Io sento dal profondo sonno
un'esile voce chiamarmi,
tenera e dolce.
In sottofondo un frastuono di foglie secche frantumarsi.Una sensazione strana prevale in me...
che suono è mai questo?
Le viscere mie palpitanti,
sorrido involontariamente.I baci e pianti di un bambino richiamano la mia attenzione,
e non c'è magia più fragile.
Le urla di gioia del proprio figlio scalpitare nell'aria.Tu sei l'ignoto,
che una sera di gelo ha bussato al mio cuore rendendomi beata.
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Insoddisfatta Solitudine
PoetryRiusciremo mai a passare quei momenti di insoddisfatta solitudine? Si perché ci sono quei momenti in cui vuoi stare solo ma non ci riesci. Ci sono momenti in cui ti isoli ma c'è sempre un'ombra al tuo fianco e a te infondo non dispiace. Eppure insis...