Alan era certo che il viaggio di ritorno a casa sarebbe stato diverso rispetto a quello di quella stessa mattina. Era convinto che le ore che aveva dedicato nel pomeriggio allo studio della mappa della città, lo avrebbero reso più consapevole degli spazi, e che avrebbe saputo orientarsi anche da solo per le stradine tutte uguali della sua nuova cittadina.
Si rese presto conto, però, che queste certezze erano errate.
Negli anni, aveva cercato di sviluppare il più possibile il suo spirito di osservazione e la sua memoria, entrambe caratteristiche che sul lavoro erano essenziali, ma che qui sembravano essere inutili. Il suo acume non poteva certo aiutarlo se le abitazioni che lo circondavano erano la fotocopia le une delle altre. Com'era possibile, poi? Ogni casa aveva solitamente un dettaglio che la distingueva da quella successiva. In ogni quartiere che aveva visitato in vita sua, anche in quelli con case gemelle, aveva sempre distinto una particolarità che potesse identificarle: una pianta in cortile, un roseto, un porticato, una bandiera, oppure una sedia a dondolo vicino alla porta d'ingresso...
Qui non c'era niente che potesse aiutarlo in tal senso.
La mappa che aveva studiato su carta sembrava essere di una semplicità disarmante, ma ora, a distanza di solo qualche isolato rispetto alla centrare, sull'auto di Derek, aveva perso il senso dell'orientamento. Forse la sua confusione mentale stava facendo brutti scherzi anche sulla propria concentrazione, ma ad Alan non sfuggì comunque la particolarità della situazione.
Di nuovo, per l'ennesima volta all'interno di quell'assurda giornata, un senso di panico iniziò a nascergli nel petto. Quest'emozione sentiva l'estrema necessità di potersi sfogare, di poter crescere e irradiarsi in ogni muscolo del corpo, di farlo urlare, di concedersi il lusso di esplodere... ma come per ogni altra emozione provata da Alan, dopo poco, finì per spegnersi, lasciando quest'ultimo sempre più confuso.
«Arrivati, amico. Ti passo a prendere domattina, stesso posto stessa ora» irruppe Derek, spezzando il silenzio che regnava nell'abitacolo.
Suo malgrado, Alan fece un cenno affermativo con il capo, prima di scendere dall'auto e salutare il nuovo collega rompi palle con la mano. Non riusciva proprio a farselo piacere.
A pelle, sapeva che c'era qualcosa in lui che gli faceva storcere lo stomaco. Probabilmente il tutto dipendeva dal fatto che si sentiva come uno scemo a cui serviva la baby sitter, e per lui, abituato a essere sempre indipendente, era inaccettabile.Prima di entrare in casa, si fermò un momento a osservare le abitazioni a lui vicine: in quella affianco alla sua le luci erano accese, mentre nelle altre non c'era anima viva nei relativi cortili.
Eppure era una bella serata: il cielo era sgombro, il tramonto tingeva di un arancio brillante i cortili, non c'era nemmeno una folata di vento e la temperatura era gradevole. Con così tante case, era strano non scorgere qualcuno a spasso con il cane, o intento a fare jogging, o anche soltanto seduto in cortile a godersi la quiete di fine giornata all'aria aperta.D'un tratto, scorse un uomo sulla sessantina. Era intento a potare il cespuglio del proprio giardino, lo stesso cespuglio posto esattamente nella stessa posizione e della stessa forma di tutte le altre soluzioni abitative. Si trovava a tre case di distanza rispetto alla propria, al lato opposto della strada. Indossava un cappello di paglia, nonostante non ce ne fosse necessità, e una maglietta di un bianco immacolato. Portava dei guanti beige e le cesoie con cui stava lavorando erano lunghe e affilate.
Alan decise di provare a fare un po' di conversazione, era ora di conoscere il vicinato.
«Salve» scandì a tono di voce alto mentre si avvicinava con passo spedito verso l'uomo.
«Mi scusi se la disturbo. Io e mia moglie ci siamo appena trasferiti e mi piacerebbe conoscere i vicini, noi abitiamo laggiù» aggiunse posizionandosi alle spalle dell'anziano signore, cercando di attirare la sua attenzione e fermandosi sul marciapiede che costeggiava il cortile di quest'ultimo.
STAI LEGGENDO
The Bluebird Experiment
Mystery / ThrillerAlan si risveglia in una casa a lui famigliare, ma allo stesso tempo sconosciuta. Gli odori, le stanze, gli abiti nel suo armadio... sembrano non appartenergli affatto. Anna, sua moglie, sembra minimizzare il problema, ma anche lei sembra diversa ri...