Capitolo 6 - La Consegna

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"Pronto Ed! Sono io Walter, mi è arrivato il tuo messaggio solo adesso, ho saputo che finalmente cerchi lavoro. Eheheh ... ti sei stancato di andare per bar a chiedere lavoro e finalmente ti sei deciso?
Sono felice per te, perché guarda caso ho proprio un lavoro per te, è fresco fresco!"

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Il vecchio furgone sfrecciava in autostrada, era sera ... saranno state le otto o le nove e il sole ormai se ne era andato ... avevo appena preso il furgoncino dove mi avevano detto ... sotto un ponte ad alcuni isolati dal deposito degli sbirri ... ora dovevo portarlo alla parte opposta della città , anzi, per essere precisi in periferia ... Ad aspettarmi avevo trovato due beoti che senza dirmi niente, appena mi hanno visto mi avevano suggerito di fare il giro largo e se ne sono andati senza dire altro, quel tragitto mi avrebbe preso qualche ora in più diamine!

Il perché io non potessi passare dal centro città non lo avevo domandato e non lo avrei certo fatto era una cosa logica. Il furgone bruciava, non c'era bisogno che me lo dicessero. Comunque parlo a vanvera, ma che dovevo fare? Ero la in quel dannatissimo furgone, dietro il furgone era praticamente pieno e qualunque cosa stessi trasportando se mi avessero preso sarei rimasto in galera a vita ... e quel dannatissimo coso andava come una carrozza e faceva più rumore di un porco al macello. Cristo!

Speravo solo di non incontrare nessuno quella sera ... la dea bendata era dalla mia? Io ci speravo davvero tanto.

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Guardo l'orario ... sono le dieci ... come è passato il tempo, ma almeno la radio di quel catorcio funzionava e mi ero sentito un po' di musica ... prendo la svolta per uscire dall'autostrada ed entro nella zona dei messicani poco dopo ... Tutt'altra storia, pieno di case con giardino e muro ... non era una cosa che si vedeva sempre, comunque passai da la, girai per un po' prima di trovare il posto ... uno sfascio, arrivai la vicino quando un uomo mi si parò davanti ... ammetto che ero davvero preoccupato, si avvicina al finestrino che io abbasso dopo aver chiuso la radio ... questo ragazzo non dice nulla ... guarda dentro e poi mi fa segno di entrare da quel cancello che si stava aprendo ... entro dentro.

Ci saranno stati una decina di uomini la ... tutti ispanici ... gli lascio il furgone ... ma appena faccio per andarmene un omone mi ferma ... "No ... prendi quell'auto verde e portala qua" Mi lascia un fogliettino scritto davvero a cazzo, a malapena comprensibile, ma non sapevo come dirglielo e allora mi accontentai. Lui mi scorta fino all'auto e aggiunge a bassa voce "Metti la radio alta e non far caso a nessun rumore in auto ... non fermarti assolutamente, vai la spedito e diretto il prima possibile" Entrai e partii immediatamente ... l'indirizzo era anche questo bello lontano ... accesi la radio, davano una canzone dei Rolling Stones ... Paint in Black.

Il viaggio questa volta va liscio come l'acqua ... al contrario di quel dannatissimo furgoncino le stazioni prendevano tutte ... dovevo andare in un'altra zona, quasi disabitata.

Delle palazzine semi abbandonate che tra qualche tempo sarebbero state abbattute.

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Ed eccoci qua in fine ... ad aspettarmi vedo Walter ed uno sui venticinque. Mi fermo ed esco dall'auto, Walter mi si avvicina "HEY Amico!! Sei arrivato finalmente ... pensavamo che alla fine ti fossero venuti a prendere ahahah ... ahhh ... che bella macchina ... vediamo come sta il pacco, Vieni Ed ... vieni a vedere, non ti vergognare controlliamo che poi dobbiamo portarlo dentro. Vincent! Tu torna dentro e prepara tutto! Non fare errori" Gridò al uomo che rientrò dentro quasi immediatamente.

Walter era un fottuttissimo chiacchierone ... andiamo al bagagliaio ... e lo vidi ..."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2015 ⏰

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