Una paranoia pittoresca.

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Guardando quel numero, la prima cosa che mi venne in mente di fare fu quella di girarmi nella sua direzione, la mia era una cosa irrazionale, ma quando vedevo un uomo bello, attraente e nudo soprattutto, mi veniva sempre un po' di panico, entravo in soggezione, nonostante fossi sicura dei suoi sentimenti nei miei confronti.
Ma purtroppo alle paranoie come alla gelosia, non puoi mettere freno, arrivano come un'onda anomala e tu inerme, devi accettarle.
Sabrina era sempre molto attratta dagli uomini di bell'aspetto, e lui lo era decisamente, quindi passai l'esibizione mettendo in imbarazzo Rudy e cercando sia di contenere la mia gelosia sia di distogliere il mio sguardo dall'unica che in realtà avrei voluto osservare per tutto il tempo. Dovevo rimanere impassibile perchè sul web eravamo già decisamente troppo esposte, pensate se ancora una volta la mia palese gelosia fosse diventata oggetto di discussione per giorni, mesi, anni forse.
Sabrina invece, presa dalla sua innata ironia, passò tutto il tempo accanto a Belen, cercando di decifrare e analizzare per bene le dimensioni "dell'oggetto" di scena di quello strano pittore, scherzandoci su e stupendosi del fatto che fosse decisamente troppo "grande", quanto mi faceva ridere però, era sempre così piccola e carina, pure quando l'oggetto della discussione era un organo genitale.
Più tardi però nel camerino, eravamo solo noi due, e come sempre, molto attenta, lei notò subito il mio umore un po' traballante.
"Marì, tutto apposto?"
"Certo Sabri, perchè?" Tentai comunque di dissimulare, non avrei certo litigato per una mia paranoia.
"Marì eddaje, te conosco o sai"
Mi si avvicinò e lentamente mi accarezzò le braccia, eh beh lì ragazzi miei, diventava più difficile resistere, lei sapeva esattamente come farmi cedere.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Aggiunse incupendosi leggermente.
"No amore. Sul serio non hai fatto nulla" le lasciai un bacio sulla mano che dal braccio destro portai al mio viso.
"E allora che succede? O sai che co me poi parlà"
"È solo una delle mie paranoie"
"Eh beh!? Voglio sentirla, proprio perchè è na paranoia. Dimmela e scacciamola via."
Le sorrisi, perchè sabrina era così, lei non ti diceva parole dolci, non stava lì a ripeterti sempre quanto ti amasse o a riempirti di complimenti, ti faceva sentire la sua presenza a piccole dosi, ma quelle dosi avevano una particolarità, quando arrivavano potevano bastarti anche per tutta la vita.
"Oggi.." cominciai incerta su come continuare il discorso, così fu lei ad incitarmi
"Ok oggi?"
"No è che il "pennellone" le scimmiottai e lei rise
"Ah Marì ma stai a pensà ancora ar pittore?"
"No è che ogni tanto mi chiedo.. cioè io lo so che tu mi ami eh, però a volte, soprattutto quando vedo ragazzi simili e poi guardo te.."
"Ao Marì te stai a incartà! Sbloccate! Che sei gelosa per caso?"
Il mio rimanere in silenzio a quella domanda, fece trasformare la sua risata in sorriso e i suoi occhi da divertiti diventarono talmente dolci da portarmi al senso di colpa per aver anche solo pensato di non essere abbastanza.
"Non è che sono gelosa, però a volte mi domando se sono abbastanza"
"A Marì ma per caso te stai a chiede se me manca er coso? No perchè te fermo subito, ma che assurdità stai a pensà"
Le sorrisi.
"Te l'ho detto che era solo una paranoia."
"Allora si tratta sul serio di questo.."
Mi posò un leggero bacio sulla guancia, uno sulle labbra e poi ricominciò a parlare.
"Amore, ascoltami, sono seria eh, non è che se faccio una battuta sul pene di una persona, persona che vorrei chiarire, nemmeno conosciamo ma giudichiamo in base al talento, significa che mi manca! Ma come ti viene in mente?"
"Sapevo fosse un'assurdità, ma le paranoie non si controllano, poi penso che tu sei sempre stata con uomini, che io sono l'unica donna e quindi potrebbe succedere che ti manchi un po'."
"Sì, tu sei l'unica donna con cui io vado a letto ma semplicemente perchè ti amo, non ho mai fatto differenze tra uomo e donna, solamente non è mai capitato che un'altra donna prima di te, mi prendesse talmente tanto da fare poi IL passo avanti. Per esempio da quando sono a Tú si que vales, se non ci fossi stata tu, probabilmente sarei andata a letto con Belén" disse ridendo.
"Sabrì!" Mi staccai e mi allontanai da lei
"Sto a scherzà! Dai avvicinate, che poi parli tu, come se tu non la guardassi! Vedi che te osservo pur'io nun to dimenticà" mi disse tirandomi a sé.
"Io la guardo perché sai, essendo la padrona di questo show, controllo!"
"Sese Marì nascondete dietro o show, come se non te conoscessi da quasi vent'anni e come se non stessimo insieme da due!"
"Il punto non era questo."
"Cambiamo discorso eh? Comunque, torno seria.
Te lo dico ora, poi un discorso simile non voglio più sentirlo, t'avviso eh, perchè a prossima vorta me 'ncazzo!" Prese fiato e poi continuò col suo discorso
"Maria..io ti amo, sul serio eh, non lo dico così a cazzo de cane, tanto pe fa prende aria a bocca, io te amo sul serio. Mi piaci tantissimo e amo moltissimo la tua gelosia, il fatto che ti infastidisce se qualcuno mi tocca o mi fa qualche battuta più spinta. Amo il senso di protezione che hai nei miei confronti, come mi guardi. È questo che mi accende, non un pene, non un uomo e dei muscoli, l'eccitazione è soprattutto mentale, e tu mia cara mi ecciti più di qualsiasi uomo io abbia mai guardato.
Non mi serve un pene per venire, mi basta che tu mi guardi, mi parli o semplicemente mi sfiori.
Quindi togliti dalla testa che io senta la mancanza di qualcosa o che tu non sia abbastanza, perchè tu sei anche di più. Te lo giuro."
Il mio cuore si riempì, e sentì se è possibile, di amarla di più, sempre di più.
"Mi dispiace averti messa in dubbio."
"Non devi, io sono qui anche per toglierti questi dubbi e le paranoie, che senso avrebbe stare insieme se poi non superassimo anche questi stati d'animo da coppia? Lo so che viviamo una situazione abbastanza ingarbugliata, ma non per questo non sei abbastanza, anzi tu sei molto più di quanto io forse meriti. Non mi serve nient altro che la tua presenza."
"Ti amo tanto" le dissi accarezzandole lentamente il viso
"Adesso in teoria tu dovresti baciarmi, non so abbiamo scordato le buone maniere?"
"Che scema che sei!"
La paranoia svanì non appena le nostre labbra si incontrarono e la mia mano si posò sul suo viso, per sentire tra le mie dita la pelle dell'unica persona che avrei amato per tutta la vita.

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