capitolo 4

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Pensare che ho passato la una vita a pensare che fosse un bravo ragazzo, una persona abbastanza gentile!

Magari era solo Cameron che voleva farlo mettere in cattiva luce... Si. Avrei capito cosa stava succedendo.

Piuttosto dovevo capire cos'aveva Olivia e perché stava con Abby da ben 2 giorni. Non mi rispondeva al telefono, era irraggiungibile e mi evitava completamente.

Appena uscita da scuola andai a cercare Cameron, che mi salutò con il solito <<Notttt!>>

<<Hey! Tua sorella oggi è impegnata?>>
<<Boh, chiedilo a lei, no?>>
<<Mi sta evitando da due giorni!>>
<<Non saprei, credo di no comunque>>
<<Allora a dopo!>>

<<Cosa vuol dire "a dopo"? Ti devo dare un passaggio?>>
Non gli risposi e andai a casa mia, trotterellando.

Presi i trucchi, qualche vestito, il portafoglio e il telefono e andai a casa Evans.
Suonai il campanello e mi venne ad aprire Cameron.
<<Ma cosa?->> Lo sorpassai ed andai in camera di Olly.

<<Hey! Questa è effrazione!>> mi urlò dalle scale Cameron. Bussai alla porta di Olivia
<<Olly. Mi dici cosa ti prende?>>

La porta si aprì.
<<Entra>> mi disse. Mi accomodai nella sua camera e mi sedetti sulle coperte del letto, rosa antico.
<<Quando pensavo di dirmelo?>> mi chiese.
<<Cosa?>>

<<Che mio fratello tradisce Jenny con te!>>
Cosa? Lo credeva davvero? Ecco perché anche Sam e Vane non mi parlavano più! Sam non sopporta Cameron e Vane è innamorata di lui.

<<Ma non è vero>>
<<Per favore, non sono cieca!>>
<<Cameron, abbiamo un problema!>> urlai.
<<Cosa? Ora so il vostro segreto?>> biascicò Olly con cattiveria.

Dopo poco salì Cameron.
<<Olivia crede che tu stia tradendo Jenny con me e lo ha detto a metà scuola>> sputai.
<<Scherzi? Con sta qua? Manco fosse Belen Rodriguez! È antipatica come l'epatite e ha appena fatto effrazione a casa nostra>>

Lei ci guardò, poi si mise a ridere. Io e Cameron ci guardammo.
<<Come ho fatto a crederci per un solo secondo?>>

Le feci vedere la borsa con dentro trucchi e vestiti e lei gemette. Ci preparammo insieme, poi scendemmo di sotto per la festa.

C'era tantissima gente, alcune persone già ubriache marce, Cameron stava ridendo con John, Matt e Davon, ma nessuna traccia di Naight. Dovevo chiarire con lui, dovevo capire cosa stava succedendo.

<<Abby!>> ululò Olly ad un certo punto, lasciandomi sola. Non mi dava così fastidio che stesse con Abby, d'altronde avevamo chiarito e poteva avere tutte le amiche del mondo.

Hares (che avevo fatto invitare io) parlava con Sam e Vanessa era ormai diventata la spalla di Jenny. Andai prima da Sam.

<<Hey!>> le gridai, per farmi sentire. Lei si girò e con aria assente mi disse un normalissimo <<Ciao Lid>>

<<Ragazzi, io non sto con Cameron Evans, Olly ha pensato che ci fossimo messi insieme, ma invece abbiamo soltanto fatto pace. Non mi ha baciata, quel verme. Potete stare tranquilli.>>

Hares a momenti applaudiva per il mio discorso e Sam mi perdonò. Le chiesi se lo poteva dire lei a Vanessa, perché non volevo parlare di me e Evans davanti a Jenny, la sua ragazza.

Dopo aver chiarito con le mie migliori amiche, mi fui levata un peso da dosso, perché non avevamo mai litigato.

Poi mi raggiunse Cameron, che mezzo ubriaco mi chiese <<Ti va di bere?>> io gli dissi di si, perché non avevo ancora toccato alcol. Lui mi prese una birra e prese per se 2 bicchieri di vodka.

2  B I C C H I E R I. La vodka contenuta dentro uno shottino mi basta per sballarmi un po', immaginiamoci 2 bicchieri pieni! In più chissà quanto aveva bevuto prima.

Parlammo un po', ma ogni 5 minuti lui prendeva del nuovo alcol e ad un certo punto stava per svenire.
<<Cameron, bevi>> gli ordinai, passandogli un bicchiere pieno di acqua. <<Perchè ti stai ubriacando? Dopo stai male! È colpa di Jenny? Avete litigato ancora?>> gli chiesi, gentilmente.

Sembravo quasi una madre. <<No, non è Jenny! Posso dirti un segreto?>> rispose lui, ridendo. <<In realtà Jenny è diventata diversa, quando l'ho conosciuta era gentile e carina, ma... mi sento che devo vomitare...>>

Ecco. Ci mancava un Cameron che vomitava ovunque. <<Ok. Resisti. Dobbiamo salire le scale, credi di farcela?>> gli chiesi. Lui annuì.
Lentamente salimmo le scale lo feci arrivare al bagno.

Lui si chinò in ginocchio difronte al water ed iniziò a vomitare.

Bleah, a momenti vomitavo anch'io! Non ho guardato nel water, ma la puzza si sentiva anche da di sotto.

Tra un conato e l'altro  mi mormorò  con voce scossa <<Vammi a prendere qualcosa di pulito>>
<<Dov'è camera tua?>>
<<Difronte a quella di mia sorella, apri l'armadio e prendi qualcosa>>

Uscii dal bagno e come richiesto aprii la porta di Cameron. "boys only" recitava la scritta attaccata alla porta di camera sua. Quasi mi venne da ridere.

Non ero mai stata in camera sua, c'erano candele profumate, poster di squadre di football e bandiere di alcune università, in cui probabilmente voleva entrare.

Il letto matrimoniale era coperto da un lenzuolo grigio e da due cuscini a pois. Era appoggiato al muro, bianco. Difronte al letto c'era un armadio, in cui  teneva i vestiti che mi aveva chiesto.

Guardai l'orario. L' una e quaranta. Papá era a cena con amici e non sarebbe tornato prima delle 3, mamma torna dal turno serale alle 6 di mattino, rimanevano solo Jeremy e Derek, i miei fratelli, a casa con la babysitter.

Avevo ancora 1 ora, poi dovevo tornare a casa. Era tardi, quindi presi un paio di pantaloncini ed una t-shirt, così da poterlo mettere a dormire. Ritornai in bagno e lo trovai addormentato per terra.

Era uno scherzo per caso? Saranno stati 70 chili di ragazzo addormentato ed ubriaco. Ora come diavolo lo spostavo? Chiusi la porta e andai di sotto, presi un secchio dalla cucina e ritornai sopra.

Avevo un'idea.

Lo riempio di acqua gelata e gliela lanciai in viso. Lui si svegliò di colpo e si guardò in torno. Quando si accorse che era in bagno e che c'ero io sospirò e si calmò.

<<Potevi scuotermi almeno! Mi hai fatto morire di paura>>
<<Se prima non morivi per trauma cerebrale! Hai bevuto come un porco.Tieni, cambiati e mettiti a letto, io ti porto il secchio in caso dovessi vomitare nuovamente. Oh, e bevi dell'acqua>> dissi, porgendogli i vestiti che avevo preso.

Lo accompagnai a letto e gli miei di fianco un secchio vuoto, quello che avevo usato per buttargli l'acqua in faccia.

<<Domani abbiamo scuola, idiota! Cosa ti salta in mente?>>
<< Avevo voglia di divertirmi, miss allegria!>>
<<Buonanotte>> lo salutai, con aria indifferente. Poi chiusi la porta e me ne andai, ormai alla festa ero rimasta sola ed ero stanca.

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