Macchina da scrivere. Urlo. Terrore.

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La strada che si inerpicava sulla collinetta era conosciuta da tutti come la " Via dei Perduti" , un nome che rievocava nella mente dei cittadini, i tempi in cui quella via era percorsa solo da chi aveva ormai perso ogni cosa.

Eppure, quel giorno, un gran viavai di macchine passava lungo il viale fino alla villetta accanto al cimitero; il motivo era tanto semplice quanto complicato: il padrone dell'edificio era stato ritrovato riverso su una grande pozza di sangue, ucciso da un colpo violento alla testa inferto da una macchina da scrivere piuttosto pesante.

Lo aveva ritrovato una delle domestiche quella mattina stessa, lanciando un urlo che avrebbe risvegliato persino un morto.

La polizia si era immediatamente prodigata ad allontanare i curiosi e ad indagare sul caso, chiamando i migliori consulenti del campo.
Si cercarono a lungo le prove dell'omicidio; si interrogarono i testimoni, si frugò in ogni posto cercando indizi, ma a nulla valsero i tentativi.

C'era già chi mormorava di una maledizione e chi sosteneva che l'omicida fosse un essere sovrannaturale.

L'intera villa era ormai sprofondata nel più totale terrore e con essa, buona parte della città.

Angolo Autrice.

Stanno ancora cercando il colpevole ma nella squadra che indaga sull' omicidio non ci sono Sherlock Holmes... chissà se lo troveranno mai?
E se invece non fosse un omicidio? D:

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