis: ti amo tanto anche io

Io gli feci la linguaccia e mi diressi verso la cucina per prendere gli ingredienti e gli strumentopoli che mi sarebbero serviti.

Dopo che trovai tutto cominciai a mischiare l'impasto per i pancake, avevo deciso questi perché erano i più semplici da fare, che non fosse una torta.

Mentre aggiungevo gli ultimi ingredienti mi sentì due braccia circondare i fianchi da dietro...

Louis: come sta venendo?
T/n: cosa?
Louis: la torta.
T/n: se ti fossi reso utile sapresti che non è una torta.
Louis: non mi rendo utile a cucinare ma a fare altro si, avrei usato termini più professionali ma tu hai capito.
T/n: se tu avessi usato quel termine ti avrei dato del poeta, fa rima.
Louis: in effetti hai ragione sono un mitico poeta, muoviti a finire i pancake che voglio le coccole.

Dopo aver finito di cucinare lo raggiunsi sul divano di nuovo, con i pancake sul tavolo e a farci le coccole come pretendeva lui.

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