Piccolo blitz.

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1 settimana prima della finale di Amici

La semifinale di amici la stavamo guardando sul divano di casa mia, finalmente insieme dopo che ero riuscita a staccar prima per dedicare un po' di tempo a me e Sabrina.

"Dopo tanto tempo riusciamo a passare un sabato sera insieme"
disse sabrina appoggiando la sua testa sulle mie gambe
"Si bri, finalmente" risposi lasciandole un bacio in testa e subito dopo rimettendomi in posizione eretta
"Mi dispiace non esser riuscita a dedicarti molto tempo ultimamente, ma con la finale di amici in arrivo e la fine di uomini e donne a lavoro regna il caos"
continuai a massaggiarle la testa mentre le spiegavo il motivo del troppo lavoro.
"Lo so, dispiace anche a me ma ti capisco e non devi preoccuparti"

Il bello di condividere la vita con una persona che fa più o meno il tuo stesso mestiere è proprio questo, ti capisce, ti rispetta e sa quando è il momento di arrabbiarsi per mancanza di attenzioni o quando è il momento di farsi un po' da parte perchè il lavoro ha la priorità.

"Mi manca tanto averti tra i piedi agli elios"
"Anche a me manca quel posto, fortuna che tra poco cominciamo co tu si que vales"

Ma perchè dovevamo aspettare per forza luglio?

"Amore!" esordì facendola spaventare
"Eh mari! Ogni vorta me fai venì un infarto oh!"
"Perchè non vieni alla finale? Puoi star dietro le quinte oppure anche in studio, ti metto vicino ai giudici"
"Marì.."
"Dai Bri! Deve pur servire a qualcosa l'essere la padrona di casa"
"Ci esponiamo troppo così maria, sul serio, che rilevanza dovrebbe avere la mia presenza in studio quella sera? Poteva essere capibile l'altra volta perché un tuo dipendente era positivo al covid, ma adesso sarebbe palese il motivo della mia presenza lì"
"Scusa ma che cazzo te ne frega di cosa pensa la gente?"
"Ah marì ma me stai a prende per il culo? Che cazzo significa cosa me ne frega di cosa pensa la gente! Allora facciamo direttamente coming out! Chiama i giornalisti su, facciamoci fotografa mentre ce baciamo pe strada e a famo finita."
"Come sempre parti per la tangenziale, senza capire, senza pensare. Mamma mia Sabrina non capisco perché mi ostino ancora a parlare con te."
"Eh appunto perchè me parli?"
"Vado a dormire va, quando diventi così sei proprio insopportabile"
"Eh comunque domenica ho la cresima di mio nipote, quindi è anche inutile che te ncazzi!"

Fu l'ultima frase che le sentì urlare prima di chiudere la porta della mia stanza alle mie spalle.

Silenzio, rabbia, angoscia.

Queste le 3 parole che accompagnarono me e sabrina durante le ore successive.
Io non sono più uscita dalla mia camera e sabrina non si è di certo vista, probabilmente sarà rimasta sul divano o magari è ancora sveglia e sta pensando come me a cosa è successo.

Decido senza pensarci più di tanto di raggiungerla, percorro il corridoio che collega la mia stanza da letto al salotto, e la trovo lì, rannicchiata su se stessa, sul divano.. mi fermo e appoggio la testa allo stipite della porta.
Quanto è bella.
Non riesco proprio ad essere arrabbiata con lei.
È il mio punto debole.

Mi avvicino e decido di svegliarla
"Sabri.."
"Mmh"
"Ei sono io.. svegliati"
Aprì finalmente un occhio
"Marì.. che è successo"
"Ti sei addormentata. Dai vieni a letto, qui è scomodo, poi ti fa male la schiena altrimenti"
Mi guardò per un attimo, poi si alzò
"Possiamo parlare?"
"Sì, ma intanto mettiamoci a letto, che non abbiamo più l'età per stare sul divano"
"Intanto parla per te perchè io so fresca"
Mi abbracciò e camminammo insieme fino al letto.

"Posso parla prima io?"
"Ti ascolto"

Incrociò le gambe, si avvicinò e mi diede un bacio, finalmente dopo tante ore le nostre lingue si stavano rincontrando, riassaporando, riabbracciando.

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