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"y/n ti amo più di ogni altra cosa, ti giuro non vedevo l'ora di dirtelo" disse javon, lo strinsi a me e poco dopo presi il suo viso e lo portai a me baciandolo in un bacio dolce. le sue labbra erano calde e avevano un colore roseo. quel bacio dolce si trasformò in un bacio intenso, le sue mani percorrevano la mia schiena per poi mettersi sui fianchi.
"y/n svegliati c'è un ragazzo qua sotto, si chiama javon qualcosa" disse mio fratello. cazzo, avevo sognato javon. dovrebbe essere una cosa positiva o negativa? mi alzai di colpo e andai subito in bagno. mi sistemai e uscii di casa. come potevo guardarlo o parlargli dopo il sogno che avevo fatto. che figura di merda.
"tutto bene? non hai ancora aperto bocca" disse lui a metà strada. i miei occhi erano fissi sulla strada. "s-si tutto bene" dissi io. "va bene, ti va di balzare scuola?" disse con aria divertita. "va bene dai" dissi, riuscii a guardarlo questa volta, era bellissimo. aveva una maglietta termica nera, dei jeans neri da cui si intravedevano le mutande calvin klein bianche. aveva le chicago e un berretto rosso con scritto LA sopra. "y/n dove vuoi andare?" disse, "non so, portami dove vuoi, io non conosco la georgia" dissi, "ti porto in un posto speciale per me" disse.
dopo venti minuti di macchina arrivammo in un parco, era davvero carino. "ti ho portata qui perché mi ci portava sempre mia nonna quando ero piccolo, ora lei non c'è più da due anni e mi manca da morire, lei diceva che in questo parco ha conosciuto mio nonno. ti ho portata perché sei importante per me" disse lui, aveva gli occhi lucidi. lo abbracciai. "anche tu lo sei per me, sei importante" dissi. scoppiò a piangere, lo strinsi a me fortissimo per fargli vedere che io gli stavo vicino davvero, che aveva me.

sabato.

sabato era arrivato, dovevo andare a casa di jav. arrivata davanti a casa sua mi aprii sua sorella. "Hey tu devi essere y/n, piacere sono Jayla" disse lei, assomigliava tanto a jav. "si sono io, y/n" allungai la mano e mi fece entrare. "JAVON C'È Y/N" disse lei urlando, "mio fratello ci mette un sacco a prepararsi, specialmente se deve arrivare una bella ragazza a casa" disse ridendo, mentre disse testuali parole javon scese dalla scala. "hey y/n" disse baciandomi la guancia ed abbracciandomi. aveva il suo solito sorriso a trentadue denti bellissimo. "vuoi qualcosa da mangiare?" disse lui andando in cucina e aprendo gli stipetti. "no tranquillo non mangio" dissi, "sicura, dovresti mangiare qualcosa" disse lui. "no jav davvero non ho fame" dissi, "okay va bene, allora andiamo di sopra" disse prendendomi la mano. lo seguii e arrivammo in camera sua, era bellissima. "siediti pure, cosa vuoi fare?" disse lui indicandomi il letto. "non lo so, giochiamo un po' alla play?" dissi, a me piaceva giocare alla play, ma solo a cod. "va benissimo, facciamo quello che vuoi tu, oggi giornata per te" disse lui. che amore, davvero non potevo chiedere di più. giocammo per un po' e mi fece una domanda. "y/n" disse, "dimmi jav" dissi lasciando il joystick girandomi verso di lui. "hai mai amato qualcuno?" disse, che cazzo di domanda era, perché mi chiedeva questo. "sì, tanto tempo fa" risposi e ricambiai la domanda. "io sto amando una persona anche ora" disse. "posso sapere chi è" domandai io. "la conosci benissimo, ma ora ti accompagno a casa è tardi" disse cambiando argomento e alzandosi dal letto.
"ti prego posso sapere chi è questa persona" dissi io, volevo sapere chi fosse. "fidati non so se lo vorresti sapere" disse lui ridendo nervosamente e arrossendo. "cazzo piove" disse lui chiudendo la porta di casa e correndo in macchina. eravamo fradici.
"non lo dirò a nessuno ti prego" lo implorai ma niente. "metti il bluetooth" disse lui guardandomi e leccandosi le labbra che erano bagnate dall'acqua della pioggia. "non so se ti possa piacere questa canzone"dissi mettendola. "a me piacciono tante cose che piacciono a te" disse, arrossii.
misi "Babydoll di Ari Abdul". arrivammo a casa mia, non appena iniziò la canzone. stavo per scendere ma lui prese il mio braccio e mi face restare, lo guardai, era perfetto. le sue labbra i suoi occhi che mi prendevano l'anima e mi facevano sentire desiderata. la maglietta bagnata che faceva vedere il suo fisico scolpito, i capelli anch'essi bagnati che lo rendevano attraente, il suo odore, il suo profumo, l'aroma di tabacco. semplicemente mi piaceva tutto di lui. "che c'è jav?" dissi, avrei voluto baciarlo. "c'è questo" disse poi mi prese il viso e lo portò a se. mi baciò. javon mi baciò. un bacio passionale e desiderato da entrambi. il bacio si approfondii, non riuscivamo a staccarci, mi portò sopra di lui, i nostri corpi erano connessi, una connessione mai sentita con qualcuno. mi staccai, lui sorrise, io sorrisi e scesi dalla macchina. "a domani babydoll" disse, come la canzone (Call me Babydoll). mi stavo innamorando di lui, mi stavo innamorando di javon walton.

spazio autrice:
Heyy, come va? spero che questo capitolo vi piaccia fatemi sapere, aggiornerò presto promesso. 🫶🏼💗

per sempre? sempre. ~Javon Walton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora