Capitolo 1 - Prologo

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"Che bella la libertà" pensavo mentre correvo sulla mia moto nel tardo pomeriggio, il sole ormai era calato e le luci giallognole dei lampioni e le insegne dei locali notturni illuminavano le larghe strade del centro cittadino, sentivo il giubbotto che svolazzava alle mie spalle.

NewRome, che bella città, ci sono cresciuto, ci ho passato l'infanzia e l'adolescenza ed ora ecco che ci sono tornato ... ma è davvero molto cambiata, tutto è cambiato, oltre il centro città, si estendeva soltanto un tuburio disordinato governato da Criminali e Poliziotti corrotti che si combattevano per controllare tutto quello che rimaneva, nel totale disinteresse del governatore che passava il tempo ad imboccare quelli che gli avevano dato quel posto.

Cosa succede quando due elefanti si danno battaglia? E' l'erba a pagarne le conseguenze.

E ... chi son io per non prendermene una parte?

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Era davvero fredda quella stanza pensava Il capitano McO'Rooney mentre si lavava la faccia in quel luogo lurido, lo specchio era opaco e a stento si vedeva in faccia, era solo una sagoma dai capelli radi e delle folte basette fulve come ormai non se ne vedevano più in giro. Una volta asciugatosi, guardò la sua divisa appesa e ben tenuta per evitare che si rovinasse. Quella divisa era tutto ... ma non era il momento di pensare si rimboccò le maniche della camicia ormai completamente sozza e tornò nella stanza vicina

"La Prego Mister!! Per favore basta, ho moglie, ho figli, ho una famiglia ... giuro che ... che non so niente!!!"

L'uomo piangeva legato ad una poltrona da ufficio, una di quelle poltrone girevoli senza ruote. Quel pover'uomo era pieno di lividi, erano ormai due ore che l'interrogatorio andava avanti, "Interrogatorio" il capitano non era mai stato un amante delle regole, ma ancor di più odiava i criminali.

"Nono ... allora dimmi Mangiafagioli, dove — tieni — il — malloppo?" Il malloppo di cui parlava il capitano, era un bottino di oltre centomila dollari che erano stati rubati qualche giorno prima da una delle bande messicane "Io non tengo niente Mister, non so nient .. AHHHHH" le cesoie che il capitano teneva in mano erano appena state usate, il dito indice dell'uomo era caduto atterra, irrigidito, il capitano lo calciò via. "Ahhh ... mi hai sporcato, Cristo!" disse l'uomo mentre si asciugava le mani sulla cammicia dell'altro "Allora? Hai niente da dire? ... Ora?" L'uomo continuava a piangere, il Capitano stanco dell'ennesima negazione si girò, prese un sigaro e se lo accese ... "Dammi la mano, che stai sanguinando troppo, e poi mi svieni" L'uomo buttò un altro grido mentre il suo aguzzino portò il sigaro sul moncherino del l'indice cauterizzandolo.

"Bene ... adesso ... dimmi quello che voglio sentire" Non ricevette risposta "Dannazione!!! Non vuoi rivedere la tua famiglia? Abbiamo ancora diciannove dita, ma poi il tempo scade amico mio!!! Su dai ..." L'uomo sussurra qualcosa, ma McO'Roney non capisce e dopo aver fatto ruotare la sedia su se stessa riprende avvicinando l'orecchio all'uomo "Che stavi dicend ... AHHHHHH!!!!! Cristo!!!! Figlio di Buttana!!! Mi hai Staccato l'orecchio!!! ... ok ... lo hai voluto tu, Vieni qua"

Tirato fuori il coltello, il capitano alza le gambe dell'uomo e incide i pantaloni lasciando le natiche in vista. "Ora ... vedi come parli" Detto questo, prende il manganello ...

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Quella sera non era che l'inizio ... forse la polizia era così corrotta al punto di torturare in questo modo un uomo nella zona più periferica della città? No ... questo era poco ... più vicino al centro di quanto non possiate credere, succedevano cose ancor peggiori ... appena due isolati dal centro dove battevano le prostitute, una macchina passò la vicino, una donna alta di colore dai capelli d'oro si avvicina, il finestrino si abbassa "Hey dolcezza, vuoi fare festa questa sera?"

La festa che lei aveva in mente, non era la stessa di quell'uomo, erano nella camera di un motel, lui ... un uomo mingherlino, brutto, dalla pelle bianca e molliccia e lei ... una donna prosperosa ma con un fisico ormai rovinato dalla strada che lo cavalcava come se fosse uno stallone, non che gli piacesse, ma era il suo lavoro ... poco dopo è lui a montarla da dietro, quando improvvisamente sente che nel comodino accanto alla sua testa viene preso il telefono e subito dopo e buio.

Le luci si riaccendono, è frastornata ha un forte odore sotto il naso, gli occhi, benché aperti ancora è tutto sfocato "Susu dolcezza, dai che non è niente ... ho preso il tuo telefono ed ho mandato un messaggio al tuo Papi ... speriamo che si presenti con un malloppo perché sei già la terza questa settimana e non mo messo niente da parte ... ehhhhhh" L'uomo era seduto su una poltrona, guardava la porta con non curanza mentre lucidava un fucile a canne mozze, accanto a lui ... la donna era legata, caviglie e polsi dietro la schiena mentre in bocca un'altra corda sempre legata al nodo, La ragazza respirata a fatica legata com'era. Iniziò a pensare ai suoi che anni fa abbandonò per evitare una vita come la loro, una vita da borghesi.

Ohhh ... come agognava una vita felice e libera, quel pensiero venne interrottò dal suono di pugni che battevano alla porta, "Sono qua stronzo!!" Lei aveva perso di vista quel pazzo, probabilmente se l'era data a gambe, quasi era felice di vedere quel bastardo di Michael che in un batter d'occhio sfondò la porta, armato con le sue due amate pistole. Una volta vista si precipita immediatamente da lei a slegarla ma in quel momento eccolo la ... L'uomo non se ne avvide in tempo e BOOM! Il fucile esplose i due colpi simultaneamente sulla nuca del lui liberatore che esplose in mille pezzi "Mhhh ... questa direi che è la parte migliore attirarli in trappola, i papponi dopo i fidanzati e i mariti sono i migliori ... ma questi almeno tengono i soldi"

Girò il corpo e frugò ogni tasca "Mhhh ... ok dai ... una bella macchina, due bellissime pistole decorate eeee ... tremila dollari? Soltanto? E vabbé ... Non può andarmi sempre bene" Tirato qualcosa di argenteo dalla sua tasca, tagliò la corda sulla bocca della donna e le tirò la testa all'indietro "Qualcosa da dire?" Lei ormai era stata svuotata, ma non si voleva arrendere alla possibilità morte, gli sputò in faccia "Pazzo di merda, Spicopatico figlio di troia, la pagherai per questo!!" Tirata al massimo la testa premette con tutta la forza sulla bocca mentre con il rasoio le aprima il ventre lentamente da parte a parte


"Mhhh ... sai una cosa ragazza? Quasi quasi mi dispiace, non ti ho detto neanche chi sono ... chiamami Mr.Anderseen ... susu ... Mister ... Anderseen ... dai ripeti ... niente, ehhh quanta violenza c'è in questo mondo" Si inginocchia davanti a le che senza fiato sente la vita scivolargli via "Oggi sai perché stai pagando tutto questo? Perché è questa la vita ... la violenza ormai è parte di questa città. Non fartene una colpa, pensa che hai salvato la vita alle tua amiche, dopotutto io mi sono fermato, chiunque si sarebbe potuta avvicinare alla mia macchina ... mi ascolti? Uffff ... perché siete sempre così deboli? Vabbé ... Ciao Ciao!!!"

Nessuna risposta ebbe, se non un verso indistinto di sofferenza attutito poco dopo dalla porta che veniva chiusa alle sue spalle.

Questa è la prima notte ... è solo l'inizio ...



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Nota Scrittore


Spero che non vi abbia colpito troppo tutta questa violenza, state sicuri che man mano sarà di meno, e cercherò di migliorare. Lasciate un parere qua sotto per farmi sapere come vi è sembrato.

Alla prossima

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