Guarderò sempre te.

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"Ma o senti che dice questo?"
Mi chiese ridendo avvicinandosi pericolosamente a me, e anche se la sua vicinanza mi aveva temporaneamente distratta, sì che l'avevo sentito! Io sento tutto! Ma non darò sicuramente una risposta affermativa, anche perché, per gli arguti osservatori, la mia espressione parlava già da sé.

Mimai un no con la testa e tornai nella mia scomodissima posizione sulle sue piccole gambe.

"Tranquilla appoggiati, se penso a mi nonna non succede niente" affermò nuovamente dopo poco.
Aridaje con sta nonna.
Si sta proprio impegnando affinché io lo licenzi oggi stesso.

Il gioco finì con la nostra splendida caduta sul pavimento e tornai al mio posto, anche se con Sabrina attaccata al mio fianco perchè ancora impaurita.

Non è possibile che ogni volta debba finire così, questo non perde occasione oh, ogni volta che ha una minima possibilità eccolo che parte a molla.
Boh giuro che qualche volta lo licenzio, tanto alla fine il programma è mio, decido io chi deve stare lì, mica qualcun altro.
E lui la deve finire di provarci con lei davanti a me.
Dai..come se nessuno sapesse niente della situazione, dietro le quinte la maggior parte della gente è al corrente della nostra relazione, anche se in modo ufficioso.
Lui magari mi vuole far credere che non sa nulla? Povero ingenuo, non sa con chi ha a che fare.

"Ao marì!!" Sentì sabrina mi scuotermi il braccio.
"Si eccomi, mi hai chiamata?"
"Beh vedi npo' te! È da tre ore che te sto a parlà, che dovemo fa?"
"Stavo pensando a una cosa e mi son distratta"
scrutò un attimo la mia espressione e capì immediatamente che qualcosa non andasse bene.
"È successo qualcosa?"
"No" pronunciai secca
"Ecco sto no secco già parla da solo, che è successo?"
"Ma ti ho detto niente, e poi se fosse successo qualcosa ti pare il momento di parlarne?" dissi indicando lo studio
"Abbiamo pure i microfoni" aggiunsi.
"Beh non sei solita preoccuparte dei microfoni, deve esse quarcosa de importante"
Non risposi
"Ne parliamo dopo marì? Eh?"
mi lasciò una carezza sul braccio, e improvvisamente una strana calma mi avvolse.
"Ok.."

Pronunciai quell'okay stanca, esaurita, satura della gente intorno a me, del non poter essere libera di esprimermi al cento per cento, quanto mi sta stretta a volte sta vita.
Ma lei non c'entrava niente, non aveva colpe, e non potevo certo arrabbiarmi con lei.
Sabrina era solo, purtroppo o per fortuna, la donna più bella del mondo.
Mi alzai senza voltarmi e tornai al mio posto, attendendo la fine della registrazione.
In attesa di poter andare a distendermi sul divano del mio ufficio per riposare la mente, almeno un paio di minuti.

Durante tutto il resto della registrazione gli occhi di Sabrina furono puntati su di me, li sentivo, li percepivo ma non li incrociavo mai.
Ero stanca.
E quando Piero finalmente annunciò la fine, andai via senza dare troppe spiegazioni.
Proseguì a passo spedito verso il secondo piano e mi lanciai sul divano rosso del mio ufficio.
"Finalmente..." sbuffai appoggiando la testa al cuscino e chiudendo gli occhi.

Non passò molto tempo prima che il silenzio di quella stanza venisse interrotto dalla sua voce.
Stranamente però, bussò.

"Maria" non risposi.
"Posso entrare?" aggiunse, e per la prima volta la sua voce era calma, tranquilla, non era la solita voce squillante e tipica di chi sta sempre sulla difensiva pronta ad attaccare, quale è lei.
"Si"
Aprì la porta, mi guardò da lontano e lo sentì nonostante i miei occhi fossero chiusi poi si avvicinò, si sedette accanto a me e spostò il braccio che mi copriva gli occhi.
"Ti va se resto e non parliamo?" le sorrisi
"Mi piacerebbe molto stare in silenzio"
"Allora starò qui e non fiaterò, giuro"

Richiusi gli occhi, lei si sistemò in un piccolo spazio libero che le avevo lasciato e cominciò a lasciarmi carezze su tutto il corpo, le sue mani si muovevano e si soffermavano ovunque trovassero spazio libero.

Non so quanto tempo passò, il silenzio accompagnato dal buio di quella stanza ci permise di rilassarci fin troppo, e per la prima volta nessuna delle due voleva rompere quella quiete.

"Piccolo blitz" sussurrai con calma dopo un po'
"dormi?" aggiunsi.
"No"
"Perchè hai smesso di farmi i grattini? Mi stavo rilassando" le chiesi accoccolandomi
"Perchè credevo dormissi tu, non volevo disturbarti" rispose stringendomi più forte, quasi a volermi urlare 'sono qui, non ti lascio'
"Tu lo sai che non disturbi mai"
Percepì un suo sorriso.
Ma dopo quella mia frase la stanza piombò nuovamente nel silenzio di qualche minuto prima, fino a quando non decisi di accendere la luce e mettermi seduta.

"Sei pronta a parlare?"
Accennai mezzo sorriso e scossi la testa
"Forse piccolo blitz, forse"
"Mi sembravi veramente arrabbiata"
"Stanca"
"Beh è peggio no? So io il problema?"
Le posai una mano sul viso
"Tu non sei mai un problema"
Mi sorrise e davvero, illuminò la stanza

"E allora?"
"E allora succede che prima o poi lo licenzio Teo!"
"Teo?"
"Sisi proprio lui"
"Il motivo?"
"Così impara a pensare alla nonna con altre!"
"Marì" trattenne una risata "ma veramente te sei focalizzata sulla storia del pacco?"
"Fosse la prima volta che fa una battuta simile"
"Ah quindi è per questo che m'hai detto che non avevi sentito di cosa stesse parlando"
"Eh certo, dovevo stare a sentire a lui che diceva a tutti cosa stava facendo per non eccitarsi?"
"Beh amore.. devi ammette che n'era na posizione comoda.. la mia testa era proprio-"
"NON ME LO RICORDARE, che gioco di merda"
"Beh è colpa tua Marì, le chiami tu ste persone pe famme gli scherzi"
"Tu sei proprio convinta che c'entro in tutto io oh"

Mi alzai dal divano e accesi una sigaretta

"Che carina che sei gelosa" Sabrina si avvicinò a me e avvolse le braccia attorno alla mia vita
"Fammi fare un tiro va" aggiunse, le passai la sigaretta, fece un tiro e me la restituì

"Devi smetterla di pensare sempre agli altri Maria, perché io non so più come farti capire che, qualsiasi cosa accada, io guarderò sempre e solo te."
"Può darmi fastidio che l'uomo che ha palesemente una cotta per la mia fidanzata, faccia battute sul suo coso mentre ce l'ha addosso?" Le chiesi sbarrando gli occhi e allargando le braccia
"Certo che può, non te sto a dì che non te deve dà fastidio, te sto dicendo che devi prenderla un po' più alla leggera"
"Mmh si ok" continuai a fumare e staccandomi da lei mi avvicinai alla finestra, mi raggiunse e appoggiò il suo viso sul mio braccio, stringendolo a sé.
"Dimmi un po'.. da chi cerco rifugio ogni volta che ho paura? O chi chiamo ogni volta che qualcosa non mi convince?"
Ci misi qualche secondo prima di rispondere
"Me"
"E chi è il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa?" Chiese nuovamente
"Sempre io"
"E con chi torno a casa?"
Sbuffai
"Eh sbuffi perché lo sai" continuò
"Si ma..lo licenzio comunque!"
"Tu non licenzi proprio nessuno marì, finiscila"
"Allora glielo dico"
"No."
"Qualcosa devo fare Sabrì, non posso stare sempre lì zitta a sentire ste battute del cazzo" 
"Letteralmente" aggiunsi dopo qualche secondo

"Fai finta che è una battuta che fa Gerry, te la prendi quando le fa lui?"
"No, ma lui scherza, e poi non ci proverebbe mai con te"
"Ah no??" chiese dandomi uno schiaffetto sul braccio
"Scema non perché tu non gli piaccia, ma perché sa benissimo tutta la storia"

"Ah sì? E che storia?"
La guardai e le sorrisi e presi tra le dita una ciocca di capelli
"Che stupida che sei Ferilli"

"Ti sei rilassata un po'?"
"Sì.." le sorrisi e piegai la testa da un lato per guardarla meglio
"Ci sono riuscita allora" mi disse prendendo e baciando la mia mano
"Tu sei l'unica che riesce a fare sempre tutto su di me"

Spensi la sigaretta, richiusi la finestra, la guardai e la fissai ancora per qualche secondo prima di fiondarmi su di lei.
Dopo due giorni le nostre labbra finalmente si trovarono ancora una volta, più cariche e unite di prima.
Stare con lei non era mai abbastanza e ogni volta che per qualche motivo, non potevamo stare insieme, ritrovarsi dopo era un po' come tornare a vivere.
Perchè sì, io vivevo, vivo, di lei.
Il suo bacio, il suo sapore era in grado e sarà sempre in grado di portarmi oltre, di farmi esplorare nuove dimensioni che non credevo potessero esistere.
Come se l'espressione "toccare il cielo con un dito" potesse, ad ogni suo tocco, divenire sempre più reale.

Spazio autrice
Buon salve! Sono tornata e sono tornate anche le shot ispirate a tsqv, questa è ispirata ad uno dei momenti secondo me, più divertenti e molto sottovalutati.
Ci tengo a ringraziarvi per le visualizzazioni e per i commenti, non pensavo che la mia follia potesse piacere, quindi grazie di tutto e a presto!
Spero di tornare il prima possibile <3✨️

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