l'incontro

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Quel giorno era uno come tanti , io ero seduta al mio banco con la mia compagna a chiacchierare , visto che la prof di latino mancava ...
Ah dimenticavo io sono Roxy , tutti mi chiamano così e sono al quinto anno del liceo psicopedagogico , ho 19 anni ed amo sia leggere che scrivere , il resto lo scoprirete piano piano.
Dicevamo ?
A si , dicevo che quel giorno non era un granché e che come al solito se mancava una professoressa nella mia classe composta da 25 ragazze c'era una baraonda assurda .
Noi facevamo un baccano tremendo e tutto ad un tratto si apri la porta , ma non in modo violento a mo di rimprovero per il fracasso che stavamo facendo , ma in modo pacato , attento a cogliere l'attenzione di tutte noi.
La cosa più incredibile non fu il fatto di non essere state rimproverate come al solito con la storia "siete di quinto e dovete dare l'esempio" , ma il suo sguardo, lo sguardo di quel bellissimo professore che ha attraversato la porta con calma ed eleganza , come un Dio greco sceso in terra .
Non so come abbia fatto , ma un minuto dopo il suo ingresso in classe , li ci fu la pace , il silenzio assoluto , tutte compresa me e la mia compagna di banco eravamo ammutolite , affascinate dai suoi modi di parlare e di esporsi , oltre che dalla sua bellezza .
Nel suo sguardo quando per quelle poche ore si mise a spiegare che era un professore di diritto , brillava un scintilla , aveva qualcosa di stupendo , di particolare in quegli occhi grigi come il mare prima di una tempesta , si vedeva che amava quello che faceva , che era gratificato nel fare il suo lavoro ; voleva trasmettere agli altri l'amore per il diritto , per la giustizia e per la legge .
Ricordo perfettamente quelle due ore , le migliori della giornata , ci faceva delle domande su ciò che avremmo voluto fare l'anno prossimo , domande inerenti la sua materia e se ne eravamo interessate , voleva capire come interagire con tutte noi e ci riuscì bene ; si mise seduto sul banco davanti al mio e della mia compagna , il primo accanto alla porta , dove dietro ero seduta io ...
Alcune volte è vantaggioso stare al secondo banco con un banco davanti che resta vuoto tutto l'anno perché la tua compagna sta tutto il giorno fuori con la sua professoressa , avevamo un Dio greco che parlava con la classe seduto a venti centimetri dal nostro banco , penso ancora che se alzavo gli occhi svenivo al solo guardarlo .
Fece domande singolari ad ognuna e fummo io e la mia compagna a ricevere le nostre per ultime , in quanto aveva iniziato dalla fila accanto alle finestre , poi con la fila di centro , per terminare con l'ultima fila , la nostra .
Non stavo molto attenta a ciò che chiedeva alle altre , stavo preparando il materiale per il test in giurisprudenza , che avrei dovuto affrontare e pensavo in quale università andare e alle altre cose da preparare , visto che dovevo concentrarmi sulla maturità , a tempo vuoto mi dedicavo alla preparazione per il test , quindi quando si rivolse a me con la sua domanda , risposi "sta parlando con me ?" , tutte le miei compagne si misero a ridere e qualcuna disse "è troppo bello che non hai più capito nulla?" , a quel punto sorrise pure il prof ;
e in effetti se lo avessi guardato per più di dieci minuti non avrei davvero capito più nulla credo , diventai viola per l'imbarazzo , ma non era quello il motivo e che ero distratta , ma la mia distrazione la notò pure lui quando prese il piccolo volantino che avevo davanti l'astuccio che stavo sfogliando sul università "FEDERICO II" di Napoli...
Prof: giurisprudenza alla Federico II quindi?
Io: forse , mi scusi se non ero attenta , sono indecisa se fare giurisprudenza a Pisa o a Napoli comunque e dopo vorrei diventare un magistrato .
Prof: bella scelta , non perché io sia laureato in giurisprudenza , ma è una bella facoltà.
Io: grazie
Prof: le consiglio un'università più vicina , anche qui in Sicilia , formano in modo completo.
Io: grazie per il consiglio , ci penserò...
Poi continuò a fare la sua lezione sul diritto pubblico, fece vedere dei video sui diversi palazzi , come il palazzo del quirinale o quello della corte di cassazione , illustrando vagamente ciò che si svolgeva all'interno dei palazzi .
Quanto si stanco , ricominciò con le domande ...
Prof: sapete quanti sono gli articoli della costituzione italiana?
Con quella domanda iniziarono ad urlare numeri tutte , numeri a destra e manca , senza che sapessero di cosa stesse parlando il professore , solo per farsi guardare un pò da lui e avere la sua attenzione , senza alzare la mano o chiedere il permesso , lui guardava tutte ma nessuno rispose in modo corretto , poi si rivolse verso il mio banco...
Prof: e lei lo sa signorina?
Io: dovrebbero essere 139 giusto ?
Prof: ha studiato bene .
Poi mi sorrise , quel sorriso perfetto che mi fece avampare , quello che sentivo era fuoco e farfalle nello stesso momento , quello sguardo puntato sui miei occhi verdi scuro mi fece arrossire in meno di un secondo per come era fermo e sicuro di sé .
Quando quella giornata finì ed uscimmo dalla classe , fui l'ultima ad uscire , volevo fare delle domande a quel bellissimo professore che aveva già frequentato la stessa facoltà che avrei voluto fare io e così feci.
Io: scusi prof , posso farle una domanda ? Lei dove ha frequentato l'università? Intendo dire in che città ha studiato giurisprudenza?

Ero davvero impacciata a fare dialoghi così seri con un professore che non conoscevo , sono sempre stata molto timida , riservata , introversa e mi veniva difficile rapportarmi tranquillamente con le mie compagne e professori , figuriamoci con un professore che non conosco e che tra l'altro potrebbe essere scambiato con Cristian grey per la sua estrema bellezza ...
Quasi soffocavo a formulare la frase ...
Prof: si certo , con piacere , io ho fatto giurisprudenza a Bologna ; non dico che non sia buona , è ottima anzi , ma qui al sud sono più esigenti e danno nozioni complete.
Io: scusi se sono inopportuna , ma lei allora perché è andato al nord ?
Prof: io ero come tutti gli altri , sai quando si è ragazzi come te , si vuole conoscere nuovi posti , staccarsi dalla famiglia , conoscere nuove persone e fare nuove esperienze ed è questo che mi ha portato al nord , è questo che porta tanti di voi , come ha portato tanti di noi ad andare .
Ma posso dirti che non è più facile , magari i carichi di studio saranno stati di meno per me rispetto ai ragazzi che conoscerai il prossimo anno se ti iscriverai in università qui , ma il distacco con la famiglia all'inizio non ti peserà perché come ti ho detto farai nuove esperienze, ma poi l'anno dopo e l'anno dopo ancora , per tutti e cinque gli anni ti sentirai solo in alcuni momenti e non è bello non poter abbracciare tua madre se ne hai bisogno o se hai bisogno di un sorriso di tuo padre , ecco perché ti consiglio questo .
Io: e se qui a trapani per esempio io non ce la facessi ? E se non riuscissi a realizzare il mio sogno? Ho tantissime domande e dubbi prof .
Prof: se tu ci credi e ci metti tutta te stessa ce la farai , che sia qui a trapani , a Palermo , a Pisa o a Napoli ; se è quello che vuoi impegnati fino in fondo e ce la farai .
Io: grazie professore
Prof: chiamami pure Leo se non c'è nessuno o se non siamo a scuola signorina Palermo.
Io: non mi chiami signorina Palermo che mi sale l'ansia, come se volesse interrogarmi così , mi chiami Roxy.
Prof: se hai altri dubbi o insicurezze , domande , per qualunque cosa io ci sono , puoi chiedere di chiamarmi quando vuoi .
Roxy: e se ha lezione quando io ho le ore vuote ?
Leo: faccio sostegno qui , quindi puoi chiedere di chiamarmi ed io arrivo .
Roxy: va bene .
Dopo aver parlato per un'ora quasi con il prof , cioè con Leo in classe , scendo e vado a prendere il bus alla fermata , peccato che alle 13:15 era già andato visto che erano è mezza e per noi oggi la scuola finiva alle 12:00 , quindi avrei dovuto aspettare quello delle 14:00 , così mi misi le cuffie e mi sedetti sulla panchina affianco al cancello della scuola , dove davanti si sarebbe fermato il bus .
Passati circa quindici minuti , si fermò davanti al cancello un auto che stava uscendo , era nera e alta , non era quella di uno dei miei professori , quindi mi girai versi la strada a vedere se arrivasse il bus e poi a quel ora i professori dato che la scuola era già finita da un ora sarebbero stati a casa ; due minuti dopo essermi voltata a guardare la strada , sento chiudere uno sportello , faccio finta di nulla e continuo a guardare in fondo , fin quando non sento toccarmi i capelli e togliere la cuffia , mi voltai e mi ritrovo a cinque centimetri dal suo viso ...

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