"Quindi..cosa é successo in classe?" mi chiede e sposto subito lo sguardo verso lui.
"Pensi davvero che mi metterò a parlare come una depressa di quello che succede o no? Non illuderti troppo" dico ridendo sarcasticamente.
"Uhm..non mi sembra che per parlare di qualcosa si deve essere per forza depressi Jennifer"
"Non ho niente da dire".
"Che cosa é successo allora?"
"Perchè hai gridato in classe?"
"Non rompere il cazzo"
"La prof rompeva?"
"Chissencula quella"
"Qualche compagno?"
"Madonna mia la finisci di fare domande?!"
"Colpa di qualche ragazzo?"
"Si può scopare quella troia quanto cazzo vuole!" dico senza pensare a cosa ho appena detto.
"Sei stata tradita quindi.." dice divertito per avermi fatto 'parlare'.
"No..ceh...io..- sospiro- fanculo ma perché sono ancora qui!" dico alzandomi per poi porta per andarmene.
"A domani,sempre lo stesso orario,ricorda di non mancare,Jennifer" dice sorridendo mentre sbatto la porta uscendo di li.
Se crede che domani tornerò può anche andare a fanculo già da ora,stronzo.
Mancano trenta minuti al suono della campanella.
Vado alla macchinetta per prendere una bottiglietta d'acqua quando sento pronunciare il mio nome..no,adesso pure lui..
"Cosa vuoi ancora?"
"Piccola..lo sai che ti amo" dice avvicinandosi a me.
No Liam,non puoi fare cosi.
"Se mi amavi davvero non scopavi quella troia"
"Fino a giorni fa era la tua migliore amica"
"Ora non più" dico ovvia.
"Amore..eravamo ubriachi..non sapevamo cosa stavamo facendo.."
"Senti Liam,prima di tutto,non mi interessano le tue scuse,secondo lasciami in pace" dico prendendo la bottiglietta e andando via.
Suona la campanella e il tempo passa velocemente,come tutte le altre ore scolastiche della giornata.
**
Arrivo a casa e trovo mia madre al telefono e con delle carte in mano.
Sarà sempre per la separazione..ovviamente.
Senza pranzare,mi chiudo in camera mia,non ho neanche fame.
Tutto questo mi ha fatto passare anche la voglia di mangiare..assurdo.
Faccio subito i compiti per il giorno seguente e vado sotto da mia madre e la trovo sul divano a guardare la televisione..mi siedo accanto a lei.
"Non hai mangiato.."
"Uhm..non avevo molta fame in realtà"
"Senti..io partirò per qualche giorno..devo andare a sbrigare delle questioni di lavoro"
"Quando parti?"
"Dopo domani mattina presto"
"Oh..okay"
Dopo le sue continue raccomandazioni per i giorni seguenti vado in camera mia.
Prendo il cellulare e trovo diversi messaggi di Liam.
Non li apro neanche.
Come ha potuto farlo.
Solo che non sto versando lacrime..per questo..é strano..ho provato anche a sforzarmi..ma niente..
**
"Un'altra giornata,speriamo bene" dissi stamattina e mi sbagliavo di grosso.
Perché?
Ho Liam davanti ecco perché.
"Ti prego amo"
"No"
"Senti sai che ti dico? Fanculo,dovevo andare via quando me l'hai data,troia" dice e va via.
Suona la campanella..ma non ho voglia di andare in classe quindi ..l'unica opzione.."Sapevo che saresti venuta" dice Mr.Styles appena entro e sbatto la porta chiudendola.
'Fanculo,dovevo andare via quando me l'hai data,troia' si ripete nella mia mente in continuazione quello che ha detto Liam.
Sto tremando.
Mi siedo sulla poltroncina e alzo lo sguardo.
Lo fisso per qualche secondo.
Che occhi che ha..
'Fanculo,dovevo andare via quando me l'hai data,troia'
Scoppio a piangere sfogandomi finalmente quando mi accorgo di essere tra le braccia di Mr.Styles e piango,piango come non mai.
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My psychologist
FanfictionHarry Edward Styles é uno psicologo. Jennifer Marie Collins é una studentessa della High School Rewis. A Mr.Styles,viene offerto di lavorare alla Rewis e Jennifer sarà una dei suoi pazienti nella scuola. ... «So love me like you do,love me like you...