Jess si siede proprio di fronte a me e comincia a parlare.«Allora, da quel che ho capito sono quei tipi di ragazzi da cui è meglio stare alla larga. Sono di quei ragazzi che se gli dai una spinta ricambiano con un pugno e..» la fermo.
«A me interessano i nomi Jessica, non altro» dico cercando di finire l'ultimo sorso di caffè.
«Si okay Jen calma, volevo solo dirti le voci che girano ora, comunque quello dai ricci ribelli si chiama...» dice prima di essere interrotta dal suono della campanella.
«Scusa Jen devo scappare altrimenti il prof di scienze mi fa un culo così, ci vediamo dopo, nell'ora di fisica ti racconto tutto» dice prendendo la borsa che ha appoggiato sul tavolo e scappando via come un fulmine.
Mi alzo dalla sedia, prendo lo zaino che ho portato con me ed esco dal bar. Non c'è molta strada da fare tra il bar e l'aula di informatica quindi cammino lentamente tra i corridoi.
Devo prepararmi psicologicamente al test che si sarebbe tenuto l'ora successiva ma la mia mente ha preso tutt'altra piega. Potete immaginare che posso pensare solo ad una persona: il riccio. La sua voce ha riempito ogni spazio della mia mente, non riuscivo a non pensarci. L'ho già sentita quella voce, non so dove e devo scoprirlo, non so come ma devo.
Ad interrompere i miei pensieri è un ragazzo che scontra contro di me facendomi cadere i libri per terra. Non si è neanche fermato a raccogliermeli, che generazione di merda. Tutti che stanno a pensare agli affari loro, senza preoccuparsi della gente che gli circonda. Mi chino verso il basso e sento una mano afferrarmi la spalla. E' un ragazzo riccioluto con gli occhi verdi e un sorriso mozzafiato. È lui? Non credo.
«Scusa se ti ho fatto cadere i libri, sai ero un po' di fretta» dice con un velo di preoccupazione.
Strano.
«Certo che potevi fare un pò più di attenzione no?» dico con un tono forse troppo sgarbato, ma vabbè.
«Scusami davvero» dice e mi raccoglie i libri da per terra.
«Sisi okay» e mi incammino più veloce che posso verso l'aula. Guardo l'orologio, merda 5 minuti di ritardo. Il professore mi ammazza.
Appena arrivata di fronte all'aula faccio un respiro profondo ed entro.
«Buongiorno signorina, è venuta un pò tardi, non crede?» dice facendo finta di essere arrabbiato.
«Scusi ma ho avuto un contrattempo» dico sperando che mi abbia creduto.
Mi avvicino verso il banco in prima fila e trovo davanti a me il test. Prendo la penna e comincio, spero solo che sia facile.
[...]
Finita l'ora consegno il foglio ed esco dall'aula. Il test poi non era chissà che roba. Vado verso il mio armadietto e prendo l'occorrente per l'ora successiva: inglese.
Sul mio armadietto trovo lo stesso riccio sgarbato di prima, mi viene da sbuffare ma mi trattengo.
«Che vuoi ancora tu?» dico piuttosto irritata dal suo comportamento e dal ghigno presente nel suo bel faccino.
«Volevo solo che accettassi le mie scuse, per prima» dice.
«Okay ti scuso, ora te ne vai?» dico piuttosto incazzata.
«No, non finchè non mi dici come ti chiami» dice e sembra piuttosto serio.
«Jen, mi chiamo Jen» dico piuttosto seccata a dover ritrovarmi a parlare con un tipo a caso, mentre potrei essere già in classe.
«Harry, piacere» dice e gli spunta un sorriso abbastanza strano per essere finto.
«Okay» dico e me ne vado.
Dopo quel momento da "telenovela" mi avvio verso l'aula di inglese. La professoressa non dovrebbe fare problemi.
Appena mi ritrovo di fronte all'aula vedo che non è ancora arrivata la prof., quindi entro e mi siedo al mio posto in seconda fila. Prendo il diario e comincio a fare disegnini strani.
Dopo 5 minuti abbondanti, finalmente arriva.
[...]
Alla fine dell'ora sono esausta, non vedo l'ora di tornare a casa. Fortunatamente manca ancora soltanto un'ora, quella di fisica. Il bello è che posso incontrare Jessica che mi finirà di parlare di quei famosi ragazzi del rifugio, ed io non vedo l'ora.
Ma il brutto è che manca solo un'ora all'uscita, e ciò vuol dire un'altro scontro con Mike.—
SPAZIO AUTRICE
Come vi pare questo capitolo? Jenna ha incontrato Harry che succederà? Chi è Mike? Lascio tutte le domande a voi ahaha.
Volevo approfittarne per dirvi che d'ora in poi ogni capitolo lo voglio dedicare a qualcuno che pubblicizza la storia. Se siete interessati scrivetemi in chat e vi darò tutte le informazioni. Baci xx
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Tell me a lie.
RomanceEd ora mi rendo conto che quella di prima non era vita. Quella di prima era "cercare di passare il tempo nel peggior modo possibile", facendo strane amicizie e stupidi sbagli. La fase di pentimento è la peggiore, quella che sto attraversado ora, mi...