"UHHHHH ODDIO CHE PALLE!!"
Ciao, sono Zaira e questo urlo molto poco felice è mio: sono circa 5 ore che sono in ospedale e non ne posso già più.
Vi spiego: ho l'agilità di una balenottera azzurra e oggi sono ROVINOSAMENTE caduta a scuola mentre facevo ginnastica, così ora sono in ospedale con una caviglia gonfia come una caciotta di formaggio, attaccata a delle macchine che mi monitorano perché sono rimasta troppo tempo al sole e sono svenuta. Divertente no?!
Ora sono annoiata a morte e non
posso muovermi perché mi fanno male anche le punte dei capelli.
Sono tutta da sola, dato che sono venuta in ambulanza e a breve dovrebbero arrivare i miei genitori con appresso, molto probabilmente, i miei amici, nonché compagni di scuola, iper protettivi.
"ODDIOSANTO STAI BENE?!" parli del diavolo...
"respira giuli, sto bene" Giulia è una della mie migliori amiche.
" RESPIRA UN CAZZO, MI SONO PRESA UN INFARTO!"
"beh, per fortuna sei già in ospedale"
Sono arrivati tutti i miei amici e i miei genitori e, ovviamente, mi stanno guardando tutti male dopo questa battuta.
" smettila di fare la spiritosa e stenditi" questa era Marisol.
" ecco infatti, SDRAIATI DEFICIENTE CHE NON SEI ALTRO"
La delicatezza fatta a persona: Michi.
"okok, calmetevi. ora mi sdraio"
" allora raga, sono arrivato con gli snak, ho preso da bere e sono carico d'ansia"
" STAI ZITTO NANO!! come stai Zai?"
questi due invece sono Noah e Aurora.
" sto bene ragazzi, state tranquilli."
" va bene. signori, è il momento di andare perché bisogna visitare questa ragazza" dice la dottoressa salvandomi dall'eterno tedio dei miei amici.
A questo punto escono tutti.
"signorina, lei sta bene,ma deve assolutamente riposare. la sua caduta è stata causata dal troppo stress e ora deve stare a riposo per un bel po'"
"si certo. e chi lo dice ai miei prof? ho da fare verifiche, compiti, interrogazioni.. e poi sono la rappresentante di classe: devo fare un sacco di cose. ho gli allenamenti, devo-"
" ma la vuoi finire di parlare?!"
È una voce femminile quella che mi interrompe: Sara.
" signorina, lei non può stare qui, l'orario di visita è finito." la ammonisce la dottoressa "e lei si deve riposare"
Io intanto sono rimasta totalmente senza fiato, il mio cuore stava facendo le bizze e l'elettro cardio gramma sta segnando i miei battiti schizzati.
"signorina si sente bene?!"
la dottoressa si avvicina a me per controllare i parametri.
"s-si sto, sto bene" scuotendo la testa poso i miei occhi sulla ragazza riccia davanti a me che ha un sorrisino beffardo stampato in faccia.
"ZAIII STAI BENEE?!" questa invece è Carlotta, l'altra iper protettiva.
" RAGAZZE POTETE LASCIARE IN PACE QUESTA PAZIENTE?!"
Rido per le facce che fenno loro.
"ragazze, vi prego: sto bene e domani potrete venire a trovarmi di nuovo. "
Loro due si ravvicinarono.
"ok zai, noi andiamo. MA GIURO CHE LA PROSSIMA VOLTA CHE FAI UNA COSA DEL GENERE TI UCCIDO CON LE MIE MANI"
" va bene Totta" le rispondo con un sorriso.
Mi guarda con sguardo protettivo e mi da un bacio sulla fronte.
Ora è il momento di Sara e il mio corpo inizia già a reagire in maniera spropositata.
Vede i miei battiti slittare così mi fissa intensamente con un sorriso perverso e soddisfatto, cosa che non fa altro che farmi arrossire.
"la smetti di guardarmi così?" chiesi con una faccia bordò.
Lei si avvicina al mio orecchio e sussurra " no, se questo è l'effetto che ti faccio"
Ecco, ora sembro un peperone!
Non riesco a dire nulla e il mio respiro è bloccato.
"OKK, che dici se andiamo Sara?! vorrei evitare che abbia anche un infarto"
GRAZIE TOTTA.
Sara si mette a ridere e si allontana, ma prima di uscire mi fa un occhiolino mordendosi il labbro e Carlotta esclama: "CI VEDIAMO IMPEDITA DEL MIO CUORE"
Io sorrido a quell'affermazione e, appena sono fuori dalla portata dei miei occhi, sospiro ributtandomi sul letto con una faccia da ebete.
"ti piace eh?"
" ho un po' più voglia di vivere quando sto con Sara, doc"
"mhmh, di vivere proprio"
"hehehe anche doc, anche."
