WALLACE
Il Nightmares quella sera era tranquillo. Calma piatta.
Con ogni probabilità perché era un giovedì sera.
Solo i disperati, gli alcolizzati e Roxie si azzardavano a venire in un giorno simile, durante la settimana.
Eppure, quella sera fu diversa dalle altre.
Eliza aveva mandato un messaggio al gruppo dicendo di alzare le chiappe per raggiungerla al pub. Nostro fedele punto d'incontro. Io e Nathan lavoravamo già da un paio di ore.
Ruth seduta su uno sgabello, sbadigliò: avrebbe, di certo, preferito schiacciare un pisolino dopo un'intensa giornata lavorativa. «Spero per lei sia per una ragione valida, è tutto il giorno che sogno di addormentarmi sul divano.»
Nathan la guardò di tralice. «Così al mio ritorno ti avrei dovuto portare a letto in braccio?»
«Ѐ la coccola quotidiana che attendo più in assoluto: durante il giorno ci vediamo poco e di sera lavori.»
Il ragazzo con la bandana bianca si chinò per darle un affettuoso bacio. Mi voltai per lasciare loro spazio e i miei occhi furono catturati da quelli di Roxie, seduta di fianco a Sybil.
Da quel giorno era venuta a stare da noi e cercavo di lasciarla in casa da sola il meno possibile, per questo avevo chiesto a Roxie se poteva portarla al pub. L'occhio con il passare dei giorni si era sgonfiato, ma era rimasto il livido. Roxie l'aveva truccata affinché non si vedesse.
«Ѐ bello essere tornata qui dentro,» confessò Roxie «non poter bere è meno divertente, invece.»
Sybil ridacchiò. «Ѐ un genere diverso di tortura.»
Roxie sbuffò. «Dove diavolo è Eliza?»
Guardai verso l'ingresso e non fui sorpreso quando Dustin fece la sua comparsa. «Ha chiamato al rapporto anche voi?»
«Tu cosa ne pensi?» Lo salutai con un cenno del mento. «Ti preparo un drink?»
Il rosso schiuse le labbra per rispondermi, ma si irrigidì di colpo quando vide mia sorella. Sybil aveva iniziato a fissarlo appena era comparso. Il loro gioco di sguardi, mi fece sorridere.
«Sei qui.» disse lui infine.
«Infatti.» Arrossì lievemente.
Dustin si schiarì la voce. «Come stai?»
Mia sorella allargò il sorriso e fui tremendamente fiero di lei per non aver permesso a Eric di intaccarglielo. «Starò sempre meglio.»
Il rosso si grattò la nuca. «Mi dispiace per non aver capito la situazione. Non sarei dovuto andare via.»
Roxie mi aveva spiegato che Dustin aveva visto mia sorella ed Eric discutere e che era intervenuto, ma data l'insistenza di mia sorella, era andato via credendo fosse una semplice e normale litigata.
Sybil scrollò le spalle. «Non è colpa tua. Sono stata io ad allontanarti.»
«Tuttavia non me lo perdonerò facilmente.»
Sybil schiuse le labbra, ma non disse niente.
Dustin mi raggiunse. «Quel drink ora lo prenderei volentieri, grazie.»
Non me lo feci ripetere due volte, quindi mi misi all'opera.
«Secondo voi si sono fermati a fare una sveltina in macchina prima di raggiungerci?» Chiese Roxie a nessuno in particolare. Ruth ridacchiò «E poi sarei io la ragazzaccia.»
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Mostrami la fiducia (#3 Nightmares Series)
ChickLitRoxie Gatina, in apparenza, sembra interessata solo al sesso e ai liquori. Nessuno sospetta l'esistenza del dolore mai raccontato che dà origine a quell'atteggiamento. Nessuno... tranne Wallace Roe, il barman sexy del Nightmares Pub, il quale è attr...