Te guardo perché sei bello

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.spazio autrice.

Ciao a tuttx, non ho molto da dire per questa one shot, se non che è l'ultima della raccolta. Mi sono resa conto che mi piace molto di più scriverne di corte perché il tempo che ho a disposizione, purtroppo, non è mai a mio favore. Per questo ho creato un'altra raccolta e lì sono molto più brevi. Se volete darci un'occhiata sarò felice di assistere ai vostri commenti a riguardo. Fatte queste premesse vi lascio al racconto.

***

«Professoré la dovemo per forza fa sta cosa?» domanda Matteo, quando la professoressa di arte entra in classe proponendo un qualcosa che nessuno vuole fare, a giudicare dalle loro espressioni contrariate.

«Serve per i crediti» dice «Soprattutto per alcuni di voi che devono recuperare delle materie, questa cosa potrebbe aiutare anche se non vi piace» la classe si eleva in voci di protesta.

«Ormai ho deciso ragazzi, e ho stilato una lista di persone che secondo me dovrebbe partecipare, quanto meno possono sperare di uscire con un voto più alto alla maturità» l'insegnante sembra proprio non voler mollare la presa e alla fine la classe si arrende, pensando che forse se questa cosa fa media con i loro voti non possa essere così male farla.

Si tratta di un corso extracurricolare di pittura, due pomeriggi a settimana in cui ci si dedica all'arte e per molti di loro, il dover anche solo pensare di passare quattro ore in un'aula davanti ad una tela non sembra essere una bella visione.

L'unica interessata alla cosa è Chicca che sorride tutto il tempo, mentre la donna è intenta a dare informazioni aggiuntive.

Simone, d'altronde, si concentra sulla reazione del compagno di fianco a lui, anche perché sa per certo che Manuel sarà in quella lista di malcapitati stilata dalla donna.

Il maggiore ha il braccio a reggersi la faccia sul banco e si vede perfettamente che anche lui è consapevole di ciò, eppure quando la professoressa comincia ad elencare i nomi e il suo nome compare tra essi Manuel sbuffa comunque, perché forse sperava vivamente di scamparsela.

Simone è dispiaciuto.

Gli dispiace perché Manuel è migliorato molto negli ultimi tempi, anche se non a sufficienza per garantirsi buoni voti in tutte le materie.

«Ovviamente anche gli altri non presenti nella lista possono partecipare, basta scrivermi il vostro nome su questo foglio alla fine della lezione» solleva un foglio per mostrarlo alla classe «Iniziamo domani pomeriggio» dice poi.

La donna comincia a spiegare prestando la sua completa attenzione alla lavagna davanti a sé, mentre scrive cose che i ragazzi non capiranno a pieno, dato lo stato confusionario e di sonno in cui si trovano, essendo la prima ora.

«Manu, tutto ok?» domanda il minore e si volta verso di lui nel momento in cui lo vede con la testa completamente sdraiata sul banco, forse la questione del corso di pittura lo ha destabilizzato e non poco.

Il maggiore alza la testa verso Simone e pensa che, questa, gli stia per scoppiare. Quella mattina non si sente molto bene e quell'informazione in più che ha ricevuto non ha di certo migliorato la sua situazione.

«No» e allora sbuffa, per poi accasciarsi nuovamente sul banco. Simone scuote la testa divertito, anche se riconosce che l'amico non sia nelle condizioni di ridere, ma lo diverte comunque quella reazione, poi, riporta l'attenzione alla lezione, che comunque non gli dispiace.

«Oh» si sente chiamare lui ma ancora non si volta «Oh Simó» l'amico continua e poi gli poggia una mano sul braccio. Simone muove la testa verso di lui fissando gli occhi grandi nei suoi.

SIMUEL one shotsWhere stories live. Discover now