7. Marchio

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“Vorresti andare da qualche parte?”

“Si! Ho visto sul foglietto che è presente una grotta!

Dicono che sia una sorgente naturale di acqua calda

Voglio farci il bagno!”

“Dubito che sia permesso immergervi”

“Invece qui sta scritto che è permesso fare il bagno, 

l’unica cosa che non puoi fare è mangiare o fumare all’interno della 

grotta”

“Mhm ok andiamo in questa famosa grotta”

“Aspetta! Hai il ricambio e un asciugamano?”

“No”

“Valli a prendere allora”

Sotto ordine del più piccolo fu costretto a rientrare e portarsi appresso uno zaino con dentro un ricambio e dei boxer da usare come costume.

Si incamminarono spalla contro spalla e dopo una decina di minuti arrivarono a destinazione. 

Di fianco alla grotta era presente un cartellino che indicava “terme ->”, così seguirono le indicazioni e più vi si addentravano più sembrava tutto fuorché una grotta.

Questa, infatti, era munita di spogliatoi per lavarsi e cambiarsi prima di entrare nell’acqua, i bagni per fare i propri bisogni e un distributore di bevande calde.

Poco più avanti vi erano dei muri e una porta a separare le vasche naturali, una per soli uomini e un’altra per donne.

Si fecero una doccia e si cambiarono, aprirono la porta rimanendo stupiti da quanto fosse grande quel posto: c’erano anche dei tavolini ai quali sedersi e delle sedie a sdraio vicino alla vasca.

Sembrava di stare al mare, invece erano in una grotta, in inverno con un grado sotto lo zero.

Il verdino vi si tuffò dentro riemergendo immediatamente, seguito subito dopo dal maggiore che non perse tempo e vi si immerse anche lui.

“Devo dire che la tua idea non è per nulla male

E non c’è nemmeno gente tra i coglioni”

“Strano però ho letto che solitamente molta gente viene qui nel pomeriggio

Forse è ancora presto?”"

“Onestamente non me ne frega un cazzo 

Almeno avrò un po' di pace”

“Hai ragione”

Chiuse gli occhi godendosi quell’acqua calda che lo avvolgeva. Quando li riaprì per il troppo silenzio si ritrovò da solo, chiamò Izuku per un paio di volte fin quando non gli sbucò davanti schizzandolo.

Iniziò così una lotta tra i due che si spingevano e schizzavano a vicenda, almeno fin quando il verdino non spalancò gli occhi e bloccò qualsiasi movimento.

“Oi che hai? Sembra che tu abbia visto

Un fantasma”

“K-Kacchan a-andiamo via

Ti prego devo tornare immediatamente 

Nello chalet!”

“Ma che ti prende? 

Non ti senti ben-“

Un profumo eccessivamente più dolce e molto più intenso giunse alle sue narici, bloccandolo sul posto.

l'amore lascia ricordi che nessuno puó cancellareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora