It's gotta be a strange twist of fate

VI

Harry si immerge nel cappotto caldo e si sistema i capelli all'indietro, osservando Zayn e Louis fumare mentre chiacchierano con Niall e Liam di cose lavorative, su cui, deve essere sincero, si astiene dal commentare. Era stato abbastanza silenzioso per il resto della serata, il bisogno stampato dietro le palpebre nonostante nessuno dei suoi amici se ne fosse accorto: aveva chiacchierato tranquillamente, ma adesso sentiva l'accumulo delle sensazioni e non riusciva a far finta di niente. Erano mesi che non scopava, settimane intere passate con il tocco di Louis ad aleggiare sulla propria pelle come un fantasma e il costante desiderio di quell'uomo che lo sta mandando in confusione.

Per questo, si ritrova a tremare leggermente quando si rende conto che il maggiore lo sta fissando, aspirando la sigaretta e osserva con l'acquolina in bocca i suoi zigomi ancora più affilati e la voglia di morderglieli e leccarglieli lo fa stringere maggiormente nel cappotto, mantenendo però lo sguardo nel suo. Poteva ancora sentire la leggera barba scivolare lungo il suo collo e la sua spalla, le sue mani avide e lente percorrergli il corpo come se fosse fatto di cristallo e il suo respiro pesante contro le proprie labbra.

Tutto quello non era per niente giusto.

"Dio, sono distrutto. Menomale che domani è sabato e possiamo rotolarci tutto il tempo nelle lenzuola." Zayn dice tranquillamente rivolgendo un'occhiata eloquente al suo fidanzato, facendo sghignazzare Niall di divertimento e arrossire appena Liam che però non pare affatto infastidito dalla cosa. Liam amava il carattere sfacciato e senza filtri di Zayn, era stato proprio quello e la sua dolcezza nascosta a farlo innamorare di lui.

"Beh, visto che già vi ci vedo a copulare in macchina e non mi fido a lasciar andare Harry sulla moto con il teppista..." Fa cenno a Niall facendo ridere i presenti e facendo imbronciare il biondo che però non si difende: persino lui era consapevole di essere un piccolo pericolo pubblico con la sua amata bambina. "...accompagnerò io Harry. Ci sentiamo domani ragazzi." Louis saluta tranquillamente gli altri e lo stesso fa Harry che cerca di non mostrare quanto si sia irrigidito alla consapevolezza di dover restare da solo con Louis.

Prende un respiro e, una volta seduto in macchina, sente improvvisamente gli arti pesanti. Persino mettere la cintura lo fa rabbrividire e cerca di non incrociare lo sguardo di Louis mentre questo mette in moto, guidando tranquillamente per le strade silenziose di Londra.

"Sei stato silenzioso." Louis lo guarda appena e solleva l'angolo delle labbra nel vedere il minore guardarlo attentamente, gli occhi verdi così luminosi e profondi da fargli venire voglia di vederli ancora più dilatati.

"Uhm..." Harry accavalla appena le gambe per trovare sollievo e deglutisce appena, cercando di darsi una fottuta calmata. "Sarà la stanchezza di questa settimana." Sforza un sorriso, passandosi una mano tra i capelli.

"Ti capisco, avrei bisogno di un bel bagno caldo per distendere i muscoli." Il capo della Tomlinson Industry si mostra tranquillo mentre dentro sente un tumulto interiore. Sapeva di dover affrontare la questione di petto, parlare con Harry e dargli una risposta definitiva invece di fare quei giochetti, ma a dirla tutta si stava divertendo e, a giudicare dalla reazione del minore, quella situazione stava bene anche a lui.

"Forse dovrei chiamare quell'uomo." Quel pensiero non l'aveva nemmeno sfiorato, ma dannazione, Harry voleva vedere di nuovo Louis geloso e sorride soddisfatto quando osserva la sua mascella irrigidirsi. I muscoli delle braccia contrarsi mentre stringe con più decisione il volante gli fanno seccare la bocca.

"Quello non saprebbe nemmeno farci con uno come te." Louis lo guarda negli occhi, approfittando del semaforo rosso e si gode gli occhi di Harry scurirsi proprio come la prima volta che gli aveva detto quella stessa frase. "Si limiterebbe a una sveltina, non ti apprezzerebbe fino e in fondo." Accenna, portando una mano ad accarezzargli il volto e con il pollice sfiora le sue labbra, osservando i suoi occhi verdi accendersi di lussuria.