Capitolo 3

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Oikawa's POV

"Quindi? Parla ora, altrimenti vattene."

Guardo meglio l'uomo che mi si presenta davanti: è leggermente più basso di me, sembra essere della mia stessa età, ma probabilmente non è così, e mi sta guardando con uno sguardo carico di odio.

Mi sbrigo a rispondergli, non so cosa potrebbe fare se non lo facessi.

"Molto piacere, mi chiamo Oikawa Tooru, fino a stamattina ero il principe delle fate, ma sono stato cacciato dal mio stesso popolo. So già che noi fate non ti stiamo particolarmente simpatiche ma ho bisogno di un posto dove stare almeno per un po', per organizzarmi al meglio. Ah, se te lo stessi chiedendo mi ha mandato Kyoutani, dicendo che visto che ho un bambino non mi avresti cacciato. Probabilmente. Quindi se fosse possibil..."

"Frena, frena! Parli sempre così tanto, così velocemente?! Dici che ti ha mandato Kyoutani; si in effetti si era messo con una di quelle orribili fate."

"Ehi! Per tua informazione ho avuto una catasta di pretendenti e creature che sono venute da ogni dove solo per vedermi! Avevo capito che non eri proprio amichevole, ma non pensavo così scortese."

"Se sei qui solo per insultarmi puoi anche andartene."

Ops, devo tenere a freno la lingua, ho bisogno che ci faccia rimanere qui, se non altro per Takeru. Controllati Tooru, non farlo scappare come tutti gli altri.

"No, no scusa. Ti prego di offrirci la tua ospitalità, almeno per qualche giorno."

Lo vedo riflettere, magari acconsente. Ma poi scuote la testa e sbuffa.

"Senti... mi dispiace che tu sia stato cacciato e tutto, ma le fate hanno rovinato la mia famiglia e non penso di farcela a vivere con una di loro anche solo per un giorno. Mi dispiace ma non voglio che tu rimanga qui."

Chino il capo in segno di sconfitta. Potrei cercare di persuaderlo ma mi sembra abbastanza convinto della sua posizione.

"Va bene... ma almeno prendi mio nipote." dico con voce flebile "Ha solo tre mesi, non penso riuscirei a dargli una vita adeguata. Se ti preoccupi per il fatto che sia una fata, lo è solo per metà, non ho idea di che creatura sia suo padre."

Separarmi da Takeru sarebbe difficilissimo, ma non posso fargli sopportare altre difficoltà: è così piccolo eppure ne ha già vissute tante.

"Uhh... va bene." alzo il capo nel sentire la sua risposta. Deve aver avuto compassione di me o del bambino, ma quello che conta è che ha acconsentito.

"Ti ringrazio. Posso almeno saper il tuo nome? Non preoccuparti, non so un briciolo di magia, non posso usarlo contro di te."

"Iwaizumi... Hajime."

Non so perché l'ho chiesto, in fondo non penso lo rivedrò mai più.

Sveglio Takeru, voglio vedere i suoi occhi un ultima volta.

"Ciao piccolo mio. Mi dispiace ma dobbiamo separarci, ma non preoccuparti, pregherò affinché tu abbia una vita meravigliosa."

Takeru mi sorride e sto quasi per scoppiare a piangere ma non cedo, non davanti a lui.

Consegno il bambino all'uomo davanti a me "Prendetene cura per favore, è l'unica cosa che ti chiedo. Allora addio Iwaizumi Hajime, addio mio piccolo Takeru."

Detto questo mi giro e corro via, lasciando finalmente scorrere le lacrime liberamente.

Corro, corro e corro, fino a trovarmi davanti ad un lago, magnifico e cristallino. Qui mi fermo sedendomi sulla riva e canticchiando la canzone di mia sorella, immergo la mano nell'acqua fresca. Pensavo di aver terminato le lacrime, che invece continuano a scorrere a fiotti, appannandomi la vista e rompendomi la voce. Ai funerali di mia sorella non avevo pianto, dovevo mostrarmi perfetto, bellissimo nel mio dolore, impassibile nella mia espressione.

"Sei proprio un principe perfetto" mi aveva sussurrato all'orecchio uno dei miei pretendenti.

Un principe perfetto.

Un principe rotto.

Lui era uno dei tanti, affascinati dalla bellezza ma fatti scappare dall'imperfezione. All'inizio ci provavo ad aprirmi. Ci ho provato con i primi dieci. Ma li ho spaventati.

Credevano fossi perfetto, intatto, bellissimo ed etereo, divino, quasi irreale.

Invece non lo sono. All'undicesimo ho smesso di provarci, ho mostrato solo l'involucro esterno, senza cercare comprensione o conforto, solo piacere momentaneo, per poi allontanarli.

Non sono mai stato innamorato di nessuno di loro, e loro sono stati innamorati solo dell'idea di me, della mia irrealtà.

E adesso sono solo, nessun amico, nessuna dolce metà, nessuna famiglia. Nessuno.

Ho dovuto lasciare anche Takeru, ormai mia unica preoccupazione. Ma per il suo bene questo ed altro.

Sto quasi per addormentarmi quando sento un fruscio dietro di me. Da un cespuglio, due occhi luminosi, gialli mi fissano. Un predatore, una bestia feroce.

Mi alzo di scatto e inizio a correre, non importa la direzione.

Sento l'animale spostarsi dal suo nascondiglio per rincorrermi.

Spiego le mie ali e inizio a volare, sono più veloce così.

È difficile volare nel bosco, ci sono tanti rami bassi che devo evitare e sta scendendo la notte.

Dopo quella che sembra un eternità, inizio a perdere velocità, la fatica del giorno accumulata si fa sentire, ma il mio inseguitore sembra ancora pieno di energia.

Alla fine, stremato, mi fermo alle radici di un albero.

"Sono felice che Takeru non sia con me. Non saprei cosa fare."penso

Sento la bestia avvicinarsi, ma non ce la faccio più, e se è qui che finisce la mia storia, non lo impedirò.

Ma a quanto pare non è ancora giunto il momento, perché l'uomo che avrei giurato non avrei mai più visto mi si para davanti e con un colpo solo ferisce l'animale, facendolo scappare.

Prima che possa dire niente Iwaizumi si gira verso di me.

"Non farti idee strane, non mi sei diventato simpatico tutto d'un tratto. È che il bambino non smetteva di piangere e io così non posso vivere."

"Uhm... grazie? Quindi cosa hai intenzione di fare?"

"Puoi tornare con me e io ti ospiterò, ma in cambio devi aiutarmi a trovare una cosa, che si dà il caso si trovi nel regno delle fate."

"Qualsiasi cosa!" esclamo sollevato, potrò rivedere Takeru!

"Grazie mille Iwa-chan, grazie, grazie!"

"Iwa...chan? Cosa dovrebbe essere, un soprannome?"

"Oh!" esclamo imbarazzato "il tuo nome è così lungo che ho pensato di darti un soprannome. Non è forse carino?"

"No, non lo è."

Ci avviamo verso la caverna continuando a battibeccare.

Forse questa convivenza potrebbe non essere poi così male.







CONTINUA...




**********ANGOLO AUTRICE*********

Ciao a tutti! Ecco a voi il terzo capitolo spero vi piaccia, ho cercato di pubblicarlo il prima possibile.

Ringrazio @demigoddes_poseidonper la revisione e la pazienza che ha con me.

Alla prossima!💜

L'armatura del principe~ A Iwaoi StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora