Viaggio ciclico

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A che mi serve cercare una luce se il buio è sempre dietro l'angolo.
A che mi serve rimanere in un angolo buio se c'è una luce da cercare.

Vedi? Ci sono prospettive che si inseguono e si alternano come segnali che non ti fanno smettere di pensare.

Il viaggio è faticoso, ti cedono le gambe e il respiro si blocca nel petto come fosse fatto di freddo metallo.

Non ti resta che camminare, passo dopo passo, fino a trascinare i piedi per poi trovare la forza di correre e, come una punizione, ricominciare di nuovo a strisciare.

Sul fondo ci si ritrova a pezzi che tempo dopo vengono ricomposti incollando i bordi, mentre speri di reggere e che le crepe non si spezzino un'altra volta.

Come sempre. In un ciclo che appare sconnesso, ma dove trovi gli stessi elementi base, ripetuti nonostante il passare degli anni.

E ti chiedi se quegli elementi base non facciano semplicemente parte di te stesso, ormai. Come un bel pacchetto ornato da un fiocco di un colore complicato.

Francy Lupo

Raccolta di pensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora