Capitolo 5 - Anderseen

14 0 0
                                    

Andersen era sul gradino più alto della gerarchia dei Romeo ... certo, non lo sarebbe stato per sempre, era solo una situazione temporanea e quando Angelo si sarebbe ripreso, il comando sarebbe tornato nelle sue mani ... beh ... se invece fosse morto, il comando sarebbe passato al figlio Giacomo, un ventenne viziato, idiota e privo di qualsivoglia diplomazia, creatività o spina dorsale. Insomma tutto tranne uno che potesse comandare.

Ma era il cognome ... il cognome era lo scettro del potere, la chiave per tutto, la gente e le altre famiglie temevano solo il cognome ... cognome che era legato indissolubilmente al Nonno, un uomo davvero imponente che sapeva farsi Ascoltare ed un po' anche a Angelo che nei suoi anni passati aveva fatto il suo. Ma ormai quella era una famiglia destinata alla fine.

Anderseen ci pensava spesso, poteva avere tutto quello ... Dare tutto in mano a Giacomo sarebbe stato uno spreco ... non gli piaceva pensare che tutto quello lo stava facendo per loro. Anderseen si stava facendo conoscere per questo, ci aveva messo direttamente il suo nome su tutto quello che accadeva a NewRome, allontanando il più possibile il cognome Romeo da tutto.

###

Sono le cinque e un quarto del pomeriggio, nell'ufficio della grande villa dei Romeo ... Anderseen è alla scrivania, il boss dopo vari problemi di salute era bloccato a letto da qualche settimana.

Aderseen aveva il comando e se lo godeva dimostrando un pugno di ferro ed un arguzia che il boss italoamericano non aveva mai dimostrato o posseduto

Vestito in abito grigio, camicia bianca e cravatta viola, tutto ordinato, i capelli rossi tirati all'indietro, rilassato e freddo ... guardava l'uomo di fronte a lui ... l'esatto contrario suo, sulla cinquantina, robusto con il nasone, labbra piene, occhi grandi e quasi gialli come fosse malato, barba corta e capelli con il ciuffo ... parlando si sentiva chiaramente l'accento messicano o comunque di quei luoghi, non aveva alcune parvenza di eleganza e la pelle rovinata dava sensazione di sporco e di trasandatezza.

"Mister Anderseen, soy qua solo perché me di-dicevano che su lei se può contare, se può ragionar, ho sentito tutte este voci su de lei che sta inglobando tutte le bande e famiglie in quella dei Romeo ...

Che le costringe a dare tutto a voi e io voglio solo dirle che non ho alcuna intenzione di farlo, io e i miei preferiamo scatenare una guerra più che stare sotto una famiglia italiana"

L'Uomo era minaccioso, ma al contempo non voleva alzarsi, stava cercando di negoziare, sapeva che era questione di tempo prima che fossero arrivato da lui. Ed invece di nascondersi, aveva preferito arrivare la sul posto e parlare, appunto ... negoziare. Anderseen ... con un'insolita luce negli occhi fece un leggero sorriso, quasi impercettibile, e rispondendo con la solita calma ...

"No guardi Signor Malaguena ... niente di più sbagliato. Tutte voci sbagliate, la famiglia Romeo vorrebbe che io eliminassi tutta la concorrenza. Capisce che non potevo accettarlo. Angelo Romeo è malato e poco lucido, mentre il figlio è troppo giovane per capire.

Per fortuna il boss ha dato il comando a me fino a che non si fosse ripreso.

Qua in una delle camere di sopra, moribondo ci sta Romeo, mentre fuori con degli amici, Giacomo gira per la città scroccando grazie al potere del padre. Ma guardatela così invece ... voi mi date tutto ... Prima che Angelo tiri le cuoi o si riprenda e a quel punto Giacomo non sarà un gran problema."

Anderseen rischiava a parlar male di Giacomo, ma non gli interessava, non era certo un pivello che si faceva spaventare da un ragazzino che non sapeva neanche sparare.

In quei giorni stava parlando davvero molto ... e lui non lo sopportava ... non sopportava affatto il dover parlare molto in generale, non lo aveva mai fatto, Malaguena iniziò a parlare con il nipote, Alejandro Malaguena che da quando era la non aveva detto niente che Anderseen capisse, seduto accanto allo zio ad ascoltare e confidarsi ogni tanto con lo zio ... i due Messicani stavano discutevano nella loro lingua, un'altra cosa che Anderseen odiava. I due tornano silenziosi e il messicano riprende ...

"Mr.Anderseen ... lei mi piace,dice le cose come stanno, ma cosa mi mette, insomma ... ... che, como se dice? Che ...

Insomma cosa mi assicura che quando lei se ne andrà le cose per me ed i miei non si faranno difficili?

Ho sentito dire che grazie a lei la polizia non sta che brancolando nel buio, ma ..."

Finalmente si stava arrivando ad un accordo, non bastava che vedere cosa i messicani volessero

"Su i Romeo non posso che provare a consigliare il figlio, ma è difficile che mi ascolti quel ragazzo.

Mentre per la polizia, si è vero non conta più niente qua, abbiamo tutto sotto controllo, lo vede quel librone dietro di me? Quello giallo? La ci sono tutte le persone che ricevono 'aiuto' da noi ... ormai è quasi l'intera città compresi metà corpo di polizia"

"E l'altra metà?"

"L'altra metà caro Malaguena ... non farà mai niente per contrastarci ... hanno troppa paura ... allora, volete che discutiamo d'affari finalmente?"

###

Anderseen sapeva come convincere chiunque, odiava parlare assai, l'ho già detto più volte, ma non per timidezza, ma per tedio ... ma se doveva farlo, si ... lo sapeva fare, ed anche bene. Sicuramente avrebbe convinto anche quei due Messicani, questo era naturale, stava portando molta acqua al suo mulino in questo periodo ... e mentre loro discutevano ... io sono in giro, potrebbe sembrare a non fare niente ma non è così ... sono giorni che vado bar per bar, locali per locali girando e rigirando cercando un modo per trovare qualche lavoro per riuscire ad entrare nella famiglia.

McO'Rooney ... eh! Non sapevo che piano avesse in mente, non ancora almeno, ma qualunque cosa fosse ... io sapevo che non potevo arrendermi ... non lo facevo per Lui, non pensate questo, non mi interessava nulla di lui, era uno sbirro e basta, uno della peggior specie, ligio al dovere e senza alcuna parte che lo rendesse umano, era una macchina di giustizia ... pronto a punire con la morte chiunque se ne avesse avuto il potere; ma era una persona retta e su questo ero sicuro, non avrebbe mai lasciato la strada che secondo lui era giusta ... tutto questo lo facevo per me, volevo aiutare a tutti i costi la città, quella gente onesta, e quei ragazzi che altrimenti avrebbero vissuto solamente come me.

'Come diamine poter entrare a far parte di una famiglia che ormai ha tutto?' quello era il pensiero ... e mentre continuavo a pensare, camminando per il parco, vedo bambini che giocano, continuo a passeggiare, le voci dei bambini si allontanano, sono nella calma più totale a cercare di riordinare i pensieri nella mia testa ... cammino per quasi mezz'ora prima di sedermi ad una panchina, tiro fuori il cellulare e vedo qualcosa, così ... per passarmi il tempo e vedo che erano le quattro del pomeriggio. Era il momento di un Taco magari, chissà se c'è qualcosa qua in giro ...

###

"Sono felice di aver trovato un accordo con lei Senior Andersen, mi dia una settimana e tutto sarà risolto"

Malaguena si stava alzando, il nipote sempre serio, magari gli avevano detto di sembrare un duro, o forse era un idiota e basta ... Anderseen dette la mano a Malaguena ... i due si guardarono ed Anderseen salutò

"Fate con calma ... le cose fatte con calma, vanno sempre bene ..."

Riscatto PrivatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora