ѕουℓмατєѕ -a seroroki fanfic <3

𓂃 ֶָ֢ chapter four 𓂃 ֶָ֢

-estate dei primi anni 2000 ,Tokyo, New York Grill-

Era sera, le otto circa,
il famosissimo ristorante si trovava agli ultimi due piani di un grandissimo grattacielo.
Loro erano all'ultimo piano.

Per arrivarci si doveva prendere l'ascensore, c'erano anche le scale ma erano assolutamente fuori discussione, con tutti quei piani sarebbero morti prima del tempo quindi meglio evitare.

Le porte dell'ascensore si aprirono, anche se Enji e il figlio li aspettavano già seduti al tavolo al piano di sopra, Sero aveva convinto suo padre a visitare anche il piano di sotto e quindi avevano fatto fermare l'ascensore un piano più giù.

Era assolutamente magnifico.
Sulla sinistra la parete era interamente fatta di vetro, così da poter far vedere il panorama che era a dir poco fantastico: visti da lì tutti i negozi, bar, sale giochi e quant'altro sembravano solo un'ammasso di lucine colorate, mentre le persone tanti piccoli puntini in movimento.

Sero era letteralmente rimasto a bocca aperta.
Dopo un po' decise di girarsi e guardarsi un po' intorno, perché fino a quel momento era rimasto di fronte alla parete vetrata a fissare ammaliato il panorama, sembrava un bambino che vede qualcosa per la prima volta, ad esempio un treno, ma tornando a noi.

Si guardò intorno e videro molti tavoli elegantemente rivestiti, al centro di ogni tavolo una candela profumata e delle rose bianche all'interno di un vaso di vetro nero. Le posate argento messe in modo assolutamente perfetto e lucidate fino a farle brillare.

Si girò di nuovo e vide un grandissimo bancone nero, probabilmente in ossidiana, dove dei baristi preparavano cocktail e offrivano stuzzichini. Dietro di loro una parete immensa piena di ogni bevanda possibile e immaginabile.

Sulla parete opposta a quella da dov'erano entrati c'era un grandissimo quadro dallo stile impressionistico, probabilmente di Monet. All'angolo della stanza, invece, vi si trovava un jukebox nero, blu e bianco; che per quanto potesse sembrare rustico in mezzo a tutta quell'eleganza in realtà ci stava benissimo. Inoltre c'era anche qualche pianta sparsa qua e là in vasi sempre di vetro nero.

'Non hanno badato a spese per questo posto eh' pensò Sero mentre seguiva il padre che si stava dirigendo verso l'ascensore per raggiungere l'ultimo piano.

"Allora? Che ne pensi?" chiese quest'ultimo al figlio mentre entravano nell''ascensore. Le porte si chiusero dietro di loro.

"Che tutti quei soldi che hanno speso per costruire e arredare questo posto, li hanno spesi bene" rispose Sero.

Il padre ridacchiò per la sincerità sfacciata del figlio "beh su questo hai ragione" disse, e l'ascensore si fermò, segno che erano arrivati.

Il piano superiore era se possibile ancora più lussuoso di quello inferiore.
Quel posto emanava ricchezza da tutti i pori, e no, non sto esagerando.

Sero e suo padre si girarono un po' intorno finché non notarono dei capelli rosso fuoco spiccare nel bel mezzo di tutti quei tavoli bianchi e neri.
Quei capelli erano di Endeavor, non c'erano dubbi, e così s'incamminarono verso quel tavolo.

Shoto dal canto suo non era poi così impressionato da tutta quella ricchezza, a dir la verità era abituato a posto del genere. Cioè si ok era bello e tutto, ma aveva visto di meglio.

Ad un certo punto il suo sguardo di posò su una folta chioma di capelli neri. Non capiva chi fosse perché era messo di spalle ma aveva qualche idea

'E se fosse il ragazzo dell'altro giorno?' pensò mentre continuava a fissarlo per capire se fosse effettivamente lui.

Hanta si girò proprio in quel momento, ma il suo sguardo non si posò su di lui, bensì sulla persona alla sua destra. Suo padre.

'Ok è lui, ma manteniamo la calma. No aspettate tutti, fermi un attimo, perché si sta avvicinando al nostro tavolo? E chi è quel tizio accanto a lui? No seriamente perché si avvicinano aiuto non credo di reggere tutto ciò-'
Todoroki dal canto suo era completamente entrato nel panico, stava iniziando a sudare freddo.