Presente

217 25 17
                                    

Ci aveva provato a prendere sonno.

Ci aveva provato a chiudere gli occhi e scrollarsi di dosso quelle immagini che galoppavano davanti al confine della sua coscienza come un esercito pronto ad invadere e far razzia.

Ci aveva provato a ridurre la cosa ad un sogno frutto delle medicine e delle sostanze che gli avevano somministrato per rimetterlo in sesto e non rendergli insostenibile l'esistenza.

Eppure sapeva di non aver sognato, sapeva che quella scintilla dorata che aveva sfrecciato davanti ai suoi occhi - per poi assumere le sembianze di un bambino allegro e armato di clessidra e tavole di pietra incise - non era un'allucinazione, ma qualcosa di inspiegabilmente reale. Non se lo sapeva spiegare, certo, ma sapeva che fosse così e, giacché anche lui conosceva A Christmas Carol di Dickens, sapeva di esser solo all'inizio di quella storia e che, a breve, la porta della sua stanza si sarebbe aperta di nuovo per far entrare un'altra entità venuta a dirgli che stava sbagliando tutto. Lo consolava la certezza però che, a differenza di Scrooge, lui non era nel torto e che, quale che fosse ciò che gli sarebbe comparso avanti adesso, non avrebbe potuto fargli cambiare idea.

Per il Passato era stato facile affondare il colpo nel suo cuore, del resto i ricordi sanno essere armi pericolose quasi quanto, e forse più, dei proiettili e delle lame, ma sapeva che d'ora in avanti sarebbe stato più forte, perché c'era solo odio e gelo nel suo cuore e in quello di Manuel: qualsiasi cosa gli fosse stata fatta vedere non lo avrebbe scalfito. Adesso lui non era più il ragazzino innamorato pronto a tutto, non era più il Simone che si sarebbe preso un proiettile al posto di Manuel in un capolavoro di sottoneria. Adesso lui era un Simone completamente diverso e, come tale, si sarebbe comportato.

Fu con questo umore e questa predisposizione mentale che si preparò ad accogliere il nuovo ospite, la nuova entità che si faceva largo dinanzi a lui per mezzo di uno strano fenomeno atmosferico e fisico: le luci della stanza sfrigolarono e il macchinario cui stava attaccato prese ad emettere una serie di lunghi bip-bip mentre nella stanza compariva una specie di nembo temporalesco in cui danzavano piccole folgori di smeraldo. La nube crebbe e divenne più grande, lampeggiando minacciosa e provocando una piccola bufera nella stanza prima che da essa sbucasse innanzitutto un paio di gambe calzanti buffi stivali e poi tutto il resto del corpo di un uomo che s'adoperò per aspirare, come il fumo d'una sigaretta, la nuvola e i suoi lampi.

Simone rimase interdetto, osservando la figura appena giunta sulla scena con sguardo storto. Perché, se il bambino cieco era stata una visione strana, quell'uomo di mezza età che pareva la versione ingigantita di un leprecauno irlandese era per certo capace di superarlo.

Grosso, alto e muscoloso, lo spirito fluttuava a mezz'aria nel suo completo elegantemente decorato con varie tonalità di verde, completato da un cilindro smeraldino che faceva risaltare i riccioli e la cespugliosa barba color del rame appena fuso. Portava con sé quello che pareva una specie di grosso diario sulle cui pagine annotava chissà cosa attraverso la lunga penna d'oca che portava all'occhiello e, assieme all'occorrente per la scrittura, aveva con sé anche un grosso orologio da taschino - fermo, ebbe modo di constatare, nella penombra - e una specie di scatola con un bottone rosso sopra, tale e quale a quella che i concorrenti dei quiz premono per prenotarsi alla risposta.

A differenza del fantasma precedente, questo non suonava ad ogni movimento che emetteva ma emanava un odore forte, pungente, in tutto e per tutto uguale al detergente che puliva e sanificava le superfici e i pavimenti degli ospedali.

Volteggiando su sé stesso, compiendo eleganti capriole a mezz'aria e camminando sul soffitto senza che questo gli facesse minimamente cadere il cappello, l'entità gli si avvicinò fino a trovarsi sulla sua testa, appeso a testa in giù come un pipistrello gigantesco.

A Simobale CarolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora