Lexie era sempre sembrata agli occhi di tutti come la ragazza forte a cui non interessa niente di nulla e nessuno, capitava tante di quelle volte che rispondeva in modo sgarbato o voleva aver ragione pure quando era dalla parte del torto e nessuno osava contraddirla per i suoi modi di imporsi. Sin da piccola era sempre stata molto amica con Sahra, ragazzina che abitava nella parte alta della città, molto riservata, a cui serviva del tempo per aprirsi ad altre persone. I loro genitori erano migliori amici e le due si vedevano molto spesso: succedeva molto frequentemente che le due andavano insieme in vacanza, cenassero insieme o giocassero per ore e ore. Erano migliori amiche, inseparabili. Non capitava mai di trovarne una senza l'altra. Quando una non era a scuola e l'altra si, cosa che capitava veramente di rado, la palestra chiedeva sempre che cosa fosse successo all'altra. Un giorno mentre le due erano a casa di Lexie, iniziarono a confessarsi segreti e a scherzare fra di loro. Si volevano molto bene, ma la zia di Lexie non voleva che si frequentassero piu di tanto. Quando questa era giovane, quindi forse nell'era dei dinosauri, infatti aveva un'amica in Moldova. Erano migliori amiche, non passava giorno in cui le due stessero staccate. Erano proprio pappa e ciccia. Poco tempo dopo la zia si trasferì lontano e l'amicizia fini dopo qualche mese e la zia piangeva e piangeva. Quella Sahra si sarebbe potuta dimostrare della stessa pasta Era cosi tanto accecata dalla rabbia, che un giorno proibi alla nipote di di vedere Sahra. Lexie ci rimase malissimo: ogni volta che passava davanti a casa dell'amica sperava di vederla e salutarla ma non fu cosi. La zia, per aggiungere altra carne al fuoco, trattò malissimo i genitori di Sahra che decisero di smettere di frequentare Lexie e la sua famiglia. Alle elementari le due bambine tornarono a parlarsi poiché in classe insieme. Un giorno Lexie invitò Sahra a casa sua a giocare ma la zia la vide dalla finestra e la fece scappare dalla paura, quegli occhi grossi e grigi, quel naso grosso e peloso, la bocca larga e i brufoli sparsi per la faccia la facevano sembrare una strega, proprio come quelle che si vedono nei film di Halloween o forse ancora piu spaventosa. Lexie era tristissima era mai possibile che non potesse stare con chi la rendeva felice? allora un giorno andò a parlare con la zia. La bambina le chiese:<< Zia, perché non posso avere un'amica con cui uscire come ogni altra persona normale >>. La vecchia, allora controbattè dicendo:<< Vi ho viste, questa non è amicizia è più e non voglio che mia nipote sia lesbica, capisci che è una cosa contro natura non è normale. Sii meno egoista, pensa a me, pensa alle persone che penseranno guarda Pinagia, ha allevato una ragazza contro natura, poi quella bambina non mi piace sono sicura che ti sta manipolando. A lei non frega nulla di te e in pochissimo tempo non ti parlera piu proprio come Kadi->>, subito si bloccò. Non volrva dire nulla della sua esperienza altrimenti la bambina avrebbe iniziato con i soliti discorsi strappalacrime sull'amicizia che tutti i bambini fanno, allora continuò dicendo:<< penso tu abbia capito cosa intendo>>. Poi usci chiudendo la porta con rabbia e odio.
La bambina trattenne le lacrime e piano piano si allontanò dalla zia. Forse era vero, amava le ragazze, ma anche se fosse che problema c'era. La zia le fece passare le elementari malissimo, tanto che Lexie iniziò ad odiarsi e ad avere problemi mentali e frequenti breakdown mentali. Fortuna però che Fred e Benjamin stavano con lei. Fra i tre, nonostante non fosse partita sotto i migliori auspici era nata una grande amicizia , un'amicizia che durò per 9 anni e tutt'ora continuava.
All'inizio delle medie la malvagia zia mori e la ragazza iniziò a frequentare un gruppo di amiche tra cui Sahra con cui si riappacificò. Lexie, però, era cambiata infatti non esternava più come prima i sentimenti. La zia l'aveva cosi tanto trattata male che iniziò a nascondere la sua sensibilità e a fingere di essere forte. In quei due anni poi legò molto con Emanuelle, tutte e due avevano sofferto molto e si completavano l'un l'altra.Iniziarono ad uscire anche da sole e le loro madri e i loro padri divennero molto amici. Aveva ritrovato la felicità perduta. Poi, però, arrivò Caroline e Lexie andò su tutte le furie. Forse le ricordava la zia che le aveva proibito di vedere l'amica ed era gelosa dell'amicizia nata tra lei e Fred, nessuno lo poteva dire. Non le piaceva per niente, pensava che ci fosse qualcosa sotto. Quella stessa sera al telegiornale diedero la notizia di una banda di spie russe venute in paese, nella nostra città a prendere informazioni top secret. Lexie e gli altri erano al pigiama party a casa di Greg e appena diedero la notizia la ragazza disse in tono arrabbiato:<< secondo me quella Caroline centra qualcosa, non penso che sia una coincidenza il fatto che dopo pochi mesi che arriva lei si scopre che ci sono delle spie russe a Zaccagna >>. Fred le voleva bene tanto bene ma amava la nuova ragazza e dunque le rispose:<< Non credo che sia lei per quel che la conosco non farebbe del male neppure a una mosca e poi perchè venire a Zaccagna ci sono tantissime altre città più grandi>>.
Lexie lo guardò con una faccia piena di rabbia e in tono mezzo saccente mezzo impastato da una risata beffarda controbattè:<< Scusami, come fai a dire questo se non ti ha mai parlato e non hai mai avuto a che fare con lei?>>.
Fred non rispose, rimase in silenzio come un pesce fuor d'acqua, certe volte infatti, pensava il ragazzo, il silenzio era l'arma migliore.
Laure intervenne disse:<< è inutile attaccarci a vicenda, non dobbiamo litigare, ciò che dobbiamo fare è restare uniti e indagare tutti assieme>>.
Lexie nonostante dentro di sé volesse dire ciò che pensava e volesse dire di aver paura di perdere un altro amico non ci riusci l'unica cosa che disse fu:<< non ho bisogno del vostro aiuto la smaschererò da sola >>. Corse verso la porta e la sbattè in faccia agli altri, allora Fred pieno di rabbia la aprì e urlò:<< Dopo non ti meravigliare se la maggior parte delle volte sei da sola>>. Lexie allora si mise a piangere e iniziò a correre verso l'altra parte della strada. Sahra si voltò e si coprì gli occhi come se stesse per piangere. Alla vista di quella scena ripensò di nuovo alle elementari e alla malefica zia. Laure la consolò e insieme cercarono di parlare. Emeline osservata tutta la scena disse:<< un pò ha esagerato ma potevi evitare di dirle quelle cose>>. Fred sapeva di aver fatto un grosso errore ma mantenne la calma. Passò del tempo e Lexie non si faceva sentire, come facevano a sapere se Lexie stesse bene. Quando all'improvviso alla tv il film delle 23 fu interrotto da delle notizie dell'ultim'ora: I russi erano stati al laboratorio tecnologico e avevano preso dei dati segreti dai computer del sindaco. In palio il governo metteva 300.000$ a chiunque riuscisse a scoprire qualcosa sulle spie.
Tutto il gruppo si divise e andarono a perlustrare la città per trovare indizi riconducibili alle spie russe. Nel frattempo Lexie arrivò a casa di Caroline, o meglio all'indirizzo che Fred le aveva dato, vi entrò e la trovò in perfetto ordine. Era una casa perfetta, aveva le pareti bianche e il tetto rosso. Era spaziosa e ogni cosa era messa impeccabilmente al proprio posto. Appena entravi potevi scorgere una bella televisione 50 pollici attaccata con un braccio meccanico al muro e con sotto una cassa marrone. Vi era poi un tappeto con i fiori al centro del salotto e vicino ad esso una vecchia poltrona grigia, un divano e una poltrona reclinabile.
Doveva avere proprio molti soldi infatti c'erano altri due piani e un garage. Nel primo piano vi erano due bagni, una camera da letto e un'altra camera da letto probabilmente dei genitori di Caroline e al terzo piano invece c'era uno spazio con un letto e una tv. Stava per andare a controllare il garage quando all'improvviso senti due voci diverse: una più rauca e l'altra più sottile. Poi se ne aggiunse una terza; mentre le altre due provenivano dal primo piano la terza proveniva dal terzo. Lexie non sapeva che fare: e se Caroline l'avesse trovata che fine avrebbe fatto, avrebbe rivisto i suoi amici, la sua famiglia e tutte le persone a cui voleva bene lo sperava ma in cuor suo non lo pensava veramente. Sentiva dei passi provenienti sia da sopra che sotto di lei non sapeva cosa fare allora prese il cellulare. Non poteva chiamare gli altri se no sarebbe stata catturata allora decise di scrivere un messaggio nel gruppo in cui c'erano tutti ma qualcosa andò storto: dall'alto una figura incombette su di lei. La prese per le braccia e le fece perdere i sensi facendole annusare del carbonato d'ammonio. Il telefono cadde per terra nelle scale e qualcuno lo raccolse. Lexie non riuscì a opporre resistenza e perse i sensi mentre la figura misteriosa la portava chi sa dove e per fare chi sa cosa.
