Capitolo 12 - Notte

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1 mese dopo...

È inevitabile che le cose cambino.
La fortuna di Hermione era che in un mese la sua vita si era ristabilita.

C'era voluto tempo e tanta sofferenza dietro, mascherata poi da falsi sorrisi e battute non esattamente così divertenti.
Ma Hermione si era ripresa.

I sorrisi che regalava ora erano veri e sinceri.

I suoi amici l'avevano distratta la maggior parte del tempo.
Certo, dopo la scoperta dei vari tradimenti l'aria che aleggiava tra loro era a dir poco tesa e imbarazzante.
Ma Harry e Ginny si erano ripresi.. piuttosto bene, doveva dire.
Ginny aveva smesso di vedere Blaise, continuando la sua relazione con Harry come se non fosse successo niente. Harry d'altro canto, un po' si pentiva di non aver approfondito la conoscenza di Pansy.
Ma c'era da dire che Theo la teneva abbastanza impegnata cercando di non farlo correre dietro a Luna ogni qualvolta la incontrasse.
Blaise dal canto suo non aveva accettato del tutto che la sottospecie di relazione che aveva con la sua amica fosse finita.
A volte si rintanava nella sua stanza e non usciva per giorni, saltava le lezioni e i pasti quotidiani.
Ma negli ultimi giorni Hermione lo aveva visto molto attaccato a Daphne Greengrass. Quella ragazza riusciva a distarlo dai suoi pensieri depressi con una capacità che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Le cose erano cambiate in meglio, osava dire Hermione. Vedere i suoi amici felici e innamorati le riempiva il cuore di gioia.
La sua vita procedeva come sempre: studio, lezioni, festini al quale era quasi sempre ubriaca, poi di nuovo studio, lezioni e di nuovo feste.

Che fosse la certezza di essere sempre ubriaca il fine settimana a renderla così allegra?
No, assolutamente.
Hermione si era data da fare per non pensare a lui. Lui che le rivolgeva si e no quattro parole nell'arco di una settimana.
Pensando bene 16 parole in un mese non era poco per lui.
E comunque Hermione non ci faceva più di tanto caso.
Lo vedeva a lezione e ogni tanto alle feste, ma la sua nuova fiamma gli stava quasi sempre attaccata che notare lui equivaleva a notare anche lei.
La corvonero alta e magra che Hermione aveva iniziato a non detestare poi così tanto.

E in realtà non detestava nemmeno lui.
Era stata lei a voler chiudere quella situazione anonima che si era creata tra loro. Certo, Draco non aveva sicuramente espresso la sua opinione ma Hermione in quel silenzio aveva udito più di mille parole.
E le andava bene così, in realtà, perché il suo mondo aveva ricominciato a girare in senso antiorario come aveva sempre fatto.

Non era sicuramente Draco Malfoy a buttarla giù. E Hermione l'aveva capito, tardi, ma l'aveva capito.

E quando quel venerdì sera, a quel festino organizzato nella sala comune di Serpeverde, lui prese per i fianchi Penelope Clearwater attirandola a sè e baciandola poi davanti a tutti, confermando così il suo fidanzamento con la ragazza, Hermione non ebbe manco il tempo di vacillare per un attimo, così colpita dal modo in cui le sue labbra cercavano la corvonero come un tempo cercavano lei.

L'unica cosa che trapassò nella testa di Hermione, era semplicemente il fatto di avere davanti agli occhi le scene esatte di come Draco aveva baciato lei.

Le mani che cercavano il corpo grazioso e delicato della ragazza, le mani di lei infilate nei capelli di lui, in quel ciuffo spettinato che era leggermente cresciuto da quando Hermione l'aveva toccato l'ultima volta.

In punta di piedi la ragazza si buttò ancora di più sul corpo del suo ex amante, attirandolo a se e stringendo le braccia intorno al suo collo.

Un'applauso degli invitati era scoppiato sopra il baccano della musica che rimbombava forte nelle viscere del Lago Nero.

L'unica cosa che fece salire la nausea a Hermione era il fatto che appena staccati dal bacio appiccicoso datosi davanti a tutti, la ragazza aveva appoggiato la fronte su quella di Malfoy, sorridendogli e guardandolo negli occhi in cerca di.. amore, forse?

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