▪︎ Capitolo 15 ▪︎

241 28 1
                                    

"Come una rotella che ferma il motore, il tempo sembra bloccarsi macchiandoci di coincidenze"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Come una rotella che ferma il motore, il tempo sembra bloccarsi macchiandoci di coincidenze"

●•●

_MyungDae acquisisce_

《Sei sicuro che sia una buona idea? Non riesco a fidarmi》Jeongguk strinse tra le braccia il bambino che teneva un dito in bocca. Lo strinse come se non volesse lasciarlo andare.

Non avendo mai provato una babysitter non poteva dire di sentirsi pienamente sicuro e fiducioso di ciò che Jin gli aveva proposto... ma in fondo non poteva disturbare sempre i suoi genitori. Oramai avevano una certa età, avevano bisogno di riposo.

《Ti fidi di me però, vero? Credi davvero che lascerei il mio piccolo e adorato nipote nelle mani di criminali o incompetenti?》 Seokjin, offeso aveva il broncio quando si voltò a guardare i due, il pugno sospeso in procinto a suonare il campanello.
Baciò la guancia paffuta di MyungDae.
In realtà poteva contare sulle dita i suoi incontri con Taehyung ma non aveva mai letto cattiveria nei suoi occhi. Poteva essere stronzo, ma era sicuro che non avrebbe ucciso neanche una mosca, lo aveva persino visto sorridere davanti a un cane in impermeabile!

Jeongguk sbuffò, guardò il piccolo e poi i campanelli luminosi 《D'accordo》sussurrò, lasciando che il maggiore suonasse. Non voleva deludere i suoi due amici e disdire all'ultimo tutti quegli sforzi che avevano fatto per riunirsi nonostante impegni e lavoro. Si fidava di Seokjin e sapeva che amava suo figlio.

Bastò una volta e la porta di vetro scattò lasciando che entrassero nell'atrio a scacchi e poi nell'ascensore che riproduceva la canzone di qualche gruppo Kpop; essa li accompagnò sino al terzo piano, dove suonarono alla seconda porta del lungo corridoio.

Al battente aperto si affacciò un bellissimo ragazzo dai capelli scuri e sconvolti. Viaggiava con eleganza nei suoi abiti larghi e da dentro casa passavano le note delicate di musica classica.
《Che vuoi?》Chiese pigro dopo aver intravisto Jin, non perdendo un attimo nel riconoscerlo.

Egli lo spinse per entrare e fece segno a Jeongguk che, educato,  si scusò almeno tre volte prima di seguirlo, non perdendosi la sua espressione confusa.

"Che diamine fai, Hyung?"

《Mi dovevi un favore, ricordi?》

《Cosa? Io? Tu dovevi un favore a me e ora eravamo a posto》Taehyung si appoggiò al battente chiuso, a braccia incrociate fissava i due con quell'espressione tranquilla e imperturbabile, apparentemente non importandogli dell'intrusione avvenuta senza permesso.

《E l'ho fatto. Ho pulito tutto il tuo stupido attico-》

《Tu hai pulito qua?》il più giovane spalancò gli occhi sicuro di di aver sentito bene.

《Ti spiego dopo, Jeongguk》borbottò Jin con una smorfia in volto《dicevo: ho ricambiato il favore, quindi ora è il tuo turno》

《Così facendo saremo per sempre in debito》Taehyung ruotò gli occhi abissali e si grattò la mascella, non davvero interessato a ciò che gli stavano dicendo li superò e raggiunse il divano del salotto sedendocisi sopra.

Nelle Vesti Del Kintsugi || Jikook ff ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora