10~ Turbamento

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Mi risvegliai ma era un eufemismo, perchè aprii gli occhi e mi sentivo sempre più stanca. Avevo sfruttato molto i miei poteri, e speravo pertanto di imparare presto ad utilizzarli al meglio.

"Ehi, mocciosa..stai per svenire anche tu?" alzai lo sguardo e vidi Levi a metà strada tra me e gli altri due, che mi fissiva, aveva il suo solito sguardo, ma se ha chiesto è già una gran cosa per lui.

"Solo un po' di stanchezza.." dissi cercando di sorridere, almeno leggermente, non sono abituata a lamentarmi troppo, e se lo faccio è tanto per convincermi che alla fine non è nulla di grave poichè ripeti il tuo problema ad alta voce. Ma non sono abituata con gli altri e non ci tengo a farlo.

Mi guardò un altro secondo, come per assimilare la risposta, e poi tornò a voltarsi verso gli altri due, e si avvicinò ad essi.

Mi alzai con un pò di difficoltà, ma alla fine poteva andare peggio. Chiusi un attimo gli occhi, prima di dirigermi verso casa. In lontananza li vidi arrivare. Dovevamo sbrigarci!

Già non volevano lasciarmi da sola, perchè saremo dovuti andare tutto, non so per quale motivo ci tengano tanto. Comunque mi hanno lascito stare questa volta proprio perchè avrei dovuto portare loro qui, in modo che possano parlare con i miei.

"Venite, sono qui ormai.." dissi iniziando ad avvicinarmi io, mi seguirono e soprattutto Isabel sembrava un pò impaurita. Levi invece sembrava come sempre diffidente, Furlan era quello che sembrava preoccupato ma restava serio per quanto potesse.

"Mamma, papà loro sono Furlan, Isabel e Levi" dissi quando ormai eravamo a poca distanza. I miei fratelli per una volta sembravano davvero interessati, infatti andarono velocemente in casa a posare le cose e poi tornarono fuori. Cosa che non faceva che aumentare l'imbarazzo comunque.

"Piacere di conoscervi.." disse Isabel a bassa voce, ma sembrò pentirsene il momento dopo,
"Piacere.." disse Furlan come per sostenere la sua amica.

"Piacere ragazzi.." mia madre fu l'unica a rispondere. Inutile dire che la situazione continuò ad essere imbarazzante per la restante parte di tempo.

"Passando al lavoro..non c'è molto da dire, non potremmo darvi molto a livello di denaro, il compenso sarà quasi sempre in quello che raccoglieremo.." disse mio padre.

In effetti nel villaggio ognuno si occupava di qualcosa, poi una parte del guadagnato che potrebbero essere di tutto dagli animali, al loro ricavato, dalla frutta alla verdura. Solo noi venivamo lasciati in disparte per cosa loro pensavano che fossimo.

Pertanto viviamo per quello che abbiamo, perchè erano in pochi quelli che comunque ci vendevano le cose, e comunque non ci davano molto.

"Per noi va bene.." disse Furlan, Isabel annuì e come sempre Levi non accennò a nulla. In effetti me lo ha detto Isabel come vivono, quindi per loro andrebbe più che bene avere almeno cibo, poi volendo possono sempre barattarlo con qualcos'altro. Ciò finquando le persone non scopriranno che lavorano con noi.

"Perfetto, iniziamo domani quindi" disse mio padre, come a volersi assicurare che ciò accada,
"Certo" rispose sempre Furlan,
"A che ora?" aggiunse,
"Noi per le cinque e mezza massimo iniziamo" rispose.

Accompagnai fuori casa i tre,
"Dovremo tornare indietro adesso.." pensai ad alta voce, un pò terrorizzata, e non sicura di farcela o meno per via dell'assenza di forze.

"Giusto, adesso come faremo?" disse Isabel,
"Oggi sono volute quasi due ore da quando hai iniziato a portarci fuori dal sottosuolo, credo sia troppo tempo ogni volta. Andando avanti così, domattina dovresti essere da noi alle tre di mattina per fare in tempo" disse Furlan.

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