Esco dall'aula e vado direttamente verso il laboratorio di fisica, voglio prendere i posti in ultima fila, così almeno io e Jess possiamo parlare senza essere beccate dal professore.
entro in aula vedo Jess che agita le braccia per farsi vedere da me. Io accenno un sorriso al suo gesto e la raggiungo.'Hei Jenna' mi saluta tutta sorridente.
'Ciao' dico forse un po' troppo freddamente, infatti corruga la fronte e il sorriso svanisce.
'Che hai?' dice lei preoccupata. Cazzo, nessuno si era mai preoccupato per me!
'No, niente di cui preoccuparsi' e fingo un finto sorriso. Credo che abbia capito che io non stavo per niente bene, ma ha lasciato perdere, la ringrazio infinitamente per questo.
'Vai, raccontami tutto su quei due ragazzi nuovi, sto morendo dalla curiosità' dico proprio quando entra il professore in classe.
'Buongiorno ragazzi oggi cominciamo con questo esperimento..' dice ma di certo nessuno lo sta ascoltando.
'Allora - comincia Jess - delle voci dicono che vengono da Manchester, sono venuti in questa scuola assieme, il che fa supporre che siano legati in qualche modo'
'Interessante, quali sono i loro nomi?'
'Il riccio si chiama Edward, mentre il biondo si chiama James, ma i cognomi non te li so dire'
Quei nomi non mi dicevano niente, ma se loro sono i ragazzi del rifugio devo scoprire cose in più di quelle che mi ha detto Jess ora.
'Mh grazie, dopo li cercherò su facebook allora' dico e scoppiamo entrambi a ridere.
[...]
Alla fine dell'ora io e Jess usciamo dal'aula. L'ansia comincia salire, non ho alcuna voglia di parlare con Mike. Spero solo che no mi noti e abbia altro da fare, non ho decisamente la voglia di vederlo.
Jess nota il mio improvviso cambio d'umore, spero non mi chieda niente.
'Che hai?' mi chiede storcendo i lati della bocca.
Dio, me l'ha chiesto.
'Niente, niente, è meglio che io vada ora, ci vediamo domani. Ciao' non le do neanche il tempo di ribattere che esco dall'edificio trovandomi di fronte l'enorme cortile.
Setaccio tutto il cortile con lo sguardo, vedo Mike proprio con la schiena sul cancello.
Merda.
Appena mi vede mi fa un occhiolino, patetico. Mi avvicino a lui sperando che quel che ha da dirmi non sa una cosa scandalosa.
'Hei Jennifer'
'Non chiamarmi Jennifer' dico fredda.
'Calmati, Jennifer - continua a chiamarmi in questo modo questo stronzo, ma non gli dico niente - devo solo dirti una cosa'
Solo le persone a cui voglio bene, a cui tengo, possono chiamarmi così, è l'unica cosa che mi tiene ancora unita ai miei genitori.
'Spara'
'Domani vieni ad una festa con me, ti passo a prendere alle 9 e mezza'
Quasi mi strozzo nel sentire quelle parole.
'Che cazzo hai appena detto?' dico in preda al panico.
Non vado da una festa da circa un botto di tempo, da quando sono venuta qua, in questa città. E poi le feste portano solo guai, e lo dice una con un'esperienza alle spalle.
'Che tu lo voglia o no alla festa ci vieni lo stesso, altrimenti sai cosa ti aspetta' mi dice.
Non so cosa dire, resto zitta.
'Ah si e ci sarà anche Dave, quindi credo che dovresti venire per forza'
A quelle parole sbianco in viso.
Spero solo che Jess non abbia visto niente di tutto questo.
[...]
Arrivata a casa vado dritta in camera mia, la zia è andata al lavoro quindi non ho niente da fare per tutto il pomeriggio, oltre ad aspettare mio fratello che torni dalla scuola. Mi stendo sul letto e mi addormento pensando a tutte le cose successe nel corso della giornata.
[...]
Mi sveglio allo squillo del mio cellulare, mi alzo per andare a prenderlo. Appena vedo il nome sul display lancio il telefono per terra. Come si permette Dave a chiamarmi? Sarà la millesima volta che mi chiama, e la millesima volta che rifiutò le sue chiamate.
Uno di questi giorni devo andare a cambiare numero, sarà la soluzione.
Mi dà sui nervi solo sentire il suo nome. Pensavo mi amasse, invece era solo un fottuto accordo con Mike, vorrei ucciderlo in questo momento, ma cerco di trattenermi, penso a Gandhi e a Mandela, hanno ottenuto quello che volevano senza la violenza, ce la posso fare anch' io.
Non sono mai riuscita ad affrontare i problemi, le situazioni difficili, ho sempre trovato una scorciatoia, ma a volte queste scorciatoie non sono proprio la soluzione migliore. Ora la scorciatoia era ignorare Dave fino a domani. Se ci penso mi viene il mal di stomaco, vorrei sapere cos' ha in mente Mike, ma come cazzo faccio a saperlo?
Quando sono morti i miei genitori, non ho avuto nessuno, ho dovuto tenermi tutto dentro, mi sfogavo frequentando gente poco per bene. Gente che beveva, fumava ed ho avuto a che fare anche con dei ladri. A volte andavo a delle feste, per sfogarmi un po', per bere in compagnia, per soffrire in silenzio.
È ad una di quelle feste che ho incontrato Dave.
Flashback
'Hei Jade, andiamo dentro? Sto morendo di freddo.'
'Okay, che comici la festa allora'
Non ho idea di che cosa ci faccio a questa festa, è Will che mi ha invitato. Ha detto che sarà una festa indimenticabile. Ma a me pare una come le tante altre.
Cerco un pacchetto di sigarette nella borsa e ne prendo una. Merda non trovo l'accendino.
'Jade, hai un accendino?'
'No, mi dispiace, chiedi in giro, in questa fottuta festa ci sarà qualcuno con un accendino, giusto?'
'Giusto'
Vado verso ad un gruppo di ragazzi che stanno all'ingresso del bar.
'Hei scusate, avete un accendino?'
'Si aspetta' mi risponde il ragazzo dagli occhi verdi e dai capelli neri.
Niente male, pensai tra me e me.
'Grazie' dico quando mi accende la sigaretta. Chi gli ha detto di accendermela? è stato gentile.
'Il tipo ispirava sesso solo a vederlo' dico a Jade appena la raggiungo.
Ride alla mia affermazione.
Fine Flashback
Mi sento una merda ripensando a quei momenti.
—
SPAZIO AUTRICE
Si, dopo secoli ho aggiornato, strano no? Ahaha
Allora in questo capitolo si sono un paio di nuove cose. Intanto i due ragazzi del rifugio, poi Dave e Jade. Chi sarà tutta questa gente?
Ditemi se questo capitolo vi piace, sono ammesse anche le critiche, quelle costruttive intendo :)
Detto questo: bye bye xx
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Tell me a lie.
RomanceEd ora mi rendo conto che quella di prima non era vita. Quella di prima era "cercare di passare il tempo nel peggior modo possibile", facendo strane amicizie e stupidi sbagli. La fase di pentimento è la peggiore, quella che sto attraversado ora, mi...