Capitolo 6

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Oikawa's POV

Dopo la nostra riconciliazione, la vita della casa nella grotta, come avevo iniziato a chiamarla, diventò più tranquilla e non ci furono altri scoppi d'ira o pianti, eccetto quelli di Takeru ovviamente.

Io aiutavo in quello che potevo, cucinando le cose più elementari e imparando quelle più difficili da Iwa-chan, sistemando e prendendomi cura di mio nipote; Iwa-chan faceva tutto il resto.

Così è passato un mese.

Una sera mentre facevamo la nostra passeggiata verso il campo delle lucciole, come facevamo ormai sempre, senza smettere di camminare

"Che ne dici, Oikawa, di iniziare a parlare del nostro accordo?"

Mi fermo un attimo, cercando di ricordare quale fosse.

"Ah... devo aiutarti a trovare qualcosa nel regno delle fate!" mi ricordo improvvisamente, alzando leggermente la voce.

"Shhh, stupido non urlare. Takeru si è appena addormentato."

"Ops" dico, portando le mani davanti alla bocca.

Osservo con sguardo affettuoso il bambino che dorme tra le braccia di Iwa-chan. In questo mese si è affezionato a lui, e mi sembra che anche l'armorer scorbutico che non ci voleva in casa sua ci tenga abbastanza. Sono felice che Takeru sia amato. L'amore è l'elemento fondamentale per la crescita di un bambino.

Penso che Iwaizumi sarebbe un ottimo padre, magari anche per Takeru, e io potrei fare lo stesso.

Mi fermo.

Cosa ho appena pensato?

Io e Iwa-chan come genitori di Takeru?

Mi si è fuso il cervello?

Non voglio essere frainteso, mi piacciono gli uomini al cento per cento.

Non è questo il problema.

Ora gli sto un po' simpatico, non è detto che debba innamorarsi di me.

Frena, frena, frena.

Chi ha detto invece che io mi debba innamorare di lui.

Oh accidenti sto facendo tutto da solo.

Vengo scosso dai miei pensieri da una voce che grida il mio nome.

"Tooru!"

Come mi ha appena chiamato?

Arrossisco e abbasso la testa cercando di nasconderlo.

"S-sì?"

"Sono cinque minuti buoni che ti chiamo. Qualcosa non va?"
"O-oh, no no. Stavo pensando al nostro accordo. Cos'è che devi trovare?" mento spudoratamente.

"Sediamoci un attimo."

Ci sistemiamo su uno spiazzo erboso, circondato da piccoli arbusti.

Iwa-chan sistema Takeru in modo che sia confortevole, poi mi guarda dritto negli occhi.

Dopo un piccola pausa, durante la quale mi perdo nei suoi occhi verde foresta, arrossendo al ricordo dei miei pensieri precedenti, Iwa-chan inizia.

"Ti ricordi di quando ti ho parlato di mio padre e come mi abbia abbandonato? Prima di farlo ha preso una cosa molto preziosa, diciamo affettivamente. Una collana che per tradizione, nella famiglia di mia madre, si trasmette di generazione in generazione al primogenito. Sarebbe dovuta essere la mia e io avrei potuto regalarla solamente alla mia anima gemella, se l'avessi trovata. Bene io voglio riprenderla."

"Capisco. Pensi che tuo padre l'abbia regalata alla fata per cui è scappato?"
"Si penso possa essere andata proprio così."
"Per poterti aiutare devi darmi una descrizione, magari l'ho vista indosso a qualcuno."
"È una semplice catenina d'argento, ed ha un pendente a forma di lacrima, del colore dell'acqua marina, ora che ci penso simile al colore delle tue ali."

Non sarà...

"La chiamano la lacrima del principe. Pare che sia stata forgiata dopo che molto tempo fa il principe degli armorer, che ancora vivevano tutti insieme come popolo, perse la sua anima gemella, e per volerlo ricordare abbia creato questa collana come simbolo del loro amore."
"Che storia tragica... ma aspetta hai detto volerlo."
"Sì, l'amante del principe era un uomo. Problemi su quello?"
"No no assolutamente. Sono gay."

"Oh."

Dopo questa mia confessione, silenzio. Forse l'ho messo in imbarazzo.

"Uhmm... e tu?"
"Io cosa?"
"Qual è... cioè... maschi o femmine?" esclamo imbarazzato.

Mi guarda per un attimo esterrefatto, poi scoppia a ridere.

Wow.

Ne ho viste di cose spettacolari nella mia vita, ma la sua risata è il più bello spettacolo che io abbia mai visto. Di solito ha un'aria così seria, e certamente sono riuscito a strappargli qualche sorriso, ma una risata così di gusto mai. È stupenda, come lui.

Di solito non sono uno che gira intorno alle cose, e non lo farò nemmeno ora. Penso proprio di starmi innamorando di te Iwaizumi Hajime.

Per quanto riguarda l'ambito confessioni, non ci penso neanche. Sono un principe, perciò voglio ricevere una confessione strappalacrime e accettare senza un momento di esitazione, accecato dall'amore.

Probabilmente non accadrà, ma cosa costa sognare.

Un pianto è ciò che mi riscuote, Takeru deve essersi svegliato per tutto il baccano che stiamo facendo.

Lo prendo in braccio e lo cullo, ma non sembra intenzionato a tornare a dormire. In tanto però si è calmato. Ora sorride e tende le sue manine verso il mio viso, che deve essere molto rosso.

"Penso sia ora di rientrare. Che ne dici?" mi chiede Iwa-chan.

"Si. Per la tua ricerca direi che possiamo partire dalla capitale. Potrei avere un'idea." anche se spero che non sia ciò che penso e mi stia sbagliando.

Il ritorno a casa è silenzioso.

Una volta arrivati, mentre sto entrando nella mia camera sento Iwa-chan chiamarmi.

"Per rispondere alla tua domanda di prima. Entrambi. Mi piacciono entrambi." mi dice prima di scomparire nella sua stanza.

Chiudo la porta, mi preparo per andare a letto, sistemo Takeru e vado a dormire con un unico pensiero in testa.

"Potrei avere una possibilità."





CONTINUA...

Ciao a tutti! Finalmente son riuscita a scrivere questo capitolo.

Ringrazio come sempre demigoddes_poseidon  per il suo supporto.

Se vi è piaciuto lasciate un commento e/o una stellina.

Alla prossima!💜

L'armatura del principe~ A Iwaoi StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora