II (let's make love to one another)

1.1K 74 87
                                    

"Simo sono a casa!!"
Silenzio.
"Simo?"
Niente.
"Simò non dico corremme incontro e saltamme al collo, ma manco a fa così però"
Nessuna risposta pervenuta.
Uno sguardo rapido va dal salotto alla cucina.
Che sono entrambi vuoti.
"Ao ma ndo sta...i?"
Il cigolio della porta della nostra camera riecheggia di colpo nel corridoio.
"Ma che te sei già messo a letto?" domando compiendo dei passi in quella direzione per poi- «vrrr!» bloccarmi con un piede nella stanza ed uno fuori.

"Simò...?"
«vrrr!» «vrrr!»
"S- Simò guarda che se è no scherzo non fa ridere"
«vrrr!» «vrrrrrrr!»
E se già così ero abbastanza intimorito, nel momento in cui - arrivando all'interruttore della luce - do un volto al suono agghiacciante che continua a ripetersi ininterrottamente, mi assale il panico assoluto.
Una sfilza di falli vibranti posizionati meticolosamente sul pavimento sta saltellando indefessa verso di me che ora mi appiccico al muro come una lucertola.

Questa- questa è la versione pornografica della piaga delle locuste.
Qualcuno dall'alto ha deciso di punirmi per qualcosa e io non ho vie di scampo.
Morirò qui e non avrò nemmeno detto addio a Simone.
Sono circondato.
Sono in trappola.
Sono-
"Sono due ore che urli!"
Uh?
"Manuel!"
Simone?
"Svegliati! Stai sognando!"
Sognando?

L'occhio sinistro si apre giusto in tempo per godere della visione di una figura angelica e seminuda "Manu!"
"Mh..."
"Oh! Ma che cazzo ti prende?"
Che cazzo mi prende?
Spalanco anche l'occhio destro.
"Nessuno!" per poco non ci diamo una testata tanta è la velocità con cui balzo a sedere "Non mi prende nessun cazzo!!"
"Uh?"
"Tu non puoi capì che incubo!" mi guardo attorno frenetico alla ricerca di quel maledetto plotone di esecuzione che fortunatamente non trovo "Ce ne stavano tantissimi! Na cosa angosciante!, c'avevamo la camera invasa!!"

"La camera... questa?"
"Si!! Tutto il pavimento pieno!! E poi" il ricordo sempre più nitido "tu non c'eri! Oddio tu non c'eri!"
"Io non c'ero?"
"No!" gli stringo un braccio come per accertarmi che adesso è davvero qui con me "tornavo a casa ed ero circondato da cazzi, ma nessuno di questi era il tuo!"
Scoppia a ridere mentre si mette in ginocchio sul letto "Meno male che ti ho svegliato allora! Ti ho salvato la vita!"
"Esatto! Mi hai salvato!" ripeto "Era na scena terribile quella!"
"Smettila" la testa posata ora sulla mia spalla "sono un paio di cazzi di gomma, non puoi avere tutta questa paura!"
"A parte che erano decine, forse centinaia! E poi" lo afferro dai ricci e lo tiro su "guarda che non erano quelli che m'hanno agitato così!"
Un'eloquente alzata di sopracciglia mostra quanto poco ci stia credendo.

"Cioè, non solo..." spiego allora "però ti giuro la cosa peggiore è stata davvero che tu non c'eri!"
Inclina il capo di lato "si?"
"Si, pensaci! Sarei morto e-"
"Manuel avevi dei piselli puntati contro, non delle Glock 17! Non saresti morto!"
"Questo lo dici tu!"
"E chi lo deve dire?" il modo in cui comincia a sorridere non mi piace per niente "tra noi due sono io quello che ne ha presi tanti..."
Uh?

"Non..." avrò capito male "non me stai mica parlando dei tuoi piselli di gomma adesso? Quando sei a letto con me?"
"No..."
"Ah. Ecco."
"Cioè, non solo..." imita il mio tono di prima puntando lo sguardo sulle mani che comincia a torturare.
"Non solo cosa Simò?"
"Non parlo solo di quelli di gomma..." gli angoli della bocca sempre più rivolti verso l'alto "Per esempio anche con Enea..."
Chi?
"Chi scusa?"
"E-ne-a" e questo nome scandito così chiaramente e proprio qui pare una profanazione deliberata.

"Siamo molto affiatati io e lui, lavoriamo tanto e bene" continua imperterrito nella missione evidentemente suicida che ha scelto "Magari qualche volta dal tuo ufficio ci senti pure, no?"
Sto per vomitare.
"...No. Non è mai capitato."
"Uhm..." si lecca le labbra e per un momento incrocia il mio sguardo "beh potrebbe capitare domani allora, visto che giriamo una scena molto lunga..."
E le parole che non vorrei pronunciare, purtroppo escono dalla bocca prima che possa fermarle "che... che tipo di scena Simò?"
"E' dopo una litigata furibonda fra me e lui. Io sono di spalle e lui d'improvviso mi raggiunge... non me lo aspetto che si avvicini così e infatti non lo vedo arrivare..." gli occhi ora fissi nei miei "capisci? io non vedo lui e lui non guarda me mentre mi prende per i fianchi e-"
"E mo basta!"

Così facciamo noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora