POV Leo

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Mi è suonato il cellulare ripetute volte , ma non ho fatto in tempo a salire in camera per rispondere , ero in salone a riposarmi sul divano visto che mi sono rotto il polso sinistro ed ho sentito il telefono solo dopo aver abbassato il volume della tv ; quindi decisi che avrei richiamato dopo , non penso sia urgente dato che ho avvertito il lavoro sulle mie condizioni.
Sono quasi le 13:00 , così mi preparo il pranzo e poi rasetto tutto .
Mi sento davvero stanco dopo l'incidente di ieri sera , come si fa mi chiedo a non fermarsi ad uno stop e rischiare di uccidere qualcuno,  comunque , alcuni sono davvero sbadati .
Verso le cinque del pomeriggio salgo in camera , il letto è più comodo del divano , quindi decido di riposare li e di vedere di chi era la chiamata anzi le chiamate che mi erano arrivate , non c'è nome , non è salvato tra i contatti , sarà sicuramente qualche nuovo cliente dello studio , chissà ,  adesso vedo ...
Apre la chiamata e sento una voce dolce al telefono , che sembra recitare un piccolo monologo , sembra una macchinetta senza sosta e parla della madre o con la madre , quindi avrà sbagliato numero .
Leo: salve , mi avrà confuso con qualcun altro , non credo di essere sua madre .

Sento dall'altra lato un silenzio quasi imbarazzante per lo sbaglio , non capisco se ha sbagliato a chiamare sta mattina o se adesso non sa con chi stia parlando , continuo a parlare io , visto che sono molto sicuro .

Leo: scusi vorrei sapere se questa mattina ha sbagliato , perché ho ricevuto diverse chiamate da questo numero , non l'ho memorizzato tra i miei contatti , le serviva qualcosa o è un nuovo cliente dello studio ?
Roxy: non ho sbagliato , non sono una sua nuova cliente e adesso lo avevo scambiato per mia madre perché ho risposto senza guardare di chi fosse la chiamata , io volevo sapere come sta Leo , perché oggi a scuola ho sentito che avevi fatto un incidente .

... quella voce dolce , molto piccina , io l'ho già sentita , ha sentito che ho fatto incidente a scuola e mi ha chiamato Leo e non professore , si so chi è...

Leo: Roxy ? Sei Roxy ?
Roxy: si professore
Leo: scusami non avevo riconosciuto la voce , andavi come una macchinetta prima e non ho salvato il tuo numero ; grazie , adesso sto bene.

Parlammo per un pò , forse persi quasi la cognizione del tempo , ma tanto non avrei dovuto lavorare e potevo parlare un po al telefono ...
Dopo circa mezz'ora , ci ritrovammo a fare un'interrogazione di latino su Catullo al telefono , molto interessante , rispondeva in modo chiaro , sicuro e dettagliato.
Il tempo sembrava quasi fosse volato ed io ero come incantato da quella conversazione , che non era su nulla di così interessante in realtà , ma parlare con lei che era così disinvolta spiegando , mi faceva sentire strano , mi sentivo amaliato dalla sua voce ed avrà avuto per tutto il tempo che mi rispondeva quegli occhi verde intenso fissi in un punto,  come quando rispose alle mie domande il giorno della supplenza .
Aveva tanto che non pensavo cose profonde per una donna , per una ragazza ...
Roxy: Leo , io devo andare a preparare la cena che tra poco tornano i miei
Leo: i Palermo che tornano da Palermo
Roxy: bella battuta , simpatico
Leo: va bene , vado anche io a preparare la cena e se hai bisogno ci sono , buona cena roxy 
Roxy: buona cena e buona serata Leo.

Quando chiude il telefono , la prima cosa che feci fu memorizzare il suo numero tra i contatti , anche se non sapevo come , con quale nome memorizzarla ? Roxy ? Roxy alunna ? Occhi verdi ?
Non sapevo davvero e così misi Roxy con un cuore ❤.
Pensavo a quanto era stata dolce da parte sua pensare di chiamarmi per sapere come stavo , ho visto la sua dolcezza sin da subito quando incrociammo gli sguardi in aula per le mie ore di supplenza .
Io facevo domande , tutte mi guardavano fisso , ma lei no , lei era intenta a fare altro , rimase sorpresa quando rivolsi una domanda anche a lei , non era li con la testa , stava volando con la fantasia e stava programmando il suo prossimo anno e lo capì quando le tolsi il dépliant della Federico II di Napoli da davanti le mani , in quel momento alzo lo sguardo e vidi i suoi occhi dolci ,  confusi e imbarazzati .
Notai che arrossì per battutine a cui ero abituato , che avevano fatto le sue compagne , abbasso lo sguardo e poi rispose .
La cosa che mi incantò oltre ai suoi occhi profondi era la sua estrema timidezza , disse che avrebbe fatto giurisprudenza e secondo me le sta a pennello quella facoltà , in quanto a molto timida , si vedeva che era sicura della sua scelta .
Ricordo che abbiamo parlato per un po delle diverse città dove fare giurisprudenza a fine lezione e che ha rifiutato il mio passaggio a casa , ma mi ero scordato di avergli dato il biglietto con il mio numero , solo adesso ci penso .
Chissà cosa avrà pensato , magari mi avrà preso per un professore di quelli belli e dannati che stanno con molte alunne come credo tanti , ma non sono così , in realtà non ho mai dato il mio numero ad un alunna e pure io sono poco sicuro di me nelle relazioni ...
Perché a lei ho dato il mio numero ? Forse perché ho sentito una scintilla dentro quando ho incrociato il suo sguardo ?
Si forse per quello ...
E pure io sono molto razionale, ma col cuore la ragione non regge .
Dopo aver finito di cenare e lasciato stare i miei pensieri , mi misi nel divano a guardare la partita , visto che avevo pulito tutto e non avevo sonno dopo aver fatto una doccia  ...
Guardavo la partita , ma la mia testa pensava a quello sguardo , a quello che si era girato verso di me quando le tolsi la cuffietta dell'orecchio , a quegli occhi di un colore particolare e ammiccante , quegli occhi di un verde con sfumature gialle sul dorato e mi portarono di nuovo ai miei pensieri ;
Pensieri su di me , su di noi e se ci poteva mai essere un noi con una ragazza così piccola , lei dicianove anni al massimo ed io trentacinque , sarebbe stata una pazzia .
Presi il telefono e le mandai la buona notte .

Leo: buona notte Roxy e in bocca al lupo per il compito .

Mi sentivo un ragazzino , ma aveva tanto che non mi sentivo così e non volevo più allontanarmi dalla possibilità di un nuovo amore .

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