PETER PARKER

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Chiusi il libro e lo appoggiai sul comodino. mi sdraiai pronta per dormire, quando sentii un rumore peovenire dalla finestra.

Mi alzai di scatto e andai a controllare cosa stesse succedendo fuori. mi affacciai dalla finestra e vidi peter appeso al davanzale.

“pete entra” dissi aprendo la finestra.

“che ci fai qui, mi hai fatto prendere un colpo” gli dissi sempre io.

“scusa, non riuscivo a dormire, sono andato a fare un giro, e poi mi sono ritrovato qui davanti” mi rispose avvicinandosi al letto.

Gli diedi dei vestiti che aveva lasciato a casa mia per cambiarsi, e infine si mise sul letto vicino a me.
ci mettemmo a dormire rivolti uno difronte all’altro.

“amore mi fai le coccole” mi chiese peter proprio nel momento in cui stavo per addormentarmi.

“dai dai dai dai” insistette lui.

“che rompi palle che sei” gli risposi scocciata, ancora con gli occhi chiusi.

“come scusa?” mi disse lui facendo finta di essere offeso.

“oltre ad essere rompi palle sei anche sordo” risposi cercando non scoppiare a ridere.

“stronza” disse a bassa voce lui dopo un breve momento di silenzio.

“cosa hai detto?”

“oltre ad essere stronza sei anche sorda” rispose cercando di imitare la mia voce.

Mi girai dall’altra parte facendo finta di essere arrabbiata.

“dai amore scherzavo” disse mentre mi metteva un braccio intorno ai miei fianchi per abbracciarmi.

Mi fece un po’ di coccole e dopo un po’ iniziò a farmi il solletico. Provai più volte a fermarlo ma non ci riuscii.

“ragno di merda” dissi ridendo appena si fermò.

Peter fece anche lui l’offeso e si girò verso il muro.

“ dai amore lo sai che scherzo, ti amo tanto” dissi con tono dolce.

“non è vero” rispose lui.

“dai mi dai un bacino?” gli domandai abbracciandolo.

“va bene” e infine mi baciò, ci facemmo per un po’ le coccole e poi ci addormentammo

* SPAZIO AUTRICE *
Il topolino ha scritto ancoraa.

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