Bentornati

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Dopo capodanno non avevo più rivisto i miei amici, i miei genitori avevano deciso di andare a trovare mio fratello Michael e Amelie (la sua fidanzata), così siamo andati alla volta di Parigi.
Mi era mancato quel posto, erano un paio di anni che non ci andavo ma quella città ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore.
Ma ora eccomi qui, a chiudere le valigie e pronta per ritornare a Hogwarts.
Ero abbastanza impaziente e agitata nel vedere di nuovo Draco, siamo stati così bene dopo la festa...
"La luce del mattino invase la stanza, costringendomi ad aprire gli occhi.
Ieri sera avevamo fatto veramente tardi ed ora avevamo un paio di ore di sonno accumulate.
Mi guardai intorno e mi accorsi che era la camera di Draco e che all'interno c'ero solo io, lui dov'era?
Come se lo avessi chiamato Draco aprì la porta a petto nudo con una tazza in mano, alla visione mandai giù a fatica la saliva.
Cavolo Draco di prima mattina così no!
-Buongiorno principessa-
Disse lasciandomi un bacio in testa e la tazza in mano.
-Buongiorno-
Risposi prendendo un goccio di caffè per risvegliarmi.
-Che ore sono?-
Chiesi appoggiandomi alla spalliera del letto, la testa mi doleva abbastanza.
-Sono le 10-
Rise per la mia espressione al sentir di aver dormito così poco.
Allungò una mano e mi accarezzò il viso, chiusi gli occhi e mi beai delle sue carezze.
-Vatti a fare una doccia così magari ti riprendi, vado a prenderti qualche erba di mia madre per il mal di testa-
Disse lasciandomi inaspettatamente un bacio a fior di labbra, per poi uscire dalla stanza"
Ma ora erano passati giorni da quando non si vedevano e Draco era imprevedibile, e se aveva cambiato idea?
Con mille domande Alexis si smaterializzò insieme ai suoi genitori alla stazione, cercando di trovare il suo gruppo.
Come un tornado Daphne Grengrass si abbatté su di lei, trascinandola in un abbraccio, ad Alexis era mancata tanto la sua migliore amica e stessa cosa valeva per Daphne.
-Ei mi sei mancata anche te!-
Dissi ridendo dell'insolito affetto dell'amica, di solito in pubblico evitava scene del genere.
-Scusa è che questi giorni senza di te mi hanno fatto ripensare a quando stavi in America e mi mancavi-
Sorrisi dolcemente e consapevole del fatto che senza Daphne non riuscirei a vivere.
-Amichee-
Urlò una voce alle nostre spalle, ci girammo e la visione di Pansy in tutto il suo splendore ci si palesò davanti.
Ci unimmo tutte e tre in un unico abbraccio stretto.
-Dobbiamo andare, prima ho incontrato Blaise e gli altri e hanno detto che ci aspettavano sul treno-
Ci avvisò Pansy, così salutammo tutte i nostri genitori e salimmo sul treno, dirette verso i scomparti di serpeverde.
-Sono in ansia-
Confessai alle mie amiche.
-In ansia per che cosa?-
Domandò Daphne.
-Non vedo Draco da capodanno e non so ho paura che possa aver cambiato idea-
Daphne e Pansy si guardarono per poi scoppiare a ridere, guadagnandosi un'occhiata confusa da parte di Alexis.
-Draco non ha smesso di parlare di te in tua assenza e gli abbiamo fatto confessare che non vedeva l'ora che questo giorno arrivasse per poteri rivedere-
Disse Pansy, facendo sì che il mio cuore pesante ora si sentisse leggero e più tranquillo.
Daphne apì lo scomparto e trovammo dentro Blaise, Theo e Draco, quest'ultimo appena mi vide si alzò venendomi incontro.
-Alexis...-
-Ei Draco...-
Rimanemmo a guardarci fino a che lui non girò la testa.
-Ragazzi torniamo subito-
Disse per poi prendermi per mano e trascinarmi in uno scompartimento vuoto.
Una volta chiusi a chiave dentro la sua bocca, famelica, prese possesso della mia.
Le mia mani finirono tra i suoi capelli, avvicinandolo il più possibile a me e le sue mani sul mio collo, per poi passare ai miei fianchi.
La differenza di altezza era abbastanza ma non esagerata, ma a me questo mi mandava in panne.
Il bacio si intensificò molto, lo spinsi delicatemente sul posto e mi misi seduta sopra di lui.
Le sue mani finirono sui miei glutei, gemetti quando li strinse avvicinando i nostri bacini.
Ci staccammo per riprendere fiato.
-Wow...-
Dissi con il fiatone
-Non mi aspettavo un saluto del genere-
-Mi sei mancata-
Disse togliendo un ciocca di capelli da davanti il mio viso.
-Anche tu-
Dissi scendendo da sopra le sue gambe.
-Stavo bene in quella posizione, rimettiti così-
Protestò Draco.
-Ti ricordo che non stiamo ancora insieme, non affrettiamo le cose-
-Lo so ma... sto bene con te e non riesco più a fingere che tra me e te non ci sia nulla-
Guardai le nostre mani che istintivamente si sono intrecciate.
-Anche io, ma ho bisogno di tempo, spero tu possa capirmi-
Dissi guardandolo negli occhi, quel colore così chiaro e limpido, che sembra così sincero ma molto spesso è ingannevole.
-Lo comprendo e aspetterò, l'importante per me è averti vicina, ora però non voglio tornare dagli altri, non voglio dare a Blaise l'opportunità di stressarmi con le sue "intuizioni"-
Risi alla disperazione nel viso di Draco.
-Dai su gli altri ci aspettano dobbiamo andare-
Risposi alzandomi e prendendogli la mano per farlo alzare; quando, una volta alzato, la stavo per togliere,  poiché stavamo sul corridoio e c'erano altre persone, lui la strinse leggermente e mi fece un sorrisetto.
-Finalmente siete tornati!-
Disse Theo una volta entrati nello scompartimento.
Blaise ci stava guardando con un espressione maliziosa in volto, pronto a farci il quarto grado.
-Blaise prova a dire una parola e ti crucio-
Disse Draco mettendosi seduto accanto a me, per poi avvolgermi le spalle con il suo braccio.
-Quando vi mettete insieme, tanto vi comportate già da fidanzati-
Parlò stavolta Pansy.
-Pansy è già tanto che non stiamo litigando-
Risposi scatenando le risate dei miei amici e di Draco.
Il viaggio continuò e tra i racconti di Blaise, i ricordi di Pansy di capodanno e i miei aneddoti sull'America, fu un viaggio pieno di risate e molto tranquillo.
Una volta arrivati salutai i miei compagni di viaggio e mi ricongiuggetti con i miei compagni di casata.
Abbracciai forte Ginny, Hermione, Olivia, Harry e Ron, mi erano tutti mancati molto e con le ragazze ci accordammo dopo di riunirci tutte in camera per raccontarci gli ultimi giorni e spettegolare un pò.
I giovani grifondoro dopo aver sistemato le valige scesero giù per la cena, accompagnata da un discorso di bentornati da parte di Silente.
Tutto sembrava essere uguale a prima, nessun cambiamento, ma un cambiamento c'era eccome.
Due giovani ragazzi, una volta nemici, ora erano amanti, ora gli occhi azzurri di uno e quelli verdi dell'altra spesso si incontravano, non creando più fastidio ma facendo nascere un sorriso nei loro volti.
Era forse l'inizio di una grande storia d'amore o l'inizio della fine?

È sempre bello rivedertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora